La biografia e i guadagni di Greg Peters: ecco lo stipendio del co-CEO di Netflix, celebre piattaforma di streaming statunitense con oltre 300 milioni di abbonati in più di 190 paesi.
Netflix ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mondo dello streaming digitale. Non si tratta soltanto di un marchio riconosciuto nell’industria dell’intrattenimento, ma di un fenomeno globale che ha trasformato profondamente le modalità di produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti audiovisivi.
Fondata nel 1997 come servizio di noleggio DVD per corrispondenza, oggi Netflix conta oltre 300 milioni di abbonati in più di 190 Paesi e vanta un vasto catalogo di produzioni originali premiate, capaci di influenzare gusti e tendenze in tutto il mondo. Alla guida di questa realtà che ha ridefinito l’intrattenimento online c’è Greg Peters, co-CEO insieme a Ted Sarandos, una figura chiave nella strategia e nello sviluppo della piattaforma leader globale dello streaming. Ma chi è esattamente e quanto guadagna? Ecco cosa sappiamo sul suo patrimonio.
Dall’astrofisica a Netflix. La biografia di Greg Peters
Fin dall’infanzia, Greg Peters è stato influenzato da due elementi fondamentali che hanno segnato il suo percorso professionale. Sua madre, una delle prime donne a lavorare nel settore informatico come programmatrice per IBM, gli insegnò a programmare quando era ancora bambino. Forte di questa capacità, Peters iniziò a interagire con i computer sin dai primi anni di vita, sviluppando una naturale predisposizione per la tecnologia.
Un’altra esperienza significativa della sua giovinezza risale agli anni immediatamente precedenti all’inizio delle scuole superiori, quando viveva in una piccola cittadina del Kansas, negli Stati Uniti. In quel periodo, l’unico cinema della città rappresentava la principale forma di intrattenimento. Fu lì che Peters iniziò a sviluppare un gusto cinematografico ampio e approfondito, che avrebbe continuato a influenzare la sua visione creativa negli anni successivi.
Dopo le superiori, Greg Peters si laureò in Fisica e Astronomia presso la Yale University, una delle otto istituzioni della Ivy League, la lega delle università più prestigiose degli Stati Uniti. Questi studi permisero al futuro co-CEO di Netflix di consolidare solide basi scientifiche e capacità di pensiero analitico, strumenti che avrebbero poi guidato le sue decisioni strategiche e tecniche nella carriera professionale.
L’arrivo di Greg Peters in Netflix
In seguito, Peters si arruolò nell’aeronautica militare statunitense, ma decise di lasciare il servizio poco dopo per accettare un incarico come ingegnere presso il rivenditore statunitense di vini online Wine.com. Successivamente, ricoprì il ruolo di vicepresidente senior presso Macrovision Solutions Corp, poi rinominata TiVo Corporation, una compagnia che si occupa principalmente di sviluppare tecnologie e servizi per la registrazione digitale e lo streaming di contenuti televisivi, inclusi DVR, piattaforme di video on demand e soluzioni per la gestione dei media.
Nel 2008 fu la volta di Netflix, dove Peters approdò come responsabile dello sviluppo internazionale, occupandosi delle partnership globali con aziende di elettronica di consumo, provider di servizi Internet e distributori di contenuti video multicanale.
Nel luglio 2017, Peters venne promosso a Chief Product Officer. In questo ruolo, supervisionò l’introduzione di funzionalità come i download intelligenti, i giochi mobile, la pubblicità e l’implementazione di nuove misure per limitare la condivisione delle password. Secondo Bloomberg News, il cofondatore di Netflix Reed Hastings lodò l’operato di Peters, affermando che il futuro CEO avesse preso delle “decisioni eccellenti” per la piattaforma. Inoltre, nel 2020 Peters assunse anche il ruolo di Chief Operating Officer della società.
A gennaio 2023, dopo le dimissioni di Hastings dalla carica di CEO, Peters fu nominato co-CEO di Netflix insieme a Ted Sarandos.
Lo stipendio e il patrimonio di Greg Peters
Secondo la relazione informativa agli azionisti (proxy statement) depositato da Netflix presso la Securities and Exchange Commission (SEC) nell’aprile 2025, lo stipendio di Greg Peters mostra cifre da capogiro.
Nel 2024, Greg Peters, co-CEO di Netflix, ha ricevuto un pacchetto retributivo complessivo di 60,3 milioni di dollari, in crescita del 50% rispetto all’anno precedente. La somma, che comprende un salario base di 3 milioni, un bonus in contanti di 12 milioni e azioni vincolate per 42,7 milioni, riflette la nuova strategia aziendale volta a migliorare trasparenza e allineamento degli incentivi per gli azionisti.
Oltre al ruolo di co-CEO in Netflix, Peters possiede anche incarichi di direttore in DoorDash, società americana di consegna di cibo a domicilio, e 2U, una piattaforma che collabora con università per offrire corsi online. Peters detiene circa 12.781 azioni di Netflix, per un valore stimato di oltre 16 milioni di dollari.
Negli ultimi cinque anni ha venduto numerosi titoli della società di streaming - senza invece effettuare acquisti - con l’ultima vendita risalente al 5 agosto 2025, quando ha ceduto 2.026 azioni per circa 2 milioni di dollari. Inoltre, la sua partecipazione in DoorDash comprende circa 9.818 azioni, mentre nel 2022 ha investito circa 500.000 dollari in 49.663 azioni di 2U.
Greg Peters tra i CEO più pagati al mondo
Secondo la classifica stilata dal Wall Street Journal sui 10 CEO più pagati al mondo nel 2024, Greg Peters, co-CEO si posiziona al decimo posto con 60,27 milioni di dollari, una cifra confermata dal proxy statement depositato presso la SEC.
Nella top ten figura anche Ted Sarandos, all’ottavo posto con un compenso di 61,92 milioni di dollari. La presenza contemporanea dei due CEO di Netflix nella classifica rappresenta un evento raro e, al tempo stesso, una chiara testimonianza del peso strategico che la piattaforma di streaming riveste su scala globale.
Il risultato di Peters e Sarandos risulta ancora più significativo se si considera che i due co-CEO operano in un settore tradizionalmente meno remunerato rispetto a quello tecnologico o finanziario. Inoltre, il confronto con altri top manager dell’intrattenimento - come quelli di Disney, Warner Bros. o Universal, assenti dalla top ten - evidenzia ulteriormente la posizione di assoluta leadership conquistata da Netflix nell’industria audiovisiva.
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