Mediaworld diventa cinese. Il colosso JD acquisisce l’85% del gruppo europeo, ecco cosa cambia

P. F.

3 Dicembre 2025 - 12:34

JD mette le mani su MediaWorld. Nel 2026 il colosso cinese entrerà ufficialmente nel mercato europeo dei prodotti di elettronica. Ecco cosa comporterà per imprese, rivenditori e consumatori.

Mediaworld diventa cinese. Il colosso JD acquisisce l’85% del gruppo europeo, ecco cosa cambia

I cinesi mettono le mani su MediaWorld. Ceconomy, la holding tedesca che controlla la nota catena di elettronica e i negozi Saturn, passa sotto il controllo del gruppo JD, colosso di Pechino proprietario della seconda piattaforma di e-commerce più grande della Cina.

Come comunicato questo martedì da Ceconomy a Düsseldorf, la partecipazione di JD è salita al 59,8% del capitale sociale e dei diritti di voto. Sommando questa quota a quella ancora detenuta da Convergenta, la holding della famiglia fondatrice Kellerhals, la partecipazione complessiva del gruppo cinese raggiunge l’85,2%.

Il CEO di Ceconomy, Kai-Ulrich Deissner, ha espresso soddisfazione per l’adesione degli azionisti alla raccomandazione di accettare l’offerta di JD. Secondo Deissner, la nuova partnership consentirà di accelerare la crescita del gruppo e di rafforzarne il posizionamento come principale piattaforma omnicanale europea nell’elettronica di consumo. Per “omnicanalità” si intende l’integrazione di più canali di vendita - online, app mobile e negozi fisici - in un unico ecosistema commerciale.

I dettagli dell’acquisizione di MediaWolrd da parte di JD

JD.com si è assicurata circa il 59,8% del capitale di Ceconomy nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) il cui periodo di adesione si è chiuso il 27 novembre. Il gruppo cinese, in forte ascesa nel commercio online, aveva messo sul piatto 4,60 euro in contanti per ogni azione ordinaria, valutando Ceconomy poco sopra i 2,2 miliardi di euro. Tra gli obiettivi dichiarati dichiarati di JD c’è il delisting di Ceconomy dalla Borsa. La società madre di MediaWorld (MediaMarkt in tedesco) era già uscita dall’indice SDax delle small cap per effetto della crescente perdita di peso sul mercato.

L’operazione non è però ancora conclusa. Nonostante il via libera dell’antitrust tedesco arrivato a settembre, il completamento dell’OPA resta subordinato alle autorizzazioni previste dalla normativa sul commercio estero e al nulla osta richiesto dal regolamento UE sulle sovvenzioni estere. La chiusura definitiva è attesa nella prima metà del 2026.

Con l’acquisizione, JD ottiene accesso a oltre 1.000 punti vendita in Europa e rafforza la sua posizione competitiva nel confronto con colossi come Amazon e Alibaba, accelerando l’espansione nel mercato europeo.

Cosa cambia per il mercato europeo (e italiano)

L’operazione si inserisce in una fase di forte volatilità per l’intero ecosistema europeo dell’elettronica di consumo, alle prese con inflazione, mutamento delle abitudini dei consumatori e crescente pressione competitiva.

Per il gruppo Ceconomy, l’Italia rappresenta uno dei mercati più strategici, grazie alla popolarità della rete MediaWorld e a una clientela particolarmente attenta a prezzo, servizi e rapidità di consegna. In questo contesto, l’ingresso di JD potrebbe generare ricadute significative sia a livello operativo sia competitivo.

Il colosso cinese, leader globale nella gestione della supply chain, è infatti in grado di trasferire al mercato europeo un modello logistico-industriale estremamente efficiente, con processi più rapidi, stock meglio gestiti e consegne più veloci, tutti vantaggi determinanti in un settore caratterizzato da margini sempre più compressi. Allo stesso tempo, la presenza di un attore con potere d’acquisto globale e rapporti diretti con i grandi produttori asiatici potrebbe innescare una competizione più aggressiva sui prezzi, spingendo rivenditori online e offline ad adeguarsi.

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