Elezioni amministrative 2023, la DIRETTA live: ecco i primi risultati, chi ha vinto?

Alessandro Cipolla

15/05/2023

16/05/2023 - 00:08

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Elezioni amministrative 2023, la diretta live con tutte le ultime notizie in tempo reale: iniziato lo spoglio c’è attesa per i risultati delle comunali che non saranno anticipati dagli exit poll.

Elezioni amministrative 2023, la DIRETTA live: ecco i primi risultati, chi ha vinto?

Elezioni amministrative 2023, la diretta live del voto con le urne che si sono chiuse alle ore 15:00. Nella giornata di ieri affluenza in calo rispetto a cinque anni fa dove però si votava nella sola giornata di domenica.

A differenza degli altri anni, in questa tornata 2023 delle elezioni amministrative non saranno realizzati degli exit poll, con anche le proiezioni dei principali Comuni che di conseguenza verranno meno.

In totale sono quasi 600 i Comuni chiamati al voto in questa tornata 2023 delle elezioni amministrative; tra di questi ci sono dodici capoluoghi di provincia e uno di regione. In Sicilia invece si voterà il 28 e 29 maggio con quattro capoluoghi interessati. L’affluenza definitiva si è attestata al 59,03%, in calo di poco più di due punti percentuali rispetto alla precedente tornata.

Questi sono i comuni capoluogo di provincia e di regione che prenderanno parte alla tornata 2023 delle elezioni amministrative: cliccando sul nome della città sarà possibile visualizzare l’apposita guida specifica, con tutte le informazioni sui candidati e i risultati in tempo reale.

Tra i comuni non capoluogo di provincia, le altre principali città al voto sono Castellammare di Stabia, Bisceglie, Acireale, Monopoli, Licata, Ivrea, Torre del Greco, Fiumicino e Seregno.

Nei comuni con più di 15.000 abitanti se nessuno dei candidati dovesse ottenere una maggioranza assoluta - in Sicilia invece basta il 40% - la legge elettorale delle elezioni amministrative prevede che si debba procedere dopo due settimane a un ballottaggio tra i due candidati più votati.

Qui di seguito si può seguire la diretta live delle elezioni amministrative 2023, con tutte le ultime notizie aggiornate in tempo reale della prima sfida alle urne tra Elly Schlein e Giorgia Meloni.

Elezioni amministrative 2023: la diretta live

Ballottaggio sicuro in 6 comuni, Pisa ancora in bilico

Al termine dello spoglio elettorale, ben 6 comuni dovranno eleggere il sindaco al ballottaggio previsto per il 28 e il 29 maggio (anche stavolta domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15). Di seguito l’elenco dei comuni che finiranno al ballottaggio.

  • Vicenza: il candidato del centrodestra Francesco Rucco è in testa con il 46%, a soli due punti dal candidato di centrosinistra Giacomo Possamai.
  • Ancona: Daniele Silvetti, candidato di centrodestra, con il 45,1% di voti supera di poco il 41,4% Ida Simonella di Pd e Terzo Polo.
  • Siena: Una differenza davvero minima fra Nicoletta Fabio del centrodestra con 29,5% e la candidata del centrosinistra Anna Ferretti con il 29,3%.
  • Brindisi: Pino Marchionna di centrodestra è al 44,2%, seguito da Roberto Fusco (M5S) con il 32,7%.
  • Massa: Francesco Persiani, sindaco uscente (sostenuto da Lega, Forza Italia e liste civiche) è in testa con il 34,08%, contro il 30,2% di Enzo Ricci, candidato di Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra.
  • Terni: Orlando Masselli (centrodestra) è in vantaggio con il 35,4% delle preferenze. A seguire, Stefano Bandecchi (candidato da alcune liste civiche) al 28,1%.

Con tutta probabilità, anche Pisa farà parte di questo elenco. Michele Conti, sindaco uscente di centrodestra, è appena sotto al 50% quando mancano pochissime sezioni da scrutinare. Quasi sicuro il ballottaggio con Paolo Martinelli di centrosinistra, comunque in netto svantaggio (è ormai fermo al 41,4% delle preferenze).

Comunali, il centrodestra avanti nei capoluoghi

Dei 13 capoluoghi interessati da queste elezioni comunali ben 4 sono andati al primo turno ai candidati del centrodestra. Si tratta di:

  • Treviso (Mario Conte);
  • Imperia (Claudio Scajola);
  • Latina (Matilde Celentano);
  • Sondrio (Marco Scaramellini).

Il centrosinistra ha vinto a Brescia e a Teramo, rispettivamente con Laura Castelletti e Gianguido D’Alberto, ma ha poche possibilità di vittoria negli altri probabili 7 ballottaggi, essendo in vantaggio – minimo - soltanto a Siena.

