Vediamo i bonus e le detrazioni destinati a subire un cambiamento nel 2026 e quelli che, invece resteranno in vigore. Su cosa si potrà contare il prossimo anno?
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno bisogna iniziare a fare i conti anche con bonus e detrazioni: cosa resta invariato nel 2026 e cosa, invece, viene tagliato? Su quali agevolazioni non si potrà più contare dal prossimo anno?
Si tratta di informazioni importanti che ogni contribuente dovrebbe conoscere per poter pianificare non solo eventuali spese da affrontare dopo la fine del 2025, ma anche per comprendere come il taglio di alcuni benefici potrebbe impattare sull’economia familiare.
Bisogna considerare che nel 2026 diventeranno effettivi i tagli introdotti dalla manovra di quest’anno e questo porterà alla diminuzione di numerosi benefici fiscali. Vediamo nello specifico, misura per misura, cosa succederà il prossimo anno.
Bonus ristrutturazione ed ecobonus
Il bonus ristrutturazione e l’ecobonus hanno subito delle variazioni già dall’inizio di quest’anno, ma diventeranno più evidenti dal prossimo anno, quando una nuova sforbiciata interverrà sulle aliquote di detrazione.
La Legge di Bilancio 2025, infatti, ha previsto che per il 2025 l’aliquota di detrazione per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico scendesse al 36%. L’aliquota, solo per il 2025, resta maggiorata al 50% solo per le spese sostenute per interventi sull’abitazione principale dal proprietario dell’immobile o da chi detiene un reale diritto su di esso.
La novità ha portato al venire meno della detrazione piena, al 50%, per i coniugi non proprietari dell’immobile (che hanno potuto fruire quest’anno, solo della detrazione al 36%) e per gli inquilini.
Nel 2026, poi, le aliquote scenderanno ancora e il taglio prevede una detrazione al:
- 36% sull’abitazione principale;
- 30% sugli altri immobili.
Questo ulteriore taglio che porta i proprietari a perdere il 14% di beneficio, si riflette inevitabilmente anche sui coniugi non proprietari che sostengono la spesa che potranno fruire dal prossimo anno, solo del 30%, anche se l’intervento è effettuato sull’abitazione principale.
Bonus mobili
Senza un intervento normativo al riguardo, a partire dal 1° gennaio 2026 verrà meno la possibilità di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per gli arredi destinati alla casa ristrutturata nel limite massimo di 5.000 euro (detrazione massima riconosciuta di 2.500 euro).
La Legge di Bilancio 2025, infatti, ha prorogato il bonus mobili solo fino al 31 dicembre 2025 e sembra essere improbabile che il beneficio sia prorogato oltre, anche alla luce dei tagli che la misura ha subito negli ultimi anni.
Detrazioni in busta paga per i figli
Sempre la Manovra 2025 ha stabilito nuove regole per le detrazioni spettanti per i figli a carico. La detrazione teorica di 950 euro, infatti, dal 1° gennaio 2025 è riconosciuta solo per i figli con età fino a 30 anni (ma è da considerare che fino a 21 anni non spetta a chi percepisce l’assegno unico). Per gli over 30 la detrazione è riconosciuta solo per figli con disabilità riconosciuta dall’articolo 3 della legge 104.
La normativa ha fatto venire meno anche il diritto al beneficio per i figli dei cittadini extra Ue residenti all’estero: per il lavoratore straniero che risiede in Italia, quindi, non spettano più le detrazioni per i figli a carico residenti all’estero, anche se hanno meno di 30 anni.
Anche se la novità è entrata in vigore il 1° gennaio 2025 e chi percepisce le detrazioni in questione le ha viste venire meno già dalla busta paga di gennaio, per chi le richiede a conguaglio con la dichiarazione dei redditi l’effetto si vedrà soltanto con la presentazione del 730/2026.
Detrazioni in busta paga per altri familiari
La Legge di Bilancio 2025 ha eliminato del tutto, poi, la detrazione teorica di 750 euro per gli altri familiari a carico. Il beneficio è rimasto in vigore solo per gli eventuali ascendenti conviventi con il contribuente.
Dal 1° gennaio 2025, quindi, non c’è più diritto alla detrazione per suoceri, nuore, generi, fratelli, sorelle, nipoti ed eventuale coniuge separato fiscalmente a carico.
La sforbiciata alle detrazioni non ha, invece, toccato le detrazioni per il coniuge a carico che sono rimaste immutate rispetto allo scorso anno.
Come per le detrazioni per i figli a carico, anche i tagli per quelle destinate ai familiari a carico sortirà i suoi effetti con la dichiarazione dei redditi 2026 se richieste a conguaglio e non in busta paga.
Detrazioni sulle spese in base al quoziente familiare
Un ulteriore taglio ai benefici fiscali ha interessato le detrazioni spettanti per oneri e spese sostenute per se stessi e per gli eventuali familiari a carico che saranno basate sul quoziente familiare. In questo caso l’effetto dell’intervento si avrà soltanto con la presentazione della dichiarazione dei redditi del prossimo anno, quando si inseriranno le spese detraibili e deducibili nel 730/2026. Dal taglio sono fatte salve le spese mediche e sanitarie, le detrazioni residue per interventi di ristrutturazione terminati entro il 31 dicembre 2024, così come quelle relative agli interessi passivi dei mutui concessi entro la fine dell’anno scorso.
In questo caso la sforbiciata colpisce soltanto coloro che hanno un reddito a partire da 75.000 euro, al di sotto di questa soglia tutto resta invariato rispetto al 2025.
Per chi ha redditi che superano la soglia limite, infatti, è stata prevista una spesa massima da poter portare in detrazione ed è pari a:
- 14.000 euro massimi di spesa per redditi tra 75.000 e 100.000 euro;
- 8.000 euro massima di spesa detraibile per redditi superiori ai 100.000 euro.
I valori indicati, però, saranno riconosciuti soltanto ai nuclei familiari numerosi con almeno tre figli a carico. Per chi non ha figli la spesa detraibile sarà ridotta della metà e per chi ha un figlio o due è fissato un limite intermedio. Nella seguente tabella riepiloghiamo il funzionamento delle detrazioni per oneri e spese effettuati dal 2025 in poi.
FASCE DI REDDITO | SENZA FIGLI | CON 1 FIGLIO | CON 2 FIGLI | CON PIU’ DI DUE FIGLI |
---|---|---|---|---|
fino a 75.000 | senza limiti | senza limiti | senza limiti | senza limiti |
da 75.001 a 100.000 euro | 7.000 euro | 9.800 euro | 11.900 euro | 14.000 euro |
da 100.001 a 120.000 euro | 4.000 euro | 5.600 euro | 6.800 euro | 8.000 euro |
© RIPRODUZIONE RISERVATA