Governo senza fiducia: perché Carlo Cottarelli potrà governare anche senza numeri?

Alessandro Cipolla

28 Maggio 2018 - 10:28

Il Presidente Mattarella è pronto a dare un incarico a Cottarelli: anche senza una maggioranza in Parlamento, il professore potrebbe comunque andare avanti.

Governo senza fiducia: perché Carlo Cottarelli potrà governare anche senza numeri?

Sergio Mattarella ha deciso di prendere lui in mano la situazione. Mentre il Movimento 5 Stelle invoca un possibile impeachment e la Lega è pronta a scendere in piazza, il Presidente della Repubblica è pronto a conferire un mandato a Carlo Cottarelli.

Ma come farà il professore a governare senza una maggioranza parlamentare? Semplice, il possibile governo Cottarelli si andrà a sostituire a quello dimissionario guidato da Gentiloni, andando avanti nella gestione degli affari correnti fino a delle nuove elezioni.

Per Cottarelli un governo senza numeri

Con l’incarico dato la scorsa settimana a Giuseppe Conte che è stato rimesso nelle mani del Presidente, adesso il clima politico nel nostro paese è rovente come mai era stato negli ultimi anni. Il Colle però ha pronto il suo piano per cercare di calmare le acque.

Questa mattina alle 11.30 Carlo Cottarelli salirà al Quirinale, con il Presidente Mattarella che salvo colpi di scena gli conferirà un mandato di governo. Il professore poi dovrà a sua volta stilare la lista dei suoi ministri e presentarsi poi alle Camere.

Al momento però soltanto Forza Italia, Partito Democratico e Liberi e Uguali sembrerebbero pronti a votare la fiducia a un possibile governo istituzionale, o “neutrale”, guidato da Cottarelli e formato da ministri tecnici.

Non ci sarebbero quindi i numeri per garantire una maggioranza parlamentare. Questo però non vorrebbe dire che Mister Forbici sia destinato a fallire nel suo mandato di governo.

In pratica Cottarelli e la squadra potrebbero ugualmente giurare al Quirinale, andandosi così a sostituire al dimissionario governo Gentiloni gestendo gli affari correnti e magari modificando per decreto l’attuale legge elettorale.

In teoria questo è già successo per ben cinque volte nel nostro paese, l’ultima nel 1987, con questa soluzione che negli auspici del Colle potrebbe risolvere diverse problematiche. Per prima cosa con Cottarelli a Palazzo Chigi si andrebbero a tranquillizzare i Mercati.

Poi il governo tecnico potrebbe impostare una manovra Finanziaria tesa a disinnescare le clausole di salvaguardia riguardanti l’aumento dell’Iva, per tentare infine anche di modificare con un decreto il Rosatellum.

Naturalmente sarebbe un governo dai poteri limitati così come la sua durata, ma che potrebbe traghettare con più tranquillità il paese verso delle nuove elezioni che ormai sembrerebbero essere inevitabili.

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