Sondrio, confermato il sindaco al primo turno

A Sondrio nessun ballottaggio, il 58,23% di Marco Scaramellini (candidato di centrodestra al secondo mandato) è insuperabile, soprattutto perché sono già state scrutinate 18 sezioni su 21. Il neosindaco ha infatti già provveduto a ringraziare gli elettori per avere apprezzato il suo impegno per la città.

Donzelli, “vittoria netta del centrodestra”

Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione Fratelli d’Italia ha commentato i primi esiti degli scrutini, definendoli una “vittoria netta del centrodestra”. Il motivo principale è che il centrosinistra non ha vinto al primo turno in nessun Comune capoluogo, cosa che invece è riuscita alla controparte. La crescita del centrodestra, sottolinea Donzelli, è evidente anche negli altri comuni, con un importante profilo di Fdi.

Pisa, probabile il ballottaggio

A Pisa sono quasi terminati gli scrutini (71 sezioni su 86), diminuendo le possibilità di una vittoria al primo turno per il candidato del centrodestra, Michele Conti, che scende sotto il 50%, con il 49,97% dei voti. Rimane poi il candidato del centrosinistra, Paolo Martinelli, con il 41,35% delle preferenze. La direzione sembra quella del ballottaggio.

Ivrea, il “laboratorio” di Conte funziona e l’alleanza Pd-M5S vince

Ivrea è stata indicata da Giuseppe Conte come il “laboratorio” di prova per l’alleanza tra Pd e M5S, in attesa delle regionali dell’anno prossimo. Il tentativo è sicuramente riuscito, anche se di poco, data la vittoria al primo turno di Matteo Chiantore. L’apporto dei 5 Stelle seppur minimo (pari al 3,5%) ha permesso al candidato di superare il 50%, mentre i candidati del centrodestra si sono tenuti a grande distanza (anche a causa delle fratture interne).

Teramo, centrosinistra in netto vantaggio

A Teramo sono state scrutinate 43 sezioni su un totale di 80. I primi risultati vedono un netto vantaggio del centrosinistra, con D’Alberto al 53,23% contro il 37,89% di Antonetti del centrodestra.

Siena verso il ballottaggio, ma lo scarto è minimo

Siena sembra avviarsi verso il ballottaggio tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra, e Anna Ferretti, sostenuta dal centrosinistra (ma senza il M5S che ha schierato Elena Boldrini). Secondo le proiezioni, visto che lo spoglio va ancora a rilento, lo scarto fra i due candidati sarebbe davvero minimo, si parla di qualche centinaio di voti. Sconfitti, invece:

  • il candidato civico Fabio Pacciani;
  • Massimo Castagnini sostenuto da Italia Viva;
  • Emanuele Montomoli (candidato civico inizalmente sostenuto dal centrodestra);
  • Roberto Bozzi (M5S e Azione);
  • Alessandro Bisogni per Siena Popolare.

Rosanna Repole, di nuovo sindaca dopo 43 anni

A Sant’Angelo dei Lombardi torna Rosanna Repole, dopo ben 43 anni dalla prima elezione. In quell’occasione, la sindaca pronunciò il giuramento in una tenda dell’Esercito, poco dopo il terremoto del 23 novembre 1980. Ad oggi, Rosanna Repole è riconfermata, dopo aver battuto Gianni Romano e Gabriele Santoro.

Iuliano è primo cittadino di Nusco e dedica la vittoria all’ex sindaco De Mita

Antonio Iuliano è il nuovo sindaco di Nusco, oltre ad essere un convinto sostenitore del suo predecessore, Ciriaco De Mita, scomparso lo scorso 26 maggio all’età di 94 anni. La lista di Iuliano ha prevalso su quelle degli altri candidati, Francesco Biancaniello e Gianfranco Marino (battuto da De Mita cinque anni fa). Così, il nuovo sindaco ha dedicato la vittoria al suo predecessore, dicendosi pronto a una cerimonia ufficiale in occasione dell’anniversario della scomparsa di De Mita.

Ancona al ballottaggio, anche se il centrodestra è in vantaggio

Anche ad Ancona il sindaco sarà eletto con il ballottaggio. Per il momento lo spoglio ha confermato il vantaggio del candidato del centrodestra, Daniele Silvetti, che supera di soli 5 punti percentuali Ida Simonella, sostenuta da una coalizione del centrosinistra. Entrambi, comunque, si dicono soddisfatti dei risultati.

