Modello 730/2022: istruzioni, novità e scadenza da rispettare

Rosaria Imparato

19/04/2022

13/05/2022 - 15:18

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Come si compila il modello 730? La scadenza per l’invio all’Agenzia delle entrate è il 30 settembre. Vediamo le istruzioni e le novità per il 2022, anche per la dichiarazione precompilata.

Modello 730/2022: istruzioni, novità e scadenza da rispettare

Manca poco all’inizio della stagione della dichiarazione dei redditi: il via lo darà l’Agenzia delle entrate con la messa a disposizione del modello 730 precompilato. Ma quali sono le novità del modello 730/2022?

Le istruzioni per la compilazione del 730 sono state pubblicate a gennaio, insieme al modello definitivo. Il modello 730 del 2022 è relativo ai redditi, bonus e crediti d’imposta introdotti e conseguiti nel 2021, come il bonus musica, o le detrazioni per i lavori in casa.

Anche nel 2022 rimane la scadenza lunga, fissata per il 30 settembre. Slitta, invece, la dichiarazione precompilata, che verrà messa a disposizione non più dal 30 aprile ma dal 23 maggio. Vediamo nella guida di seguito tutto quello che c’è da sapere sul modello 730/2022.

Scadenza lunga per il modello 730/2022

Nel 2022 viene confermata la scadenza lunga per l’invio all’Agenzia delle Entrate del modello 730 è il 30 settembre.

Si potrà dare uno sguardo a bonus, detrazioni e spese presenti in dichiarazione dei redditi accedendo al proprio 730 precompilato a partire dal 23 maggio.

Modello 730/2022
Clicca qui per scaricare il file dell’Agenzia delle Entrate.

Per accedere alla dichiarazione precompilata serve una delle credenziali che seguono:

Perché conviene il modello 730? A spiegarne i vantaggi è la stessa Agenzia delle Entrate:

  • non si devono eseguire calcoli, quindi la compilazione è molto più semplice;
  • il rimborso arriva direttamente in busta paga dal mese di luglio o nella rata della pensione (da agosto o settembre);
  • se la dichiarazione risulta a debito, e quindi vanno versate delle somme, gli importi vengono trattenuti direttamente in busta paga o nella rata della pensione.

Le novità del 730/2022 per la dichiarazione dei redditi di dipendenti e pensionati

Il modello 730 viene definito come la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati per eccellenza. Tra le novità del 2022 in busta paga ci sono da segnalare, come si legge nelle istruzioni:

  • gli aumenti fino a 1.200 euro di trattamento integrativo in busta paga, cioè l’ex bonus Renzi, per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro;
  • il bonus Renzi usato come detrazione decrescente per i redditi da lavoro dipendente e assimilati per i redditi compresi tra i 28.000 e i 40.000 euro;

Debutta il bonus musica, fino a 1.000 euro di contributo per l’iscrizione e l’abbonamento dei ragazzi tra i 5 e 18 anni a scuole di musica, conservatori, cori e bande riconosciuti destinati a nuclei familiari con reddito fino a 36.000 euro.

Tra le novità relative ai lavori in casa segnaliamo:

Rimanendo in tema “casa”, nel modello 730/2022 va indicato anche un nuovo credito d’imposta: si tratta del bonus prima casa under 36 per Isee inferiore a 40.000 euro, maturato in seguito all’acquisto dell’abitazione assoggettato a Iva.

Modello 730/2022 - Istruzioni
Clicca qui per scaricare il file.

Detrazioni nel modello 730/2022: come pagare le spese?

Nel 2020 sono cambiate le regole per le detrazioni in dichiarazione dei redditi, perché è stato introdotto l’obbligo di pagamento tramite moneta elettronica (e quindi tracciata) per avere diritto al bonus Irpef del 19%.

La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto due novità molto importanti riguardo il modello 730:

  • l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti ai fini delle detrazioni fiscali del 19%;
  • l’introduzione di limiti di reddito per beneficiare dei rimborsi Irpef, cioè dai 120.000 euro l’importo riconosciuto si riduce progressivamente, fino ad annullarsi per chi ha redditi superiori a 240.000 euro.

Il taglio alle detrazioni fiscali, in avvio dal 1° gennaio 2020, non interessa le spese relative agli interessi passivi sul mutuo e alle spese sanitarie.

Proprio sulle spese sanitarie va fatto un discorso a parte. Alcune spese possono essere effettuate in contanti senza perdere le detrazioni:

  • acquisto di farmaci e dispositivi medici;
  • visite mediche presso strutture pubbliche;
  • visite mediche presso strutture private accreditate con il Ssn.

Nel caso di prestazioni rese da privati non accreditati con il Ssn il discorso è diverso: bisogna pagare solo con bancomat, carte o bonifici ai fini della detraibilità del 19%.

