Cassa integrazione: 100 euro in più in busta paga. Ultimi chiarimenti

Teresa Maddonni

17/12/2020

28/05/2021 - 16:43

condividi

Anche per la cassa integrazione sono previsti i 100 euro in più in busta paga derivanti dal taglio del cuneo fiscale come ha stabilito il decreto Rilancio. Gli ultimi chiarimenti arrivano con una circolare dell’Agenzia delle Entrate del 14 dicembre scorso.

Cassa integrazione: 100 euro in più in busta paga. Ultimi chiarimenti

Per la cassa integrazione spettano i 100 euro in più in busta paga come stabilito dal decreto n.34/2020 detto Rilancio convertito nella legge n.77/2020 e come confermato da INPS con una circolare dello scorso agosto.

Gli ultimi chiarimenti sul bonus Renzi e sul bonus 100 euro che lo ha sostituito in termini di taglio del cuneo fiscale dallo scorso 1° luglio 2020, in termini di cassa integrazione sono arrivati dall’ultima circolare del 14 dicembre dell’Agenzia delle Entrate.

L’Istituto ribadisce il riconoscimento del bonus 100 euro anche agli incapienti tra cui figurano per l’appunto i lavoratori che hanno preso la cassa integrazione per l’emergenza Covid. Lo stesso vale se viene riconosciuto come detrazione sempre sulla base di quanto previsto dal decreto sul taglio del cuneo fiscale.

Cassa integrazione: bonus 100 euro in busta paga

Per la cassa integrazione è previsto il bonus 100 euro in busta paga e gli ultimi chiarimenti arrivano dall’Agenzia delle Entrate. Nell’ultima circolare del 14 dicembre sul bonus Renzi e sul trattamento integrativo l’Istituto dà indicazioni anche sugli incapienti che secondo il decreto Rilancio ne hanno diritto.

Si legge infatti nel testo che il bonus Renzi e il trattamento integrativo spettanti, rispettivamente entro il 30 giugno 2020 e dal 1° luglio 2020, ai lavoratori dipendenti in possesso dei requisiti normativamente previsti sono riconosciuti “anche nel caso in cui il lavoratore abbia una imposta lorda, determinata sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente indicati nel paragrafo 1 di ammontare inferiore alle detrazioni da lavoro loro spettanti, per effetto del minor reddito di lavoro dipendente prodotto nell’anno 2020 a causa delle conseguenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Il riferimento come si legge nel testo è ai lavoratori che hanno preso le settimane di cassa integrazione ai sensi del decreto Cura Italia n.18/2020 convertito nella legge n.17 del 24 aprile 2020. Nel dettaglio ottengono il bonus di 100 euro con la cassa integrazione i lavoratori che hanno avuto accesso a quella ordinaria, straordinaria, CIG in deroga e assegno ordinario con causale COVID-19 nazionale.

Ancora si legge nel testo della circolare dell’Agenzia delle Entrate che:

“Il sostituto d’imposta, pertanto, se spettanti, riconosce i benefici in argomento per il periodo nel quale il lavoratore fruisce degli ammortizzatori sociali speciali concessi dal cosiddetto decreto Cura Italia assumendo, in luogo degli importi delle predette misure di sostegno, la retribuzione contrattuale che sarebbe spettata in assenza dell’emergenza sanitaria da COVID-19”

Come viene riconosciuto il beneficio

Il bonus 100 euro dal 1° luglio viene riconosciuto anche ai lavoratori in cassa integrazione, come anche il bonus Renzi fino al 30 giugno 2020.

Il bonus 100 euro derivante dal taglio del cuneo fiscale viene riconosciuto nel dettaglio sotto forma di integrazione o sotto forma di detrazione (da 80 euro) a seconda del reddito da lavoro dipendente.

Tralasciando un attimo i lavoratori in cassa integrazione il nuovo beneficio, laddove gli ultimi chiarimenti li ha forniti l’Agenzia delle Entrate, il taglio del cuneo fiscale si materializza in busta paga nel seguente modo:

  • 100 euro al mese per redditi fino 28.000 euro sotto forma di credito Irpef;
  • 80 euro al mese per redditi tra 28.001 euro e fino a 35.000 euro sotto forma di detrazione fiscale;
  • da 80 euro fino a 0 euro per redditi da 35.001 e fino a 40.000 euro sempre come detrazione.

Nel dettaglio il bonus 100 euro viene riconosciuto per redditi da 8.174 euro fino a 28.000 euro. Tuttavia nel caso della cassa integrazione per Covid il bonus 100 euro viene riconosciuto anche al di sotto di quella cifra di 8.174 euro (no tax area) perché si fa riferimento molto semplicemente allo stipendio che i lavoratori avrebbero preso da contratto se non vi fosse stata l’emergenza Covid.

Iscriviti a Money.it