Sconfitto a Faeto Francesco Carosielli, il candidato più giovane d’Italia

Francesco Carosielli di soli 18 anni è il candidato sindaco più giovane d’Italia ed è anche andato vicinissimo all’elezione. La sua lista ha infatti ottenuto 47,38% dei voti, superati solo dal sindaco uscente Michele Pavia che con il 52,62% si riconferma sindaco di Faeto.

Brindisi al ballottaggio

A Brindisi il sindaco sarà scelto dal ballottaggio finale fra i candidati Roberto Fusco con il centrosinistra e Giuseppe Marchionna con il centrodestra.

Vittorio Sgarbi è sindaco di Arpino, “me l’aspettavo”

Vittorio Sgarbi è stato eletto come sindaco di Arpino, nel Lazio, con un netto distacco rispetto agli altri candidati: 2.023 preferenze contro le 1.388 di Andrea Chietini e le 1.146 di Gianluca Quadrini. “Non capisco chi ha votato per gli altri due” ha detto il neosindaco commentando la, a suo dire, ovvia vittoria.

Salvini, “grande soddisfazione” per i numeri della Lega

Matteo Salvini ha espresso “grande soddisfazione” per i risultati ottenuti dalla Lega in queste elezioni, sia per il numero di voti che per i consiglieri e i sindaci eletti tra i cittadini. Ha poi telefonato personalmente ad alcuni sindaci neoeletti del suo partito, tra cui quelli di:

  • Salsomaggiore;
  • Treviso;
  • Terracina;
  • Poggio Caiano;
  • Sondrio;
  • Latina;
  • Serramazzoni;
  • Borgorose Mariano;
  • Cinisello Balsamo;
  • Lonate Pozzolo;
  • Squinzano;
  • Sarzana.

Pomigliano d’Arco, Lello Russo è sindaco per la settima volta

Gli scrutini di Pomigliano d’Arco non sono ancora conclusi, ma i risultati ottenuti finora sono incontrovertibili: con più del 70% delle preferenze Lello Russo, 84 anni e 6 precedenti mandati (tre con elezione diretta), è di nuovo sindaco.

A Sondrio avanti il centrodestra, a Brescia il centrosinistra e Schlein chiama la neosindaca

A Sondrio è in netto vantaggio Marco Scaramellini, il candidato di centrodestra è al 54,67% dei voti contro il 42,03% di Simone Del Curto, sostenuto dal centrosinistra.

Situazione opposta a Brescia, dove Laura Castelletti con un insormontabile vantaggio è la nuova sindaca di Brescia. Elly Schlein l’ha già contattata per congratularsi.

In Toscana avanti il centrodestra, mentre in Campania perde la lista di Mastella

In Toscana Riccardo Palandri, sostenuto dal centrodestra, è il nuovo sindaco di Prato con il 50,74% dei voti. Il governo decennale del centrosinistra è quindi terminato a Prato con il sindaco uscente Francesco Puggelli, che si è fermato al 49,26%.

Per quanto riguarda la Campania, invece, Claudio Cataudo sarà il nuovo sindaco di Ceppaloni, e perde la lista sostenuta da Clamente Mastella con il candidato Ettore De Blasio.

Ancona, affluenza sopra la media e via al ballottaggio

Ancona registra una tendenza anomala rispetto alle Marche, il capoluogo sembra infatti non risentire della diminuzione di elettori, con un’affluenza del 54,94%, addirittura superiore rispetto a cinque anni fa.

Comunque, nel capoluogo marchigiano, dopo lo scrutinio di 11 sezioni su 99 si prospetta un ballottaggio. Daniele Silvetti, candidato del centrodestra, è al 44,7%, mentre Ida Simonella, sostenuta da Azione e Italia Viva, lo segue a breve distanza con il 40,3%.

Cala il numero degli elettori, com’è cambiata l’affluenza nei capoluoghi

Il calo di elettori alle urne non è certo un mistero ed è stato confermato via via dai dati sull’affluenza che hanno mostrato una tendenza negativa. YouTrend ci ha riportato la variazione rispetto al 2018 per quanto riguarda i capoluoghi interessati:

  • Treviso: -6,8%
  • Imperia: -4,7%
  • Sondrio: -4,0%
  • Brindisi: -3,1%
  • Latina: -3,1% (rispetto al 2021)
  • Terni: -2,6%
  • Massa: -2,2%
  • Pisa: -2,2%
  • Vicenza: -1,6%
  • Teramo: -0,8%
  • Ancona: 0,4%
  • Brescia: 0,4%
  • Siena: 0,7%

Latina, Matilde Celentano è la nuova sindaca: vince il centrodestra

Anche a Latina vince una donna sindaco, seppur non la prima. Si tratta di Matilde Celentano del centrodestra, che già durante i primi momenti dello spoglio si è posizionata nettamente sopra agli altri candidati.

A Brescia la prima donna sindaco, vince Laura Castelletti

Laura Castelletti, vicesindaca uscente del centrosinistra, supera il 55% dei voti a metà degli scrutini, mentre l’avversario Fabio Rolfi si ferma al 42%. Sarà la prima sindaca di Brescia, come l’hanno acclamata poco fa i sostenitori in piazza della Loggia.

Imperia, avanti Scajola a sole 10 sezioni scrutinate

Anche a Imperia si va verso la riconferma del sindaco uscente, dato che Claudio Scajola ha già il 59,3% delle preferenze al netto di 10 sezioni scrutinate. Seguono Ivan Bracco del centrosinistra e Enrico Lauretti candidato civico, rispettivamente con il 28,2% e l’8,3% dei voti.

Treviso, avanti il sindaco uscente Conte

Il sindaco leghista uscente da Treviso, Mario Conte, ha già surclassato gli altri candidati con il 64,78% delle preferenze e lo scrutinio non è ancora arrivato al 20% delle sezioni. Al di sotto e non di poco, Giorgio De Nardi, l’imprenditore del centrosinistra che con il 27,35%. I numeri di Conte sono dovuti soprattutto alla lista civica a suo nome, che ha già raccolto il 30,5% delle preferenze. Seguono la Lega con il 16,72%, il Pd con il 15% e poi Fratelli d’Italia che si posiziona quarto con il 12,4%.

A Latina in testa il centrodestra

A Latina sono state scrutinate 7 sezioni su 116, con cui Matilde Eleonora Celentano, candidata del centrodestra, è al 73,59%. Un risultato molto più modesto, invece, per il sindaco uscente Damiano Coletta, sostenuto da Pd, Movimento 5 Stelle e due liste civiche, al 26,41%.

Vicenza, scrutinate 10 sezioni su 111

A Vicenza sono state scrutinate le prime 10 sezioni su un totale di 111: la sfida è monopolizzata da Giacomo Possamai, candidato del centrosinistra sostenuto dal Pd (e 4 liste civiche) al 45,81% e Francesco Rucco, sindaco uscente sostenuto dal centro destra, al 44%.

Massa, per gli scrutini parziali sono in vantaggio Lega e Forza Italia

A Massa sono state scrutinate 6 sezioni (su un totale di 80) da cui si evince il vantaggio di Francesco Persiani, il candidato appoggiato da Lega e Forza Italia che per ora è al 34,87%. Al secondo posto, con il 29,80%, Il candidato del centrosinistra Romolo Ricci. Seguono:

I primi risultati delle sfide di Imperia, Terni e Vicenza

Arriva da YouTrend qualche altro dato parziale sulle elezioni amministrative. A Terni sembra possibile un ballottaggio tutto di centrodestra tra il candidato dei partiti Maselli e il civico Bandecchi, entri intorno al 30% dei voti. A Vicenza, invece, con 30 sezioni scrutinate su 111 il centrosinistra è avanti con Possamai, al 48%, davanti al candidato del centrodestra Rucco al 43%. A Imperia ci sono solamente i dati di due sezioni, ma per il momento Claudio Scajola sembra andare verso una riconferma con circa il 59% dei voti.

I primi risultati delle comunali: a Brescia avanti centrosinistra, ad Ancona il centrodestra

Arrivano i primi dati parziali sullo scrutinio in tempo reale nelle principali città al voto. I dati sono da prendere con le pinze, riguardando solo una parte minima delle sezioni da scrutinare, ma iniziano a dare qualche indicazione. A Brescia è avanti il centrosinistra con Laura Castelletti (vicina al 53% dei voti con 40 sezioni scrutinate su 203). Ad Ancona è invece avanti il centrodestra con Daniele Silvetti, con un vantaggio apparentemente ampio ma che potrebbe non garantire l’elezione al primo turno. Quasi certo dell’elezione invece Mario Conte, sempre per il centrodestra, a Treviso. Il centrodestra è avanti anche a Latina, con la candidata Matilde Celentano. Il centrosinistra è invece in vantaggio con Anna Ferretti a Siena.

Eletti i primi sindaci: chi ha vinto e dove

In attesa dello spoglio nelle grandi città, arrivano i primi dati sui sindaci eletti nei comuni più piccoli. A Santa Maria Tiberina (Perugia) è stata eletta Letizia Michelini (confermata) con Impegno comune. Rieletto a Castelmagno, in provincia di Cuneo, anche Alberto Bianco (lista Per il futuro di Castelmagno): era il comune più piccolo al voto in questa tornata, con 53 abitanti. Vittoria e riconferma anche per Tommaso Triberti a Marradi, nel fiorentino. A Montecatini Val di Cecina, nel pisano, a vincere è Francesco Auriemma.

