Gli investitori scommettono che Trump non alzerà davvero i dazi. Ma la forza di Wall Street potrebbe spingerlo a farlo, con conseguenze pesanti per le borse USA ed europee.
Dalla primavera 2025, l’andamento dei mercati azionari statunitensi ha sorpreso analisti e investitori. L’S&P 500 è passato dai minimi post-correzione di aprile a nuovi massimi storici in meno di tre mesi, spinto principalmente da titoli tecnologici e dalle aspettative sull’intelligenza artificiale. Questo movimento fulmineo è il secondo più veloce rimbalzo da un mercato orso in oltre settantacinque anni.
Ma dietro questa resilienza dei mercati, si cela una scommessa ben precisa: che le minacce tariffarie del presidente Trump siano solo strumenti negoziali e che, alla fine, le misure concrete saranno molto più blande di quanto dichiarato. Gli investitori sembrano convinti che l’Amministrazione userà i dazi solo come leva diplomatica, puntando a spuntare concessioni piuttosto che avviare una vera e propria guerra commerciale.
Questa narrativa ha preso persino un nome: la “strategia TACO” – acronimo di “Trump Always Chickens Out”. Si basa sull’idea che, in passato, Trump abbia minacciato spesso misure drastiche salvo poi fare marcia indietro. Questa convinzione è diventata una componente chiave dell’ottimismo attuale, alimentando posizionamenti aggressivi in azioni e una sottovalutazione del rischio politico.
[...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA