Bonus terzo figlio 2019: terreno in concessione e mutuo a tasso zero

Simone Micocci

30 Ottobre 2018 - 10:43

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Nella Legge di Bilancio 2019 è previsto un nuovo bonus famiglie numerose: terreno in concessione per 20 anni e mutuo a tasso zero per chi mette al mondo il terzo figlio.

Bonus terzo figlio 2019: terreno in concessione e mutuo a tasso zero

Ai genitori che mettono al mondo un terzo figlio nel triennio che va dal 2019 al 2021, lo Stato affiderà in concessione gratuita, per 20 anni, un terreno agricolo.

È questa la misura, che in molti stanno denominando come “bonus terzo figlio”, con la quale il Governo intende favorire la crescita demografica; un provvedimento presente nell’ultima bozza della Legge di Bilancio (risalente al 15 ottobre) che dovrebbe essere presentata al Parlamento nei prossimi giorni.

Dopole manovre finanziarie dove sono stati introdotti bonus per le nascite (come quello di 800€), bonus bebè (qui le novità probabili per il 2019) e rimborsi spese per asili nido, quindi, il Governo Conte ha deciso di mettere in atto una misura diversa dalle precedenti: in caso di nascita del terzo figlio, infatti, non ci sarà un contributo economico extra per la famiglia, bensì una vera e propria opportunità di rendita per i prossimi 20 anni, alla quale si aggiunge un’agevolazione sul mutuo nel caso in cui si abbia necessità di acquistare una casa.

Per le famiglie con il terzo figlio in arrivo, quindi, lo Stato darà un terreno gratis: una misura che ovviamente sarà vincolata ad alcune condizioni. Ad esempio, è molto probabile che la famiglia dovrà garantire la produttività del terreno agricolo, il quale non potrà restare “incolto”.

È bene sottolineare, comunque, che al momento non ci sono ancora notizie ufficiali in merito dal momento che il testo della Legge di Bilancio 2019 nel quale il bonus terzo figlio è contenuto deve essere ancora esaminato dal Parlamento; negli anni scorsi, da parte di Camera e Senato non sono mancate le modifiche al testo della manovra finanziaria, ecco perché prima di sbilanciarci preferiamo attendere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, in programma per la fine di dicembre 2019.

Nel frattempo, vediamo come funziona il bonus terzo figlio presente nell’ultima bozza della Legge di Bilancio 2019 con il quale, ricordiamo, lo Stato darà in concessione un terreno per un periodo pari a 20 anni.

Bonus terzo figlio 2019: come funziona

Obiettivo di questa misura è duplice: da una parte il Governo intende favorire la crescita democratica incentivando le famiglie a mettere al mondo il terzo figlio, dall’altra vuole rivalutare tutti quei terreni abbandonati che oggi si trovano perlopiù in alcune aree del Mezzogiorno.

Dando in concessione per 20 anni un terreno agricolo, infatti, si dà alla famiglia una potenziale fonte di reddito favorendo nel contempo l’imprenditorialità in agricoltura.

Nel dettaglio, ad essere assegnati alle famiglie che mettono al mondo un terzo figlio nel triennio che va dal 2019 al 2021 saranno per il 50% i terreni agricoli - o anche di vocazione agricola - di proprietà dello Stato, e per l’altro 50% i terreni che si trovano in aree abbandonate o incolte del Mezzogiorno, come quelli situati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Potranno accedere a questo bonus, ricevendo così una concessione gratuita ventennale di un terreno agricolo, anche le società composte da giovani imprenditori agricoli che riservano una quota pari ad almeno il 30% alla famiglia dove, tra il 2019 e il 2021, nascerà il terzo figlio.

Mutuo agevolato in caso di nascita del terzo figlio

La concessione gratuita del terreno agricolo non è l’unica agevolazione prevista dal nuovo bonus terzo figlio. Nella bozza della Legge di Bilancio 2019, infatti, è prevista un’ulteriore agevolazione nel caso in cui la famiglia beneficiaria del bonus abbia necessità di acquistare un immobile in prossimità del terreno agricolo dato in concessione.

In tal caso, la concessione del mutuo - per un importo massimo di 200.000€ e con un piano di finanziamento non superiore ai 20 anni - sarà a tasso zero. La famiglia, quindi, dovrà pagare la sola quota capitale del debito, al netto degli interessi.

A tal proposito, per il riconoscimento del mutuo prima casa a tasso zero, verrà creato un apposito fondo dal Ministero delle Politiche agricole per un totale di 20 milioni di euro, 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per il 2020.

Spetterà comunque ai Ministeri dell’Agricoltura e della Famiglia, una volta che la misura sarà approvata in via definitiva con la Legge di Bilancio, stabilire - tramite un decreto attuativo - ulteriori dettagli di questa misura.

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