Comunali, affuenza definitiva al 59,03%

L’affluenza definitiva delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio si attesta al 59,03%. Alla precedente tornata elettorale il dato era del 61,22%, con un calo quindi di poco superiore ai due punti percentuali.

Perché non ci sono ancora i risultati delle elezioni comunali

Contrariamente a quanto avviene in quasi tutte le tornate elettorali in Italia, per le elezioni amministrative del 14 e 15 maggio non sono previsti exit poll né proiezioni. Il che vuol dire che bisognerà attendere lo spoglio delle schede in tempo reale per capire quale sia la tendenza del voto e iniziare a fornire risultati almeno parzialmente attendibili sulle sfide nei comuni. I tempi, dunque, potrebbero essere abbastanza lunghi.

L’affluenza parziale è al 59%: tre punti in meno della scorsa tornata

L’affluenza alle elezioni comunali, stando a un dato parziale che riguarda poco più della metà dei seggi, si attesta al 59%: il dato sarebbe in calo di tre punti rispetto al 62% registrato alla precedente tornata delle amministrative.

Urne chiuse, inizia lo spoglio

È suonato il gong per il primo turno delle elezioni amministrative 2023: seggi chiusi, ora inizierà subito lo spoglio dei voti.

Niente exit poll

Stando a quanto si apprende, i vari istituti di indagine non realizzeranno degli exit poll o delle proiezioni, motivo in più per seguire lo spoglio in diretta attraverso i nostri link specifici.

Quando i risultati?

Lo spoglio dei voti inizierà alle ore 15:00, immediatamento dopo la chiusura delle urne. Dovendo comunque conteggiare ai i voti per i candidati consiglieri, lo scrutinio potrebbe andare per le lunghe con i primi risultati che dovrebbero iniziare ad arrivare a metà pomeriggio.

Urne di nuovo aperte

Si sono aperte di nuovo alle ore 07:00 di questa mattina le urne con le operazioni di voto che andranno avanti fino alle ore 15:00. Una volta chiusi i seggi si inizierà subito con lo spoglio.

Affluenza ai seggi elettorali: i dati definitivi per il 14 maggio 2023

La giornata elettorale è ormai più che terminata e sono arrivati anche i dati definitivi sull’affluenza alle urne, di sotto riportati.

  • Abruzzo (216 su 216 sezioni): 50,21% contro lo scorso 64,84%;
  • Basilicata (71 su 71 sezioni): 46,48% contro lo scorso 57,12%;
  • Calabria (162 su 162 sezioni): 45,53% contro lo scorso 56,16%;
  • Campania (836 su 836 sezioni): 50,39% contro lo scorso 62,59%;
  • Emilia-Romagna (111 su 111 sezioni): 45,52% contro lo scorso 60,48%;
  • Lazio (585 su 585 sezioni): 45,91% contro lo scorso 58,17%;
  • Liguria (193 su 193 sezioni): 44,26% contro lo scorso 60,40%;
  • Lombardia (851 su 851 sezioni): 42,34% contro lo scorso 55,48%;
  • Marche (211 su 211 sezioni): 44,10% contro lo scorso 58,76%;
  • Molise (40 su 40 sezioni): 47,71% contro lo scorso 62,97%;
  • Piemonte (231 su 231 sezioni): 44,97% contro lo scorso 58,40%;
  • Puglia (703 su 703 sezioni): 49,69% contro lo scorso 65,83%;
  • Toscana (413 su 413 sezioni): 46,49% contro lo scorso 59,64%;
  • Umbria (192 su 192 sezioni): 46,26% contro lo scorso 60,87%;
  • Veneto (611 su 611 sezioni): 43,98% contro lo scorso 56,85%.

È dunque la Campania ad aver registrato il maggior numero di elettori, mentre l’ultimo posto è occupato dalla Lombardia. La percentuale nazionale è invece pari al 46,39% contro il precedente 59,89%.

I dati sull’affluenza ai voti alla chiusura dei seggi

La prima giornata elettorale si è conclusa, ecco i dati parziali di affluenza alle urne alle ore 23.

