Elezioni Italia 2018: la reazione dei mercati. Effetti e conseguenze del voto

C. G.

5 Marzo 2018 - 16:42

La reazione dei mercati alle elezioni italiane ormai terminate. Tutti gli effetti e le conseguenze di un voto che ha già delineato uno scenario poco chiaro.

Elezioni Italia 2018: la reazione dei mercati. Effetti e conseguenze del voto

Le elezioni politiche sono ufficialmente terminate e sono in molti a chiedersi quale sarà ora la reazione dei mercati, ma soprattutto quali saranno gli effetti e le conseguenze di un voto che non pare aver dato vita ad una maggioranza sufficiente per governare.

Stando a quanto emerso dai risultati elettorali in diretta, le elezioni politiche italiane hanno incoronato il Movimento 5 Stelle come primo partito del Belpaese con oltre il 30% di voti. Eppure, in testa alla competizione ci sarebbe la coalizione di centrodestra, composta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Nessuna forza politica, comunque, pare aver ottenuto la maggioranza necessaria per governare, cosa che richiederà (tra le conseguenze) la stipulazione di patti e alleanze a cui il mondo guarda già con apprensione. Dal mercato azionario, a quello valutario fino ad arrivare all’obbligazionario, tutti gli occhi saranno oggi puntati proprio sulla reazione dei mercati alle elezioni politiche italiane.

La reazione del mercato azionario dopo le elezioni

Ore 16:30 - Ftse Mib accentua le perdite
Dopo un tentativo di limitare le perdite registrato nella tarda mattinata di oggi, il Ftse Mib è tornato a scambiare con oltre l’1% di ribasso. Ancora una volta ad affossare l’indice principale di Borsa Italiana ci stanno pensando le banche con Bper (-7%), Banco Bpm (-6%), Ubi Banca (-4%) e UniCredit (-3%) in testa. Ancora male Saipem e Mediaset, di nuovo tra le peggiori di Milano.

Ore 13:00 - Piazza Affari ancora giù, euro debole
A un’ora dall’ultimo aggiornamento, la situazione di Piazza Affari non accenna a migliorare. L’indice principale di Borsa Italiana sta scambiando con un ribasso dello 0,54%, determinato non soltanto dalla debolezza dei bancari, ma anche da quella di Saipem alle prese con la Consob, e di Mediaset, delusa da Forza Italia.

Mentre il mercato azionario del Belpaese non accenna a recuperare, la flessione della moneta unica continua a pesare sul cambio euro dollaro, ora in flessione dello 0,38% su quota $1,2299.

Sempre in fase di avanzamento, poi, lo spread tra Btp e Bund, che ha ora sfondato la soglia dei 139 punti base a causa di un rendimento del decennale italiano in aumento di oltre 6 punti percentuali.

Ore 12:00 - Ftse Mib limita le perdite, timori sull’obbligazionario
A poche ore dall’avvio degli scambi, la reazione del mercato alle elezioni politiche appare sempre più evidente. I listini europei stanno continuando a scambiare in verde, mentre la Borsa Italiana oggi non pare in grado di recuperare terreno: il Ftse Mib sta comunque viaggiando con ribassi più contenuti (-0,56%).

Sul fronte obbligazionario i timori del mercato sono più evidenti: il rendimento del decennale sta ancora salendo sul 2,02% e sta facendo avanzare ancora lo spread Btp/Bund su quota 138,50.

Sul fronte valutario, infine, occhi puntati sull’euro nel post-elezioni. Al momento della scrittura l’EURUSD scambia in rosso dello 0,23% su quota $1,2318.

Ore 10:00 - Schizza lo spread, rendimenti in salita
A un’ora dall’avvio delle contrattazioni, lo spread tra Btp e Bund sale di oltre il 5%, riportandosi sui 135,80 punti base. Il tutto per colpa di un rendimento del decennale in deciso rialzo all’1,99% e di un rendimento del tedesco di pari scadenza allo 0,65%.

Sul fronte azionario, invece, tutti i principali indici del Vecchio Continente sono tornati a scambiare sopra la parità, con l’eccezione della Borsa Italiana ancora a -1,22%.

Ore 9:00 - Borse europee aprono contrastate
I principali listini del Vecchio Continente hanno aperto in maniera contrastata dopo le elezioni politiche nel Belpaese. A registrare le maggiori oscillazioni in conseguenza del voto è stata senza dubbio la Borsa Italiana che ha avviato gli scambi con un ribasso di oltre l’1%, affossata come previsto dai titoli finanziari.

Unica in rialzo in apertura è stata la Borsa di Londra, che ha quasi immediatamente ridotto i guadagni per tornare a scambiare intorno alla parità. In rosso, oggi, anche il DAX di Francoforte, che ha perso quasi mezzo punto percentuale in avvio.

Al momento della scrittura, la reazione dei mercati europei alle elezioni politiche italiane si può sintetizzare come segue:

  • Francoforte: -0,30%
  • Londra: +0,21%
  • Parigi: -0,04%
  • Madrid: +0,07%
  • Milano: -0,05%

I mercati asiatici
Tra le prime conseguenze delle elezioni politiche italiane, gli esperti hanno fatto riferimento a quelle osservate sul mercato azionario. Gli investitori asiatici hanno dato vita ad un generalizzato clima di debolezza sulle Borse dell’est e si sono invece gettati a capofitto sulla valuta rifugio per eccellenza, lo yen.

C’è comunque da notare come i citati effetti sul mercato asiatico non siano stati determinati soltanto dalle elezioni politiche italiane, ma anche e soprattutto dai timori di una guerra commerciale esacerbati dalle ultime mosse di Donald Trump.

In attesa dell’apertura delle Borse europee, i principali listini asiatici hanno chiuso con più o meno evidenti ribassi:

  • Nikkei: -0,67%
  • Hang Seng: -1.36%
  • Kospi: -1,13%
  • Shanghai: +0,09%.

Shane Oliver, economista di AMP, ha già definito le elezioni politiche italiane con l’appellativo “confusionarie”.

“Il risultato delle confuse elezioni in Italia aggiunge al momento un po’ di nervosismo al mercato azionario globale”.

Le conseguenze sull’euro

Nonostante lo spoglio delle schede si protrarrà anche nel corso delle prossime ore, le elezioni politiche italiane hanno già permesso di osservare le più immediate reazioni dell’euro. La moneta unica ha oscillato contro il dollaro statunitense ed ha allentato la sua corsa dai massimi di due settimane ($1,2365) riportandosi su quota $1,2285. Al momento della scrittura il cambio EUR/USD sta scambiando con un ribasso dello 0,50%.

A preoccupare gli investitori è stato ancora una volta il vasto supporto mostrato nei confronti del Movimento 5 Stelle, ormai il primo partito d’Italia, un esito poco caro ai mercati internazionali che hanno sin da subito considerato il gruppo di Di Maio come una forza euro-scettica.

I ribassi dell’euro sono stati comunque frenati dagli ultimi sviluppi politici in Germania, dove i socialdemocratici hanno appoggiato il rinnovo dell’alleanza con i conservatori di Angela Merkel, dandole così il supporto necessario a formare il nuovo governo dopo mesi di discussioni e indecisioni.

I mercati ignorano le elezioni italiane?

Almeno inizialmente, comunque, la reazione dei mercati alle elezioni politiche italiane è risultata più o meno muta e questo soprattutto perché l’assenza di una maggioranza di governo, secondo gli esperti, darà vita ad un debole esecutivo di intese che non riuscirà a mantenere le promesse elettorali più estreme - ancora una volta il riferimento è alla Lega e al M5s.

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