Bonus 130 euro in busta paga per chi ha questo stipendio

Simone Micocci

22 Settembre 2025 - 11:39

Un nuovo bonus è in arrivo nel 2026? Ecco quale potrebbe essere l’importo per chi guadagna più di 50.000 euro.

Bonus 130 euro in busta paga per chi ha questo stipendio

Il governo ha confermato che ci sarà un nuovo bonus in busta paga nel 2026 per quanto per il momento gli importi siano tutti da definire. A fronte della conferma dello sgravio fiscale già approvato nel 2025, che da solo garantirà un risparmio sulle tasse fino a un massimo di 83 euro circa ogni mese, ci sarà un’ulteriore sforbiciata che garantirà un netto più alto a parità di lordo.

La partita, però, è ancora tutta da giocare e, come anticipato tutto, dipenderà dalle risorse a disposizione per la prossima manovra. Perché come ha già avuto modo di spiegare Maurizio Leo, vice ministro all’Economia, la priorità è rappresentata dal taglio dell’Irpef per i redditi fino a 50.000 euro e solamente nel caso in cui dovessero esserci maggiori risorse si andrebbe a valutare anche un’estensione per chi sta oltre questa soglia ma non supera i 60.000 euro.

E in tal caso l’importo del bonus sarebbe molto più cospicuo dal momento che gli stessi redditi erano stati esclusi dal taglio dell’Irpef già approvato nel 2023 attraverso una minore detrazione. Così facendo, invece, per loro ne risulterebbe un aumento fino a 120 euro in busta paga, vediamo come.

Bonus 260 euro mancato per chi guadagna più di 50.000 euro

Facciamo qualche passo indietro ricordando cosa ha previsto l’ultima riforma dell’Irpef. Nel 2023, al fine di dare maggiore respiro ai redditi più bassi, i primi due scaglioni di reddito sono stati accorpati, predisponendo quindi un’aliquota del 23% anche sopra i 15.000 euro, fino a 28.000 euro.

Ciò ha assicurato un risparmio d’imposta del 2% per la parte di reddito che supera i 15.000 euro, con il massimo del guadagno - pari a 260 euro l’anno, 20 euro al mese - per chi guadagna almeno 28.000 euro.

Ricordiamo infatti che l’Irpef è un’imposta progressiva: solamente la parte di reddito che rientra in quello specifico scaglione viene tassata con l’aliquota di riferimento. Anche chi guadagna più di 28.000 euro quindi ha beneficiato del risparmio del 2% calcolato su 13.000 euro (la parte di reddito che appunto rientrava nell’allora secondo scaglione). E così sarebbe dovuto essere per i redditi sopra i 50.000 euro se non fosse che il governo ha previsto una minore detrazione di 260 euro appunto, volta ad annullare completamente l’effetto del taglio Irpef.

In poche parole, chi ha un reddito di 49.900 euro ha goduto - e gode ancora oggi - di un risparmio di 260 euro l’anno, mentre chi ne guadagna 50.100 no.

Una situazione che potrebbe risolversi con la prossima riforma fiscale però, con il governo che appunto sta valutando la possibilità di estendere vecchi e nuovi benefici anche a chi guadagna tra i 50.000 e i 60.000 euro.

Il nuovo bonus per chi guadagna più di 50.000 euro

La nuova riforma Irpef andrà a toccare il secondo scaglione attuale, quello che comprende i redditi tra 28.000 e 50.000 euro. Sono quindi 22.000 euro di reddito tassati al 35%, con la possibilità di portarli a raggiungere quota 33%.

Un risparmio del 2% che nella migliore delle ipotesi, al raggiungimento quindi dei 50.000 euro, garantirebbe un aumento ulteriore di 440 euro l’anno.

La domanda è: cosa succederebbe sopra i 50.000 euro? Perché come visto sopra il beneficio sarebbe anche per loro visto come funziona il calcolo Irpef, ma molto dipenderà da quale sarà la decisione del governo a riguardo.

Perché se dovesse ripetere quanto fatto nel 2023 andrebbe a sterilizzare anche il bonus 440 euro, andando così ad annullare qualsiasi effetto della riforma fiscale per i redditi più alti. Ma non sembra essere questa l’intenzione, anzi: laddove dovessero esserci le risorse entrambi i bonus verrebbero garantiti a chi guadagna tra i 50.000 e i 60.000 euro.

Si tratterebbe quindi di un risparmio complessivo di 700 euro l’anno, circa 53 euro al mese.

Ma non è ancora tutto, perché il governo - risorse permettendo - valuta anche la possibilità di portare il limite del secondo scaglione da 50.000 a 60.000 euro. Questo significa che la parte che oggi viene tassata al 43% verrebbe portata al 33% con un risparmio del 10% su altri 10.000 euro di reddito.

Sono, dunque, altri 1.000 euro l’anno, arrivando così a un risparmio complessivo di 1.700 euro, ben 130 euro al mese per chi più si avvicina alla soglia dei 60.000 euro di reddito.

Al momento, comunque, restiamo sul piano ipotetico: maggiori certezze ci sono per i redditi fino a 50.000 euro - per i quali già qui abbiamo avuto modo di spiegare, in maniera semplice, quanto spetta con il taglio Irpef - mentre sopra questa soglia dipenderà da quante risorse il governo riuscirà a recuperare in vista della prossima manovra.

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