  • Abruzzo (60 su 216 sezioni): 52,27% contro lo scorso 66,57%;
  • Basilicata (35 su 71 sezioni): 47,67% contro lo scorso 61,37%;
  • Calabria (78 su 162 sezioni): 44,68% contro lo scorso 54,61%;
  • Campania (386 su 836 sezioni): 51,93% contro lo scorso 62,61%;
  • Emilia-Romagna (67 su 111 sezioni): 45,63% contro lo scorso 60,19%;
  • Lazio (241 su 585 sezioni): 47,24% contro lo scorso 63,53%;
  • Liguria (60 su 193 sezioni): 44,02% contro lo scorso 59,66%;
  • Lombardia (441 su 851 sezioni): 44,34% contro lo scorso 56,89%;
  • Marche (153 su 211 sezioni): 43,58% contro lo scorso 57,73%;
  • Molise (35 su 40 sezioni): 47,32% contro lo scorso 63,66%;
  • Piemonte (87 su 231 sezioni): 48,21% contro lo scorso 59,88%;
  • Puglia (324 su 703 sezioni): 50,33% contro lo scorso 65,98%;
  • Toscana (217 su 413 sezioni): 46,40% contro lo scorso 60,73%;
  • Umbria (103 su 192 sezioni): 45,74% contro lo scorso 59,90%;
  • Veneto (573 su 611 sezioni): 43,94% contro lo scorso 56,88%.

Chiusi i seggi della prima giornata, domani la riapertura

Alle 23 si sono ufficialmente chiusi i seggi elettorali per questa prima giornata di elezioni amministrative. Si attende la riapertura di domani alle 7 e, poi, alle 15 la chiusura definitiva a cui seguiranno gli scrutini.

Siena, candidato consigliere muore il giorno delle elezioni

Federico Pacciani, candidato con il Pd al consiglio comunale senese è morto a soli 37 anni dopo alcuni giorni di ricovero proprio il giorno del voto. Il Pd di Siena ha presto reso nota la notizia, commemorando l’incredibile passione per la politica di Federico Pacciani e omaggiando la sua nobile speranza “rendere la nostra città un posto migliore per tutti”. Il consigliere aveva fatto della sua disabilità un monito per dedicare il suo impegno ai diritti e alle opportunità dei più fragili, fornendo un importante contributo al Partito Democratico di Siena, il quale esprime la propria vicinanza alla sua famiglia.

Denunciati gli elettori che hanno ripreso la scheda elettorale con il cellulare

Ancona torna a far notizia, decisamente molto più negativamente rispetto al record di elettori centenari e ultracentenari. Pare, infatti, che un elettore abbia ripreso la sua votazione alle urne con il cellulare, per poi condividere il tutto sui social. Fatto che costituisce reato e che pertanto è stato segnalato alla polizia locale dopo che il video è apparso sul profilo della candidata. Qualcosa di simile è successo anche a Napoli, dove altri due elettori sono stati denunciati per aver fotografato la scheda elettorale.

Il calo dell’affluenza non c’entra nulla con l’età media, anche dopo i 100 anni c’è chi non rinuncia al voto

L’affluenza alle urne registra un significativo calo rispetto alle medie, ecco che fa ancora più notizia la storia di Teresa Ranghini che alla veneranda età di 100 anni e 4 mesi si è recata al seggio n. 27 di Falconara Marittima senza rinunciare al suo diritto di voto. Mentre ci si interroga sull’obbligatorietà del voto, c’è qualcuno per cui questo dovere civico rimane molto sentito nonostante le difficoltà. Nell’Istituto nazionale ricovero e cura anziani di Ancona c’è stato un solo voto, quello di Paolina Spalazzi, che contribuisce alle straordinarie statistiche del Comune: 72 elettori centenari e ultracentenari, il più anziano dei quali ha 109 anni.

Tasso di affluenza nelle Regioni, i dati definitivi delle 19

Nuovo aggiornamento sui dati di affluenza alle elezioni amministrative, Abruzzo e Basilicata continuano a rappresentare – rispettivamente – la Regione con più presenza alle urne e quella più disertata. Di seguito i dati definitivi per il totale delle sezioni.

  • Abruzzo (216 su 216 sezioni): 41,12% contro lo scorso 46,77%;
  • Basilicata (71 su 71 sezioni): 34,57% contro lo scorso 40,39%;
  • Calabria (162 su 162 sezioni): 36,31% contro lo scorso 43,17%;
  • Campania (836 su 836 sezioni): 38,53% contro lo scorso 43,87%;
  • Emilia-Romagna (111 su 111 sezioni): 37,96% contro lo scorso 47,22%;
  • Lazio (585 su 585 sezioni): 36,52% contro lo scorso 43,59%;
  • Liguria (193 su 193 sezioni): 36,89% contro lo scorso 48,40%;
  • Lombardia (851 su 851 sezioni): 35,22% contro lo scorso 41,93%;
  • Marche (211 su 211 sezioni): 35,21% contro lo scorso 41,31%;
  • Molise (40 su 40 sezioni): 38,68% contro lo scorso 46,34%;
  • Piemonte (231 su 231 sezioni): 37,00% contro lo scorso 45,76%;
  • Puglia (703 su 703 sezioni): 39,02% contro lo scorso 46,32%;
  • Toscana (413 su 413 sezioni): 37,35% contro lo scorso 44,08%;
  • Umbria (192 su 192 sezioni): 36,90% contro lo scorso 43,65%;
  • Veneto (611 su 611 sezioni): 36,75% contro lo scorso 41,29%.

