Busta paga, da settembre un nuovo bonus. Ecco come funziona e importi

Simone Micocci

19 Agosto 2025 - 16:41

È attivo il nuovo bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti privati e pubblici che rientrano in alcune circostanze, con pagamenti già da settembre 2025.

Busta paga, da settembre un nuovo bonus. Ecco come funziona e importi

Da settembre alcuni lavoratori potranno percepire un nuovo aumento in busta paga, il cosiddetto bonus Giorgetti. Questa misura è stata inserita nella manovra finanziaria per migliorare il bonus Maroni e gratificare chi continua a lavorare pur avendo diritto alla pensione anticipata. Questi lavoratori sono una risorsa preziosa per il Paese, soprattutto considerando le criticità del sistema pensionistico.

Il bonus, erogato già a partire da settembre 2025, sarà infatti riconosciuto ai lavoratori che maturano i requisiti per Quota 103 oppure per la pensione anticipata ordinaria entro il 31 dicembre 2025 che scelgono di continuare a lavorare.

Proprio per questa ragione la misura è stata accolta con favore dal presidente dell’Inps, Giuseppe Fava, secondo cui la permanenza dei lavoratori più anziani ha un effetto positivo sul mercato del lavoro, non rappresentando un ostacolo per i giovani.

Ma vediamo come funziona il nuovo “incentivo al posticipo del pensionamento” e soprattutto di che importi si parla nella tabella che trovate in allegato.

Come funziona il nuovo bonus in busta paga

Come anticipato, il nuovo bonus Giorgetti in busta paga spetta ai lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata ma continuano a lavorare, ma solo se ne fanno richiesta.

Ottenere il bonus, infatti, potrebbe non essere conveniente per tutti i lavoratori poiché si basa sullo sgravio contributivo. Nel dettaglio, il bonus Giorgetti elimina l’accredito contributivo Ivs (invalidità, vecchiaia e superstiti) per la sola quota a carico del lavoratore.

L’importo in questione viene quindi riconosciuto al dipendente direttamente in busta paga e sarà esentasse, come chiarito dalla circolare n. 102/2025 dell’Inps.

Di conseguenza, la pensione futura del lavoratore sarà decurtata in proporzione della quota mancante, venendo comunque alimentata dai contributi a carico del datore di lavoro. Ecco perché ogni lavoratore deve considerare la propria posizione e le proprie esigenze prima di presentare la domanda, tenendo conto che la richiesta può essere inoltrata una sola volta nel corso della vita con possibilità di revoca.

I requisiti e come fare domanda

Per richiedere il bonus Giorgetti è necessario maturare i requisiti per Quota 103 (età minima di 62 anni e contributi minimi di 41 anni) oppure per la pensione anticipata ordinaria (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini) alla data del 31 dicembre 2025. I lavoratori dovranno ovviamente scegliere di non andare in pensione anticipata, ordinaria o flessibile che sia, ma anche rispettare i seguenti requisiti:

  • non avere l’età per la pensione di vecchiaia, 67 anni quindi, a partire dalla quale il bonus viene interrotto;
  • non percepire pensione diretta, fatta eccezione per il solo assegno d’invalidità;
  • essere iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria, a forme esclusive o sostitutive.

È importante inoltre sapere che la domanda deve essere presentata all’Inps prima di aver maturato i requisiti. Per farlo è possibile utilizzare l’apposita procedura telematica autenticandosi con un’identità digitale, oppure affidandosi a un patronato.

Le tempistiche sono importanti per ottenere il bonus subito, in quanto l’istituto si impegna a rispondere all’istanza in massimo 30 giorni, riconoscendo il beneficio (in caso di accoglimento) già a partire dal mese successivo. Per le prime mensilità i tempi di lavorazione si allungano nel settore pubblico, così i dipendenti privati che hanno già inviato le domande ricevono il bonus da settembre, mentre quelli pubblici devono attendere almeno fino a novembre.

Gli importi

L’importo del bonus dipende ovviamente dalla quota Ivs a carico del lavoratore dipendente e dal suo stipendio. La percentuale è del 9,19% del lordo per gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti (8,80% nel caso dei dipendenti del pubblico impiego) e l’importo risultante viene riconosciuto per intero nella retribuzione, non essendo imponibile ai fini fiscali.

A tal proposito, ecco una tabella in cui è indicato il risparmio lordo riconosciuto dal bonus Maroni, al netto dello sgravio contributivo già riconosciuto.

Importo stipendio Aliquota contributiva Importo netto mensile del bonus Giorgetti
1.000 9,19% 91,90
1.200 9,19% 110,28
1.400 9,19% 128,66
1.600 9,19% 147,04
1.800 9,19% 165,42
2.000 9,19% 183,80
2.200 9,19% 202,18
2.400 9,19% 220,56
2.600 9,19% 238,94
2.800 9,19% 257,32
3.000 9,19% 275,70
3.200 9,19% 294,08
3.400 9,19% 312,46
3.600 9,19% 330,84
3.800 9,19% 349,22
4.000 9,19% 367,60
4.200 9,19% 385,98
4.400 9,19% 404,36
4.600 9,19% 422,74
4.800 9,19% 441,12
5.000 9,19% 459,50
5.200 9,19% 477,88
5.400 9,19% 496,26
5.600 9,19% 514,64
5.800 9,19% 533,02
6.000 9,19% 551,40
6.200 9,19% 569,78
6.400 9,19% 588,16
6.600 9,19% 606,54
6.800 9,19% 624,92
7.000 9,19% 643,30
7.200 9,19% 661,68
7.400 9,19% 680,06
7.600 9,19% 698,44
7.800 9,19% 716,82
8.000 9,19% 735,20

Per maggiori informazioni, invece, potete consultare la circolare Inps con tutte le informazioni su questo nuovo bonus.

Circolare Inps n. 102 del 2025
Clicca qui per scaricare la guida Inps al bonus Maroni.

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