Quindi chi andrà da un dentista, o da un dermatologo -ovvero per tutte le visite specialistiche eseguite da medici che esercitano la libera professione- non potrà pagare la prestazione resa con denaro contante e avere la detrazione, ma sarà obbligato ad utilizzare mezzi tracciabili, come il bancomat o bonifici.

Riforma fiscale: come cambiano le detrazioni nel 730/2022

Con la riforma fiscale cambiano solo aliquote e scaglioni Irpef, ma anche la modalità di calcolo delle detrazioni. La nuova Irpef 2022 è composta infatti da quattro scaglioni e aliquote:

SCAGLIONI Irpef 2022 REDDITO ALIQUOTE Irpef 2022
1° scaglione fino a 15mila euro 23%
2° scaglione da 15.000 a 28.000 euro 25%
3° scaglione da 28.000 a 50mila euro 35%
4° scaglione oltre i 50mila euro 43%

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, la Legge di Bilancio 2022 interviene seguendo questo schema:

Redditi (euro)Importo della detrazione (euro)
fino a 15.000 1.880 (non inferiore a 690. Per i lavoratori a tempo indeterminato non inferiore a 1.380)
oltre 15.000 fino a 28.000 1.910+1.190*
(28.000-reddito)/(28.000-15.000)
da 28.000 a 50.000 1.910*[50.000-reddito)/(50.000-28.000)
oltre 50.000 0

Un particolare vantaggio andrà nelle tasche dei contribuenti con reddito da 25.000 a 35.000 euro, con un importo della detrazione maggiorato di 65 euro.

Chi deve fare il modello 730?

Il modello 730 viene definito come la dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati, ma in realtà queste due non sono le uniche categorie di contribuenti che rientrano tra i soggetti obbligati a presentare il modello 730.

Il modello 730 deve essere presentato dai contribuenti che nel 2022 sono:

  • pensionati o lavoratori dipendenti (compresi i lavoratori italiani che operano all’estero per i quali il reddito è determinato sulla base della retribuzione convenzionale definita annualmente con apposito decreto ministeriale);
  • persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (es. integrazioni salariali, indennità di mobilità);
  • soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;
  • sacerdoti della Chiesa cattolica;
  • giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc.);
  • persone impegnate in lavori socialmente utili;
  • produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (mod. 770), Irap e Iva;
  • lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno.

Differenza tra modello 730 e Redditi Pf

Non solo lavoratori dipendenti e pensionati devono presentare il modello 730. Ma chi invece deve usare il modello Redditi Pf (ex Unico)? La regola generale è che il modello redditi viene utilizzato dai titolari di partita Iva.

In alcuni casi i contribuenti che presentano il modello 730 potrebbero dover compilare anche alcuni quadri del modello Redditi Persone Fisiche. Nello specifico:

  • il quadro RM, se hanno percepito nel 2021 redditi di capitale di fonte estera sui quali non siano state applicate le ritenute a titolo d’imposta nei casi previsti dalla normativa italiana; interessi, premi e altri proventi delle obbligazioni e titoli similari, pubblici e privati, per i quali non sia stata applicata l’imposta sostitutiva prevista dal D.lgs. 239/1996; indennità di fine rapporto da soggetti che non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta; proventi derivanti da depositi a garanzia per i quali è dovuta un’imposta sostitutiva pari al 20%; redditi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati a imposta sostitutiva del 20%;
  • il quadro RT, se nel 2021 hanno realizzato plusvalenze derivanti da partecipazioni non qualificate, escluse quelle derivanti dalla cessione di partecipazioni in società residenti in Paesi o Territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati e altri redditi diversi di natura finanziaria, qualora non abbiano optato per il regime amministrato o gestito. Inoltre possono presentare il quadro RT, in aggiunta al 730, anche i contribuenti che nel 2020 hanno realizzato solo minusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate e/o non qualificate e perdite relative ai rapporti da cui possono derivare altri redditi diversi di natura finanziaria e intendono riportarle negli anni successivi. Il quadro RT deve inoltre essere presentato per indicare i dati relativi alla rivalutazione del valore delle partecipazioni operata nel 2020;
  • il modulo RW, se nel 2021 hanno detenuto investimenti all’estero o attività estere di natura finanziaria. Inoltre, il modulo RW deve essere presentato dai contribuenti proprietari o titolari di altro diritto reale su immobili situati all’estero o che possiedono attività finanziarie all’estero per il calcolo delle relative imposte dovute (Ivie e Ivafe).

730 precompilato e ordinario: cosa cambia?

Cosa cambia tra modello 730 ordinario e precompilato? La dichiarazione precompilata è un’agevolazione per il contribuente, perché contiene già una serie di informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

La precompilata è più semplice da controllare per il contribuente, e più veloce da modificare e inviare.

Ma il vantaggio principale del 730 precompilato sta nel controllo documentale: i contribuente che accettano e inviano la dichiarazione così com’è, senza apportare modifiche o integrazioni, non saranno oggetto dei controlli dell’Amministrazione finanziaria.

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