Al 100% delle sezioni la media nazionale si attesta invece al 37,22%, contro il precedente 43,82, confermando la tendenza in calo.

I dati aggiornati dell’affluenza

Arrivano i primi dati ufficiali, ma provvisori, dell’affluenza alle elezioni amministrative per le ore 19, con una media nazionale del 37,24%. È l’Abruzzo a registrare il maggior numero di votanti per questa seconda tornata (comunque in calo rispetto al precedente), mentre l’affluenza minore si è verificata in Basilicata, che si posiziona ben al di sotto della media. Di seguito i dati per le varie Regioni confrontati con i precedenti delle ore 19 in base alle sezioni disponibili.

  • Abruzzo (53 su 216 sezioni): 41,30% contro lo scorso 46,48%;
  • Basilicata (36 su 71 sezioni): 34,57% contro lo scorso 41,12%;
  • Calabria (81 su 162 sezioni): 36,31% contro lo scorso 43,72%;
  • Campania (337 su 836 sezioni): 38,61% contro lo scorso 43,75%;
  • Emilia-Romagna (49 su 111 sezioni): 37,82% contro lo scorso 47,37%;
  • Lazio (81 su 585 sezioni): 36,57% contro lo scorso 45,78%;
  • Liguria (94 su 193 sezioni): 36,89% contro lo scorso 47,95%;
  • Lombardia (134 su 851 sezioni): 35,12% contro lo scorso 42,15%;
  • Marche (136 su 211 sezioni): 34,92% contro lo scorso 40,95%;
  • Molise (20 su 40 sezioni): 38,68% contro lo scorso 46,43%;
  • Piemonte (52 su 231 sezioni): 36,96% contro lo scorso 47,29%;
  • Puglia (325 su 703 sezioni): 39,04% contro lo scorso 46,19%;
  • Toscana (110 su 413 sezioni): 37,34% contro lo scorso 44,02%;
  • Umbria (56 su 192 sezioni): 36,90% contro lo scorso 42,63%;
  • Veneto (103 su 611 sezioni): 36,91% contro lo scorso 41,44%.

Controlli in Campania, denunciati per propaganda davanti ai seggi

Come spesso accade durante le elezioni, non tutti rispettano il “silenzio elettorale” ed è per questo che in Campania sono stati predisposti controlli a tappeto. A Quarto, ad esempio, è stata denunciata una coppia di sessantenni mentre facevano propaganda politica davanti ai seggi elettorali. Ancor peggio quanto accaduto a Pomigliano d’Arco, dove è stato denunciato un uomo di 31 anni trovato in possesso di volantini elettorali all’esterno del seggio elettorale per porto abusivo di armi, l’uomo all’interno della sua auto aveva nascosto nel bagagliaio un manganello nero con la scritta fascistaDux mea lux”. Sia il materiale elettorale che l’arma sono stati sequestrati.

Centrosinistra diviso alle elezioni: diverse alleanze nei capoluoghi

Se è vero che le elezioni amministrative spesso fungono da “termometro politico” e conoscere le preferenze espresse dalle province, allo stesso modo le elezioni amministrative sono anche il banco di prova per future alleanze. E se il centrodestra risulta essere compatto ovunque, nei diversi capoluoghi sono diverse le alleanze politiche formatesi al centrosinistra. Ecco, quindi, che il Pd correrà con il M5S a Pisa con Verdi e Sinistra Italiana, ma ad Ancora, unico capoluogo di Regione alle elezioni, il Pd della Schlein correrà con Azione e Italia Viva. Non resta che scoprire domani quali alleanze hanno avuto la meglio.

La sfida tra centrodestra e centrosinistra: perché sono importanti queste elezioni

Le elezioni amministrative sono fondamentali non solo per le amministrazioni locali. Le amministrative hanno sempre restituito una fotografia capillare dell’Italia, e quest’anno vedono per la prima volta fronteggiarsi il centrodestra di Meloni con il centrosinistra di Schlein. Guardando ai risultati delle precedenti elezioni amministrative è emerso come il centrosinistra sia stato capace di vincere più volte rispetto al centrodestra, benché tutte le province - ad eccezione di Ancona - siano state governate da entrambe le coalizioni. Con le nuove amministrative sarà possibile scoprire se ancora una volta i cittadini daranno la propria preferenza al centrosinistra per amministrare i propri comuni o se questa volta trionferà il centrodestra.

