Laddove vigono meccanismi di volontarietà sussistono ampie fasce di lavoratori non coperti dai fondi pensione, come ad esempio in Italia.
Lo scorso 6 febbraio, l’OCSE ha pubblicato il consueto rapporto Pension Markets in Focus che contiene indicazioni sulle evoluzioni in atto a livello globale nel settore del risparmio pensionistico privato. Il rapporto, riferito al 2021, copre tutti i piani pensionistici a capitalizzazione, a prescindere dalla forma giuridica in cui sono organizzati (fondi pensione, contratti assicurativi, riserve nei bilanci dei datori di lavoro, altri veicoli) e dal soggetto incaricato della gestione.
A livello globale la partecipazione ai piani pensionistici si presenta a macchia di leopardo, con la modalità di adesione, obbligatoria (mandatory-quasi mandatory), automatica (automatic enrolment) o volontaria (voluntary) a influenzare in modo significativo i tassi di adesione. La modalità di adesione è ovviamente connessa al ruolo della previdenza pubblica. In stati come i Paesi Bassi, dove la pensione pubblica assicura un reddito minimo in funzione anti-povertà, sono presenti meccanismi di adesione obbligatoria che consentono di massimizzare i tassi di partecipazione. Al contrario laddove vigono meccanismi di volontarietà sussistono ampie fasce di lavoratori non coperti dai fondi pensione, come ad esempio in Italia. [...]
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