Chiude la famosa piattaforma per la ricerca di lavoro. In Italia offerte sempre più scarse e deludenti

P. F.

30 Ottobre 2025 - 11:00

Questa celebre piattaforma per cercare lavoro in Italia chiuderà definitivamente. Gli utenti lamentavano offerte deludenti, ripetitive e persino truffaldine.

Chiude la famosa piattaforma per la ricerca di lavoro. In Italia offerte sempre più scarse e deludenti

Le prospettive per trovare lavoro in Italia si fanno sempre più incerte. InfoJobs Italia, celebre portale online per la ricerca di lavoro, ha annunciato la sua chiusura definitiva. I servizi resteranno attivi fino al 31 dicembre 2025, dopodiché il sito diventerà inaccessibile. Fino a quella data, gli utenti potranno ancora accedere al portale, consultare le offerte di lavoro e contattare le aziende presenti nel database.

Nato all’interno del gruppo spagnolo Intercom e successivamente acquisito dall’azienda norvegese Schibsted, InfoJobs ha aperto la sua prima sede in Italia nel 2004, a Milano, diventando in poco tempo una delle piattaforme di punta per la ricerca di lavoro nel Paese.

Nel 2010 ha raggiunto la cifra record di 5 milioni di iscritti, con 70.000 aziende registrate e migliaia di annunci pubblicati ogni giorno, specialmente nei settori della logistica, delle vendite e dell’amministrazione. Ma perché un portale così celebre e utilizzato per la ricerca di lavoro verrà chiuso definitivamente?

Le ragioni dietro la chiusura di InfoJobs Italia

Dopo la confluenza nel 2019 in Adevinta, spin-off di Schibsted dedicato esclusivamente ai marketplace digitali (che controlla anche siti celebri come Subito.it e Fotocasa), InfoJobs Italia è stato ulteriormente potenziato con l’aggiunta di un’app mobile dedicata e il miglioramento dei processi di selezione diretta da parte delle aziende e degli algoritmi di abbinamento tra profili e annunci.

Tuttavia, nel luglio 2025, Adevinta ha annunciato di aver decretato la chiusura del portale: il gruppo venderà il suo business spagnolo e italiano al fondo d’investimento svedese EQT, per un’operazione dal valore stimato di circa 2 miliardi di euro. La transazione, una delle più grandi nel settore dei marketplace europei degli ultimi anni, dovrebbe concludersi entro il 2026, quando la gestione operativa passerà ufficialmente sotto il nuovo assetto.

Questa mossa ha rappresentato un evidente passo nella ristrutturazione strategica avviata da Adevinta, che ha deciso di focalizzarsi sui mercati del Nord Europa, considerati più redditizi e competitivi, tra cui Norvegia, Svezia, Germania e Regno Unito.

Il calo della qualità delle offerte di lavoro su InfoJobs

Negli ultimi anni, il mercato del recruiting online è cambiato drasticamente. Piattaforme di fama globale come LinkedIn e Indeed hanno preso il sopravvento rispetto a realtà considerate ormai “antiquate” come InfoJobs, che nel tempo ha gradualmente perso visibilità e reputazione.

In questo nuovo scenario, le aziende e candidati italiani si sono concentrati principalmente sulle grandi piattaforme internazionali oppure su agenzie interinali ritenute più affidabili come Randstad e Adecco. Inoltre, negli ultimi anni, InfoJobs è stata oggetto di numerose critiche riguardo la scarsa qualità degli annunci pubblicati, spesso considerati ripetitivi, poco chiari e, in alcuni casi, truffaldini.

Molti utenti hanno anche segnalato un utilizzo eccessivo degli automatismi, lamentando l’invio di mail troppo generiche e annunci poco pertinenti al proprio profilo professionale.

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