I dati sull’affluenza nelle Regioni

Ormai si dispongono dei dati definitivi sulle percentuali di cittadini che si sono recati a votare alle urne per le elezioni amministrative nelle Regioni. In ogni caso si registra la consolidazione di un trend che vede diminuire di anno in anno la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Ecco i dati sull’affluenza a mezzogiorno:

  • Abruzzo (216 sezioni) al 15,11% contro lo scorso 20,04%;
  • Basilicata (71 sezioni) si ferma al 12,27% contro il 16,31%;
  • Calabria (162 sezioni) al 12,72% contro lo scorso 16,87%;
  • Campania (836 sezioni) al 14,46% contro il 18,53%;
  • Emilia-Romagna (111 sezioni) al 15,01% contro lo scorso 22,53%;
  • Lazio (585 sezioni) al 13,93% contro lo scorso 19,25%;
  • Liguria (193 sezioni) ferma al 15,28% contro il 1,33%;
  • Lombardia (851 sezioni) al 13,86% contro lo scorso 18,69%;
  • Marche (211 sezioni) al 12,98% contro il 18,43%;
  • Molise (40 sezioni) fermo al 14,89% contro il 20,94%;
  • Piemonte (231 sezioni) al 14,68% contro il 19,88%;
  • Puglia (703 sezioni) raggiunge il 15,50% contro lo scorso 20,75%;
  • Toscana (413 sezioni) al 14,28% contro il 19,71%;
  • Umbria (192 sezioni) si ferma al 12,73% contro il 18,76%;
  • Veneto (611 sezioni) al 13,55% contro il 19,32%.

Al momento quindi l’affluenza più alta è stata registrata in Puglia mentre la più bassa è quella della Basilicata.

Affluenza in calo alle urne

Giungono i primi dati parziali sull’affluenza alle urne (con i risultati di 4.588 seggi su 5.426). Dopo cinque ore dall’apertura dei seggi, l’affluenza su base nazionale ha raggiunto il 14,21%. Un dato in calo rispetto ai dati delle precedenti consultazioni amministrative, quando a mezzogiorno si era registrata un’affluenza del 19,41%. Al momento la regione con l’affluenza più bassa è la Basilicata con il 12,27%, mentre quella con l’affluenza più alta è la Liguria che ha raggiunto il 15,47%.

Elezioni Brescia, Castelletti e Rolfi alle urne

Si sono recati questa mattina a votare due dei principali candidati per le elezioni amministrative di Brescia: Castelletti e Rolfi. Il centrosinistra ha deciso di puntare tutto sulla vicesindaco Laura Castelletti, sostenuta anche dal “Terzo polo”; mentre al centrodestra Matteo Salvini ha proposto Fabio Rolfi, assessore regionale uscente all’Agricoltura. A mancare alle urne, per il momento, è invece il candidato del M5S, Pci e di Potere al Popolo, Alessandro Lucà.

Poche alleanze nel Centrosinistra

Dimenticate il campo largo: sono davvero poche le alleanze nel centrosinistra. Partito democratico e Movimento 5 stelle corrono insieme in appena quattro capoluoghi - Pisa, Latina, Teramo e Brindisi - mentre in altre tre - Brescia, Vicenza e Ancona - i dem concorrono con il Terzo polo. E cominciano a vedersi anche le conseguenze della mancata convergenza tra Calenda e Renzi: Azione e Italia Viva, infatti, corrono insieme solamente a Brescia, Vicenza, Ancona, Pisa, Treviso, Brindisi.

Votare è un obbligo?

Nonostante si tratti dell’unico modo per partecipare concretamente alla vita politica e istituzionale del Paese, votare non è un obbligo. Quindi, per quanto sconsigliato perché si lascerebbe così ad altri il potere di prendere una decisione che avrà conseguenze anche su se stesso, non votare non comporta alcun rischio.

Seggi aperti, via alle operazioni di voto

Si sono aperti regolarmente i seggi con le operazioni di voto che andranno avanti fino alle ore 23. Ricordiamo che si potrà votare anche domani dalle 7 alle 15.

Cosa serve per votare

Per poter esprimere il proprio voto i cittadini devono recarsi al seggio elettorale che corrisponde alla sezione relativa al luogo di residenza. Le informazioni riguardo la sezione, il numero e l’indirizzo del seggio elettorale, sono scritti sulla tessera elettorale. Al momento del voto, l’elettore deve mostrare la tessera elettorale e un documento di identità in corso di validità.

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