L’euro può recuperare sul dollaro? I fattori da osservare

Violetta Silvestri

9 Aprile 2022 - 11:47

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La coppia euro dollaro ha chiuso una settimana all’insegna della debolezza per la moneta comunitaria. Guerra in Ucraina e aspettative sulle mosse delle banche centrali continuano a guidare il cambio.

L’euro può recuperare sul dollaro? I fattori da osservare

L’euro ha avuto una brutta settimana, scendendo contro il dollaro a 1,0835.

Ci sono stati due fattori principali che hanno spinto gli investitori verso il biglietto verde: l’idea che la crisi in Ucraina avrebbe impiegato mesi per risolversi e l’atteggiamento aggressivo dei banchieri centrali di tutto il mondo.

La coppia EUR/USD può recuperare terreno la prossima settimana? Un’analisi di esperti e osservatori del Forex.

Euro dollaro in focus: la moneta unica può recuperare?

La settimana trascorsa non è stata favorevole alla moneta comunitaria europea.

Osservando l’andamento del tasso di cambio euro dollaro, infatti, si nota che la coppia è passata dal picco del 5 aprile a 1,0981 alla chiusura del giorno 8 aprile a 1,0878.

L’EUR/USD ha perso quasi l’1% in soli 4 giorni, toccando il livello più basso a 1,0839.

Secondo l’analisi di Christopher Lewis di FxEmpire l’orizzonte resta cupo per l’euro: “se si scende al di sotto del minimo recente di circa un mese fa, si potrebbe scatenare un’ondata di vendite in futuro. Il differenziale dei tassi di interesse tra i mercati obbligazionari dell’Unione Europea e degli Stati Uniti continuerà a favorire una pressione al ribasso, ma si sta arrivando ad un punto un po’ ipervenduto.”

Le motivazioni dell’esperto risiedono nella convinzione che il mercato valutario non riesce ancora a trovare validi fattori sui quali vedere una spinta della moneta comunitaria.

Oltre al differenziale dei tassi di interesse, ci sono molte altre ragioni per pensare che l’euro sarà in difficoltà.

L’Unione Europea, a detta di Lower, sta per entrare quasi certamente in una recessione, poiché solo le questioni energetiche causeranno problemi. Inoltre, la Germania ha dovuto abbassare le stime del PIL in futuro.

Ci sono rischi geopolitici in Francia con Marine Le Pen che minaccia e sconvolge le elezioni presidenziali e, naturalmente, c’è una guerra in Ucraina. A questo punto, è difficile immaginare che il Forex si inverta facilmente.

L’analisi degli esperti di Fxstreet va su una simile direzione. Il punto di partenza è la considerazione che l’EUR/USD ha visto un forte calo negli ultimi giorni e viene scambiata vicino al minimo dell’anno a 1,0805. Una rottura al di sotto del livello dovrebbe aprire le porte a una continuazione ribassista verso 1,0635, il minimo fissato a marzo 2020.

Secondo il sondaggio delle previsioni di FXStreet, la coppia estenderà il suo calo la prossima settimana, poiché il 45% degli esperti intervistati scommette su livelli più bassi. Il numero di coloro che cercano di vendere diminuisce drasticamente nella stima mensile, fino a solo l’11%. I rialzisti, d’altra parte, salgono al 59%, con la coppia vista in media intorno a 1,0950. Nella prospettiva trimestrale, la coppia è vista a 1,0865, con una distribuzione uniforme del sentiment.

Da considerare, tra i fattori che possono muovere l’euro, la riunione Bce del 14 aprile. Falchi o colombe dall’Eurotower?

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