I rendimenti di questi bond balzano al record dal 1999 dopo l’ultima decisione sui tassi della banca centrale

Laura Naka Antonelli

19 Dicembre 2025 - 11:13

Valori che non si vedevano da quasi 30 anni. Attenzione massima a questi bond dopo l’annuncio sui tassi della banca centrale.

I rendimenti di questi bond balzano al record dal 1999 dopo l’ultima decisione sui tassi della banca centrale

Oggi, venerdì 19 dicembre 2025, è arrivato anche l’ultimo atto sui tassi dell’anno firmato dalla Bank of Japan.

Un atto scontato anch’esso dai mercati finanziari, che sta avendo comunque un impatto significativo soprattutto sui bond Titoli di Stato giapponesi, i JGB, i cui rendimenti schizzano ai livelli record dal 1999.

Bank of Japan alza tassi allo 0,75%, record dal 1995. Inflazione oltre target da 44 mesi consecutivi

La Banca centrale del Giappone (BOJ) ha annunciato come da attese la decisione di alzare i tassi di interesse di riferimento del Giappone di 25 punti base, allo 0,75%, al record dal 1995, dunque degli ultimi 30 anni.

L’ultima mossa della Bank of Japan ha confermato l’intenzione dell’istituzione di continuare a normalizzare la propria politica monetaria, dopo la grande svolta con cui, nel marzo del 2024, ha decretato la fine dell’era dei tassi negativi attiva dal 2016.

Da quella grande svolta, la BOJ ha continuato ad alzare in modo graduale i tassi di interesse del Giappone, in linea con il suo obiettivo di assistere a “un ciclo virtuoso”, caratterizzato dall’aumento dei salari e dei prezzi.

Riguardo al trend di aumento dei prezzi, dopo anni di deflazione la Bank of Japan è stata sicuramente ’accontentata’, visto che il tasso di inflazione del Paese viaggia al di sopra del suo target pari al 2% da 44 mesi consecutivi.

Lo ha confermato l’ultimo dato, pubblicato nella stessa giornata di oggi, che ha indicato che, nel mese di novembre, l’indice dei prezzi al consumo ha riportato una crescita, su base annua, pari a +2,9%.

L’elevato tasso di inflazione ha messo sotto pressione i salari reali, che continuano a scendere da almeno 10 mesi consecutivi, stando ai dati ufficiali del governo di Tokyo.

L’economia del Giappone non versa di fatto in buone condizioni, se si considera che l’ultimo dato relativo al PIL del terzo trimestre ha messo in evidenza una contrazione superiore a quanto inizialmente pubblicato, pari a -0,6% su base trimestrale.

La Bank of Japan ha precisato tuttavia oggi di ritenere che i tassi di interesse reali rimarranno “negativi in modo significativo”, aggiungendo che le condizioni finanziarie accomodanti continueranno a sostenere in modo solido l’attività economica.

Bond Giappone al ribasso dopo rialzo tassi. Rendimenti balzano al record dal 1999

La reazione dei mercati all’ultimo annuncio dell’istituzione guidata dal banchiere Kazuo Ueda non è fatta attendere e ha riguardato soprattutto i rendimenti dei Titoli di Stato giapponesi.

Subito dopo l’annuncio relativo alla decisione sui tassi da parte della Bank of Japan, i rendimenti dei bond sovrani giapponesi a 10 anni sono balzati di 5 punti base circa, al 2,019%, mentre quelli dei JGB a 20 anni sono saliti di 3 punti al 2,975%.

Entrambi i rendimenti di questi bond sono scattati ai livelli massimi dal 1999.

Rendimenti bond in rialzo, timore per un Paese che ha un debito-PIL pari a quasi il 230%

Il rialzo dei rendimenti dei bond made in Japan è un fenomeno che preoccupa non poco il governo di Tokyo, alle prese con un debito pubblico noto in tutto il mondo per essere monstre, tra i più alti al mondo.

L’aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato implica infatti che il Tesoro giapponese, nel rifinanziare il debito in scadenza, dovrà emettere nuovi bond a tassi più elevati, con un conseguente incremento della spesa per interessi su un debito pubblico che, secondo gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale, sfiora il 230% del PIL.

Tra l’altro l’aumento dei rendimenti dei bond potrebbe sostenere lo yen, rappresentando un rischio per le esportazioni del Giappone. Yen che, da quando Sanae Takaichi - famosa per essere favorevole a una politica monetaria estremamente accomodante, dunque a bassi tassi di interesse - è diventata premier, ha ceduto il 2,5% nei confronti del dollaro, con il rapporto USD-JPY che ha oscillato all’interno di un range compreso tra 154 e 157.

Attenzione anche al rapporto di cambio EUR-JPY.

Oggi, a seguito della pubblicazione del dato relativo all’inflazione del Giappone - e dell’annuncio sui tassi della Bank of Japan, l’indice Nikkei 225 ha segnato un rialzo dell’1.03% a quota 49,507.21, mentre il Topix è salito dello 0,8% a quota 3.383,66. Lo yen si è indebolito nei confronti del dollaro USA dello 0,33% circa, a quota 156,06 .

Iscriviti a Money.it