Bankitalia e Consob, sotto accusa da Di Maio e Salvini

Ludovica Ranaldi

09/02/2019

09/02/2019 - 15:25

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Durante l’assemblea degli ex soci di Banca popolare Vicenza, M5S e Lega ritrovano l’armonia sul tema Bankitalia e Consob. Per i due partiti c’è bisogno di rinnovamento ed ecco cosa intendono fare.

Bankitalia e Consob, sotto accusa da Di Maio e Salvini

Brutta aria per Bankitalia e Consob presi di mira dai leader Di Maio e Salvini durante l’assemblea degli ex soci di Banca popolare Vicenza.

I due condividono l’idea di rivedere il sistema bancario italiano a partire dai vertici. Sono uniti più che mai e durante l’incontro sono molteplici i punti su cui si sono espressi tra cui quello dei risparmiatori.

Bankitalia e Consob: serve discontinuità

Di Maio e Salvini mettono da parte le ultime tensioni per tornare uniti in occasione dell’assemblea degli ex soci di Banca popolare Vicenza. Durante l’incontro sono volate parole molto dure verso Bankitalia e Consob toccando toni accusatori.

Troppa irresponsabilità, pochi controlli, sempre lo stesso sistema. Questi sono i punti focali contro Consob e Bankitalia. Per Di Maio si palesa il bisogno di rinnovamento nel direttorio, per permettere dinamicità e crescita all’apparato economico-bancario. Non solo, richiama alla mente gli avvenimenti che li hanno visti protagonisti, perciò non è saggio confermare sempre le stesse persone.

La diplomazia di Di Maio non accompagna le parole di Salvini che si dimostrano radicali arrivando addirittura a sentenziare la necessità di azzerare Consob e Bankitalia. Non basta per il vicepremier sostituire alcuni personaggi al vertice. Fa riferimento agli organismi di vigilanza che non attuano a dover il loro lavoro e chi commette degli errori non viene mai punito.

Troppi conflitti di interesse ai danni dei risparmiatori, per questo entro la fine del mese verrà aperta una commissione di inchiesta sulle banche diretta da Gianluigi Paragone, in cui le prime a ricevere la chiamata saranno proprio Bankitalia e Consob.

Rimborso ai risparmiatori? Italia contro UE

Durante l’assemblea è stato fondamentale affrontare l’argomento del cristi bancaria veneta e i conseguenti conti azzerati. Di Maio e Salvini sono decisi a rimborsare entro il più breve tempo possibile i risparmiatori.

Nonostante il divieto dell’Ue, si intende effettuare un risarcimento automatico in modo tale da abbattere il lasso temporale e non far aspettare ulteriormente gli investitori.

Finora è stato recuperato un miliardo e mezzo di euro, rispetto ai 150 milioni che erano in bilancio. Numeri che fanno ben sperare, nel momento in cui si sosteneva che non c’erano soldi.

Ogni risparmiatore verrà rimborsato e senza ulteriori contenziosi o tribunali, come specificato da Di Maio che aggiunge:

Questa gente ha diritto ai suoi soldi. Sono i loro, non sono di qualcun altro [...] Noi come governo erogheremo quei soldi

Continua affermando che stanno scrivendo una lettera da inviare all’Ue in cui si sostiene che i risparmiatori vengono prima dei tecnicismi europei e conclude dichiarando che l’attuale Europa avrà fine a maggio con le nuove elezioni.

I risparmiatori sono al primo posto, così entro la fine del mese verrà istituita una commissione di inchiesta sulle banche con a capo Gianluigi Paragone. L’obiettivo è di abbattere i conflitti di interesse che bloccano il sistema bancario, afferma Di Maio:

Questo governo ha ascoltato i risparmiatori. Il miliardo e mezzo di euro li abbiamo trovati e ci dicevano che non c’erano soldi. Questo per me non è tanto il merito del governo, ma la certificazione che ci avevano detto bugie fino al 4 marzo

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