Bonus mamme e bebè: che fine faranno nel 2019

Simone Micocci

6 Novembre 2018 - 13:11

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Nella Legge di Bilancio 2019 non c’è alcuna proroga del bonus mamma domani e del bonus nido; entrambi rischiano di sparire. Novità in arrivo, invece, per il bonus bebè.

Bonus mamme e bebè: che fine faranno nel 2019

Analizzando il testo della Legge di Bilancio 2019 abbiamo notato che, almeno per il momento, non ci sono bonus o agevolazioni per le mamme.

L’unico intervento in favore delle famiglie è quello introdotto al fine di favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali, il cosiddetto bonus terzo figlio: nel dettaglio, questo prevede che ai nuclei familiari con terzo figlio nato tra il 2019 e il 2021 venga riconosciuta una concessione gratuita ventennale di un terreno agricolo, oltre al fatto di beneficiare di un mutuo a tasso zero qualora si abbia la necessità di acquistare una prima casa situata vicino al suddetto terreno agricolo.

Tolto questo provvedimento non viene fatta menzione ad altre misure per incentivare le nascite, sempre più in calo nel nostro Paese (nel 2017 abbiamo raggiunto il record negativo di 7,6 nascite ogni 1.000 abitanti).

Nel 2018 le misure in favore delle famiglie sono diverse:

  • bonus asilo nido (rimborso spese per i costi sostenuti per l’iscrizione e la retta mensile).

Di queste tre solamente il bonus bebè è sicuro che ci sarà anche per il 2019 visto che questa misura è diventata strutturale per effetto di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio del 2018, con la quale tra l’altro ne è stato ridotto l’importo e la durata.

Ad oggi, in base a quanto si legge (o meglio, non si legge) nel testo della Legge di Bilancio 2019 appena presentato in Parlamento, invece rischiano di sparire sia il bonus mamma domani che il bonus nido.

Bonus mamma domani e bonus nido: che fine faranno nel 2019?

Sia il bonus mamma domani, o anche premio alla nascita, che il bonus nido sono stati introdotti dalla Legge di Bilancio per il 2017, con scadenza fissata per il 31 dicembre dello stesso anno.

Nel dettaglio, nel primo caso è stato riconosciuto un assegno di 800€ annui per ogni nascita o adozione, indipendentemente dall’Isee del nucleo familiare. Con il bonus nido, invece, è stata data la possibilità alle famiglie di ottenere un rimborso spese, fino ad un massimo di 1.000€, per i costi sostenuti per la frequenza di asili nido pubblici e privati.

La Legge di Bilancio 2018 è poi intervenuta stanziando le risorse per una proroga di queste due misure per il solo anno in corso; come si legge nel sito dell’Inps, infatti, la nuova scadenza di bonus mamma domani e bonus nido è fissata al 31 dicembre prossimo.

Tra qualche mese, quindi, non sarà più possibile beneficiare di questi due contributi per il sostegno del reddito dal momento che nella manovra finanziaria del 2019 non viene fatta alcuna menzione in merito ad una possibile proroga.

C’è da dire però che con il passaggio in Parlamento del testo della Legge di Bilancio potrebbero essere approvati degli emendamenti ad hoc così da prorogare ulteriormente per un altro anno queste due misure.

Lo scorso anno, ad esempio, è stato il Parlamento ad approvare l’emendamento che ha reso strutturale il bonus bebè (pur riducendo durata e importo dello stesso) quindi non è ancora detta l’ultima. Se la situazione dovesse restare invariata, però, dopo due anni in cui migliaia di famiglie hanno beneficiato di questi due importanti contributi, bonus mamma domani e bonus nido finiranno in archivio.

Prima di andare avanti vi ricordiamo che il bonus mamma domani si può richiedere una volta raggiunto il 7° mese di gravidanza: quindi anche chi diventerà genitore nel 2019 - ma raggiungerà il 7° mese entro il 31 dicembre del 2018 - potrà beneficiare del contributo.

Bonus bebè 2019

La Legge di Bilancio 2018 ha invece reso strutturale il bonus bebè, la misura introdotta dalla Legge di Bilancio del 2015 che prevede:

  • assegno mensile di 80€;
  • assegno riconosciuto per 36 mensilità.

Di conseguenza d’ora in avanti per ogni nuovo nato sarà possibile richiedere questo contributo qualora se ne rispettino i requisiti: a differenza delle due misure suddette, infatti, per beneficiare del bonus bebè bisogna stare al di sotto di una determinata soglia Isee, pari a 25.000€.

Nel 2019, così come negli anni successivi, quindi coloro che hanno un reddito inferiore a questa soglia potranno ricevere un piccolo sostegno economico mensile per far fronte alle spese necessarie. Tuttavia il bonus bebè nel 2019 sarà molto differente da quello introdotto nel 2015 visto che la Legge di Bilancio dello scorso anno ne ha ridotto durata e importo.

Nel dettaglio, nel 2018 questo è stato riconosciuto solo per i primi 12 mesi (80€ al mese per un totale di 960€): Nel 2019, invece, la durata sarà sempre la stessa (12 mesi) mentre l’importo subirà una decurtazione del 50%: chi diventerà genitore il prossimo anno, quindi, potrà richiedere un contributo mensile di appena 40€ (480€ l’anno).

Sembra però che da parte del Movimento 5 Stelle ci sia l’intenzione di mettere nuovamente mano al bonus bebè con la Legge di Bilancio al momento in esame del Parlamento.

Nel dettaglio, l’obiettivo è quello di proporzionare l’importo del contributo al reddito del nucleo familiare (qui un approfondimento in merito); la proposta dei pentastellati, contenuta nel Ddl sulle semplificazioni fiscali, è di introdurre due nuove fasce di reddito così da garantire una maggiore gradualità al bonus bebè: nel dettaglio, questo sarà di 130 euro al mese per le famiglie con Isee non superiore ai 13mila euro, di 100 euro per quelle con Isee non superiore ai 19.000 euro e infine di 80€ per i nuclei familiari con Isee non superiore ai 25.000.

Al momento non c’è nulla di ufficiale dal momento che la Legge di Bilancio e il Ddl sulle semplificazioni fiscali devono essere ancora approvati dal Parlamento; tuttavia continueremo a monitorare la situazione così da aggiornarvi qualora ci saranno novità.

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