Dalle bolle speculative alle crisi del debito: gli errori di Fed e Bce che hanno minato la fiducia nei mercati.
“Guai a parlar male di Garibaldi!”: una volta, in Italia, nessuno si poteva azzardare a mettere in dubbio l’operato dell’Eroe dei due Mondi che aveva completato il processo di unificazione liberando il Meridione dalla retrograda monarchia borbonica. Anche se invece, statistiche alla mano, per molti aspetti il confronto in termini di sviluppo economico era favorevole al Sud: ma non si poteva dire.
Lo stesso vale, oggi, per l’operato delle Banche centrali: non solo sono considerate infallibili, quasi fosse un dogma, ma ogni critica che viene mossa al loro operato rappresenta una minaccia alla loro piena autonomia dai governi, che nel caso della Bce è stata addirittura sancita dai Trattati.
E’ vero, verissimo: da tempo Donald Trump sta mettendo sotto assedio la Fed, che a suo avviso è sempre in ritardo nella riduzione dei tassi di interesse. La questione dell’inflazione, a suo avviso, va messa in secondo piano: il debito delle famiglie americane e quello federale deve essere velocemente messo sotto controllo, per evitare un avvitamento dalle conseguenze imprevedibili non solo sotto il profilo della tenuta dell’economia americana, ma soprattutto del dollaro che si sta svalutando di continuo per queste tensioni. [...]
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