Mutui e prestiti garantiti da Bitcoin. Svolta storica o rischio sistemico? Ecco perché la prossima crisi potrebbe partire proprio da qui.
Negli Stati Uniti è passata in sordina una notizia che avrebbe dovuto far suonare più di un campanello d’allarme: JP Morgan sta valutando di concedere prestiti garantiti da Bitcoin e criptovalute. Una svolta che ha del clamoroso, se si considera la storica diffidenza del CEO Jamie Dimon verso le criptovalute, da lui più volte bollate come “truffe” e “inutili”. Ora però qualcosa è cambiato. E quando anche il più scettico tra i banchieri di Wall Street apre la porta agli asset digitali, non è solo una notizia. È un segnale. Il mondo crypto, nato per smarcarsi dalla finanza tradizionale, ora viene arruolato proprio da quei colossi che voleva scardinare. La domanda vera è questa: stiamo assistendo a una svolta epocale o all’inizio di un déjà-vu pericoloso? Perché quando le banche iniziano a fare leva su asset iper-volatili, il rischio non è solo per loro. È per tutti. E la sceneggiatura, a ben guardare, ricorda fin troppo quella del 2008.
Ecco perché la prossima crisi finanziaria potrebbe partire proprio da qui.
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