Whitney Wolfe Herd, co-fondatrice di Bumble Inc., è la creatrice dell’app di incontri Bumble. Nel 2021 è diventata la più giovane miliardaria self-made grazie al successo della sua IPO.
Whitney Wolfe Herd è la co-fondatrice di Bumble Inc., la società statunitense che gestisce le app di incontri Bumble, Badoo e Fruitz. Nel 2021 è diventata la più giovane miliardaria self-made al mondo grazie al successo dell’IPO del gruppo.
Oggi, nel 2025, il suo patrimonio è stimato a circa 510 milioni di dollari. Un valore dimezzato rispetto al picco miliardario, ma comunque notevole, frutto della sua quota del 17% in Bumble e di una strategia che l’ha resa una delle figure più influenti del tech globale. Ma quali sono le origini del successo dell’imprenditrice e i suoi attuali guadagni nel 2025?
Dalle origini alle prime iniziative imprenditoriali
Nata il 1 luglio del 1989 a Salt Lake City, in Utah, Wolfe Herd ha mostrato fin da giovanissima una forte inclinazione per marketing e temi sociali. Durante gli anni alla Southern Methodist University ha sviluppato, giovanissima, due progetti di successo: “Help Us Project”, una no-profit per aiutare le vittime del disastro ambientale del Golfo del Messico nel 2010, e “Tender Heart”, una linea pensata per sensibilizzare sul traffico di esseri umani.
Il suo ingresso nel mondo della tecnologia è avvenuto grazie a Hatch Labs, dove ha collaborato al progetto che sarebbe poi diventato Tinder. È diventata rapidamente vicepresidente marketing dell’app, contribuendo alla sua diffusione tra gli studenti universitari. Nel 2014, tuttavia, ha lasciato l’azienda dopo aver denunciato per molestie sessuali Justin Mateen, ex partner di Wolfe Herd e cofondatore di Tinder. La controversia legale si è conclusa con la vittoria di Herd, che ha ottenuto un risarcimento di oltre 1 milione di dollari in azioni.
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La nascita di Bumble e l’ascesa finanziaria
Dopo l’uscita da Tinder, Wolfe Herd ha iniziato a lavorare su un nuovo modello di dating app incentrato sul principio del “prima le donne”. Con il supporto di Andrey Andreev, un ex collaboratore, ha lanciato Bumble nel dicembre 2014 ad Austin, in Texas.
La crescita è stata immediata. Alla fine del 2015 l’app aveva superato il milione di utenti, diventati oltre 8 milioni nel 2016, anno in cui l’azienda ha introdotto le prime funzioni premium che hanno portato i ricavi intorno ai 10 milioni di dollari. Nel 2017 Bumble ha conquistato circa il 10% del mercato statunitense degli incontri online registrando una crescita del 70%.
La solidità del progetto ha attratto offerte significative: Match Group ha tentato di acquisire l’azienda due volte nel 2017, prima con un’offerta da 450 milioni e poi con una valutazione da 1,3 miliardi. Nel 2019 Blackstone ha rilevato la maggioranza della società madre MagicLab per 2 miliardi di dollari, valutando Bumble circa 3 miliardi.
L’IPO che ha reso Wolf Herd miliardaria e il successivo calo delle azioni
Il momento decisivo è arrivato l’11 febbraio 2021, quando Bumble Inc. è sbarcata al Nasdaq con un prezzo iniziale di 43 dollari, aperto poi a 76 dollari per una capitalizzazione di 8,6 miliardi.L’IPO ha raccolto 2,2 miliardi e ha permesso a Wolfe Herd - allora trentunenne - di diventare la più giovane fondatrice donna ad aver portato un’azienda in Borsa, superando quota un miliardo di patrimonio grazie alla sua quota pre-IPO.
Il titolo, però, non ha mantenuto il ritmo iniziale. Dopo aver toccato un massimo di 78,89 dollari nel febbraio 2021, le azioni sono scese rapidamente. Nel novembre dello stesso anno erano già intorno ai 35 dollari, riducendo il patrimonio della fondatrice a circa 940 milioni. Nonostante la concorrenza serrata con altre celebri dating app come Tinder e Hinge, Bumble resta tra i principali player del settore con oltre 50 milioni di utenti globali e ricavi in aumento del 39% anno su anno, superando le aspettative di Wall Street.
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Il patrimonio attuale e la gestione tramite il Family Office
Nel 2025 il patrimonio di Whitney Wolfe Herd è stimato a circa 510 milioni di dollari. La sua ricchezza deriva soprattutto dalla partecipazione in Bumble Inc., cui si aggiungono investimenti personali gestiti attraverso la Herd Family Office, fondato nel 2020 e guidato dal CFO Thomas Neuhoff.
Oltre al ruolo in Bumble, Wolfe Herd ha investito in numerose startup “al femminile” e continua a sostenere imprenditrici tramite il Bumble Fund, creato nel 2018 per finanziare progetti guidati da donne.
Il ruolo attuale di Wolf Herd in Bumble
Nel novembre 2023 Wolfe Herd ha lasciato la carica di CEO di Bumble, assumendo quella di presidente esecutivo. Dal 2 gennaio 2024 la guida dell’azienda è passata a Lidiane Jones, ex CEO di Slack. La fondatrice resta però una figura chiave nella strategia del gruppo e una delle voci più autorevoli nel settore tech, grazie alla sua capacità di trasformare un’esperienza personale in un modello di business innovativo.
A celebrazione dei traguardi raggiunti da Wolf Herd, nel 2025 è uscito “Swiped”, film autobiografico con Lily James che ripercorre la sua storia dalla nascita di Tinder fino alla fondazione di Bumble. Pur senza un coinvolgimento diretto dell’imprenditrice nella produzione, il film ha ulteriormente consolidato il suo impatto culturale, portando la sua vicenda a un pubblico globale e alimentando nuova fama nei confronti della celebre app di dating.
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