La presidente della BCE Christine Lagarde si ripresenta al cospetto del Parlamento europeo.
Christine Lagarde, presidente della BCE, è tornata a visitare il Parlamento europeo, presentandosi al cospetto della Commissione sugli Affari economici e monetari con un discorso con cui ha affrontato i temi e le sfide attuali, in un anno, ha precisato “ sempre più segnato dalla frammentazione, dall’incertezza, e dai conflitti ”.
A essere stata richiamata per l’ennesima volta, come fanno puntualmente il predecessore di Christine Lagarde Mario Draghi e i funzionari di Bruxelles, l’Europa, che “ deve riaffermare il suo ruolo di pilastro della stabilità economica e politica ”.
Lagarde non ha parlato tuttavia ’solo’ di inflazione e di PIL, nel ripresentare le previsioni che sono state formulate dallo staff della Banca centrale europea.
Lagarde lancia alert su crypto asset unbacked e stablecoin
Così come ha fatto pochi giorni fa il presidente della Consob Paolo Savona, anche la numero uno dell’Eurotower Lagarde ha acceso i fari sulla presenza sempre più diffusa delle criptovalute, in particolare delle stablecoins.
“I crypto-asset sono diventati un segmento che si sta sviluppando velocemente nel settore finanziario. I crypto-asset unbacked - ovvero quelli che non sono ancorati ad asset fisici o finanziari - hanno visto la loro capitalizzazione di mercato balzare da un valore inferiore ai 200 miliardi di euro all’inizio del 2020, fino a €2,7 trilioni quest’anno ”, ha ricordato la numero uno della banca centrale.
Una “tale crescita impressionante è stata caratterizzata dalla speculazione degli investitori e dalla volatilità estrema dei prezzi”, con “queste caratteristiche che rendono tali asset inadatti a essere strumenti affidabili di scambio, esponendo gli investitori a rischi significativi ”.
“Per ora”, ha continuato Lagarde, “i rischi per la stabilità finanziaria dell’area euro che derivano dai crypto asset appaiono limitati. Tuttavia, il ritmo rapido degli sviluppi, combinati con le differenze tra i dati, potrebbero creare degli angoli ciechi che è necessario monitorare più attentamente”.
A tal proposito, Lagarde ha ricordato che da alcuni “sondaggi lanciati in alcuni Paesi dell’area euro, emerge che il 10% circa delle famiglie (del blocco) detiene i crypto-asset, con il 14% circa che ha manifestato un interesse ad acquistarli”.
Considerando dunue che gli investimenti in criptovalute aumentano, così come salgono le valutazioni dei crypto asset, per gli investitori sale il rischio legato a nette correzioni dei prezzi, che potrebbe riverberarsi attraverso il sistema finanziario ”.
La numero uno della BCE ha aggiunto tra l’altro che, così come a crescere è stata la capitalizzazione dei crypto-asset unbacked, ad aumentare sono state anche le stablecoin, “ un tipo specifico di crypto-asset che tende a mantenere un valore fisso rispetto a uno o più di altri asset di riferimento”.
La questione è che, “al momento, il 99% delle stablecoin è denominato in dollari USA” e che le “stablecoin spesso agiscono come punto di ingresso per i crypto asset, facilitando il trading in crypto asset”.
Non solo: “attraggono anche gli utenti promuovendo pagamenti cross border per le aziende e per i retail più veloci ”.
Lagarde, che non si fida, ha ricordato che “ le stablecoin sono emesse privatamente e (che) rappresentano in modo evidente rischi per la politica monetaria e la stabilità finanziaria ”.
D’altronde, si parla di asset, che non sono sempre capaci di conservare il loro valore fisso, compromettendo di conseguenza la loro utilità come strumenti di pagamento o come riserve di valore.
“In più, un potenziale spostamento nei depositi utilizzati per i pagamenti e i risparmi - dalle banche alle stablecoin - potrebbe condizionare negativamente la trasmissione della politica monetaria che avviene attraverso le banche ”.
Per Lagarde, è dunque necessario che “le stablecoin vengano disciplinate da regole solide, specialmente quando attraversano confini internazionali”.
Ricordata a tal proposito la prima regolamentazione dedicata alle stablecoin, nota come MICAR (Markets in Crypto-Assets Regulation.
Tuttavia, visto che la maggior parte delle giurisdizioni - citato il caso degli Stati Uniti ma anche di El Salvador, dove è basato il Tether, - deve ancora dotarsi di una normativa ad hoc, e visto che sostanzialmente si è in presenza di un “ approccio frammentato ”, la presidente della BCE ha ricordato che, “in questo contesto, accelerare i progressi verso un euro digitale è una priorità strategica ”.
Per quanto riguarda le decisioni di politica monetaria che sono state appena adottate dalla Banca centrale europea, Lagarde ha ricordato l’ultimo atto annunciato da Francoforte, che risale al 5 giugno scorso, ovvero la decisione di abbassare di nuovo i tassi di interesse di 25 punti base (portando il tasso sui depositi al 2%). Una mossa che, considerando il tasso di inflazione che è previsto stabilizzarsi attorno al 2% in modo sostenuto, consente al Consiglio direttivo di trovarsi in “una buona situazione per navigare in circostanze incerte”.
Tassi BCE, Lagarde conferma la ricetta
Lagarde ha così confermato la ricetta che intende continuare a seguire, ovvero che, “specialmente nelle attuali condizioni di incertezza eccezionale, adotteremo un approccio dipendente dai dati e di riunione in riunione per determinare il livello appropriato di politica monetaria ”.
Ancora, la presidente della Banca centrale europea: “ Le nostre decisioni sui tassi di interesse saranno basate sull’outlook sull’inflazione, sulle dinamiche dell’inflazione sottostante e sulla solidità della trasmissione di politica monetaria. Non ci stiamo impegnando in anticipo su un percorso particolare dei tassi”.
Stando a quanto è emerso dall’ultima riunione di politica monetaria di due settimane fa, l’impressione, comunque, è che Lagarde potrebbe decidere di fare una pausa.
La numero uno dell’istituzione ha ripetuto che “i momenti di cambiamento possono essere anche momenti di opportunità”, facendo notare come il sostegno per l’euro abbia “ testato il massimo di sempre ”.
Nel ripetere che “questo è il momento per rendere l’economia dell’area euro più produttiva, competitiva e resiliente” e che “abbiamo bisogno di assistere a politiche fiscali e strutturali mirate e a investimenti strategici”, la presidente della BCE ha auspicato anche l’adozione veloce del Competitiveness Compass - che ha le sue fondamenta nel rapporto sulla competitività stilato da Mario Draghi - lanciando un appello affinché venga completata l’Unione dei risparmi e degli investimenti.
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