Chi ha debiti può richiedere il passaporto?

Ilena D’Errico

11 Giugno 2023 - 18:51

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Chi ha debiti può richiedere il passaporto? Non sempre. Ecco che cosa prevede la legge e quali debiti possono impedire il rilascio o il rinnovo del passaporto.

Chi ha debiti può richiedere il passaporto?

Sono in molti a chiedersi se la presenza di posizioni debitorie possa compromettere il rilascio o il rinnovo del passaporto. Effettivamente, esistono requisiti ben precisiti che devono essere soddisfatti in Italia per avere un passaporto, tra cui proprio l’assenza di multe o ammende da soddisfare. Ma quindi chi ha debiti non può richiedere il passaporto?

Chi ha debiti può richiedere il passaporto?

La legge che regola la normativa italiana circa ai passaporti, ovvero la n. 1185 del 21 novembre 1967, precisa le casistiche in cui è impossibile ottenere il passaporto, stabilendo quanto segue.

Non possono ottenere il passaporto coloro che debbano espiare una pena restrittiva della libertà personale o soddisfare una multa o ammenda, salvo per questi ultimi il nulla osta dell’autorità che deve curare l’esecuzione della sentenza, sempreché la multa o l’ammenda non siano già state convertite in pena restrittiva della libertà personale, o la loro conversione non importi una pena superiore a mesi 1 di reclusione o 2 di arresto.

Ecco che, in effetti, la presenza di debiti può davvero impedire il rilascio o il rinnovo del passaporto; ma, come si evince dalla legge citata, questa limitazione è provocata soltanto da alcuni debiti. Gli unici debiti che possono comportare questa conseguenza sono, infatti, quelli aperti con lo Stato, in relazione a condanne penali.

In altre parole, si tratta di multe o ammende che sono state comminate dal giudice in sede di condanna. Eventuali altre multe o debiti d’altro tipo, ad esempio tra privati, non sono di impedimento per il passaporto. Chi ha debiti può quindi richiedere – e ottenere – il passaporto, purché le posizioni debitorie non siano relative a multe o ammende (penali).

Quali debiti impediscono il rilascio del passaporto

I debiti che impediscono il rilascio o il rinnovo del passaporto sono soltanto quelli derivanti da condanne penali, pertanto la multa e l’ammenda. Queste ultime possono essere comminate dal giudice per la commissione di un reato, ed entrambe prevedono l’obbligo di pagare una certa somma di denaro allo Stato.

Esistono comunque delle sostanziali differenze fra multa e ammenda. La multa può essere comminata dal giudice in alternativa o in combinazione con la pena di reclusione, facendo riferimento ai reati più gravi (i delitti). La multa può avere un valore compreso fra 50 e 50.000 euro e, in caso di mancato pagamento, può essere convertita in una pena restrittiva.

L’ammenda, invece, è prevista per i reati più lievi (le contravvenzioni) e, in modo simile alla multa, può sostituire o accompagnare l’arresto. Allo stesso tempo, per alcune contravvenzioni l’ammenda costituisce da sola l’unica pena comminabile in caso di condanna.

In ogni caso, dal momento in cui il giudice ha ordinato il pagamento di una pena pecuniaria non è possibile ottenere il passaporto, avendo in corso una posizione debitoria nei confronti dello Stato, gestita in caso di inadempimento da Equitalia Giustizia.

Come richiedere il passaporto se si hanno debiti

Non è comunque impossibile ottenere il passaporto in presenza di debiti derivanti da pene pecuniarie. L’alternativa più semplice e veloce è senza dubbio il pagamento dell’importo dovuto, ma è prima bene verificare che sia ancora presente il dovere ad adempiere. In particolare, esistono alcuni casi in cui è possibile non pagare le pene pecuniarie:

  • I reati in questione sono stati depenalizzati;
  • il reato si è estinto per applicazione dell’indulto;
  • l’esecuzione della sentenza è caduta in prescrizione;
  • la pena pecuniaria è stata convertita in pena restrittiva della libertà personale;
  • la conversione della pena determina una condanna inferiore a 1 mese di reclusione o 2 mesi di arresto.

La multa, se presente da sola, si prescrive dopo 10 anni, altrimenti nel tempo previsto per la prescrizione della pena di reclusione. Quest’ultimo è pari al doppio del tempo previsto nella pena, ma sempre compreso tra 10 e 30 anni. L’ammenda, invece, si prescrive in 5 anni. In ogni caso, il termine decorre dal giorno in cui la sentenza è diventata irrevocabile.

In questi casi, è necessario presentare apposita richiesta al giudice (il cosiddetto incidente di esecuzione) per accertare l’estinzione dell’obbligo di pagamento. La legge, poi, ammette il rilascio del passaporto nonostante i debiti grazie al nulla osta del giudice, che è tuttavia riservato a casi limitati e a situazioni di comprovata necessità.

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