Banche, Lovaglio, Orcel, Castagna & Co. tutti convocati al Senato. Si parte. Il calendario delle audizioni

Laura Naka Antonelli

9 Ottobre 2025 - 10:30

Cos’è la Commissione d’inchiesta sulle banche. Al via le audizioni, il calendario. Interrogazioni anche ai commissari liquidatori di quelle due banche che hanno fatto crac.

Banche, Lovaglio, Orcel, Castagna & Co. tutti convocati al Senato. Si parte. Il calendario delle audizioni

Prenderanno il via oggi, giovedì 9 ottobre 2025, le audizioni che vedranno gli amministratori delegati delle principali banche italiane, ma anche i commissari delle banche poste in liquidazione, rispondere alle domande della Commissione d’inchiesta sulle banche del Senato, presieduta da Pierantonio Zanettin (FI).

Oggi, alle 14,30 ora italiana, la Commissione d’inchiesta sul sistema bancario interrogherà Luigi Lovaglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena.

Audizioni alla Commissione di inchiesta banche del Senato, si parte oggi con MPS. Il calendario

Le audizioni proseguiranno nei prossimi giorni, con le seguenti date da cerchiare in rosso sul calendario.

  • 16 ottobre: In audizione Cristiano Carrus, ad di Banca del Mezzogiorno,.
  • 23 ottobre : Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust.
  • 30 ottobre: Claudio Ferrario, Giustino Di Cecco, Francesco Schiavone Panni, commissari liquidatori della Banca Popolare Vicenza.
  • 6 novembre: Alessandro Leproux, Giuliana Scognamiglio, Giuseppe Vidau, commissari liquidatori di Veneto Banca.
  • 13 novembre: Roberto Nicastro, presidente di Banca Aidexa.
  • 20 novembre: Fabrizio Testa, numero uno di Borsa italiana.
  • 27 novembre: Andrea Orcel, CEO di Unicredit.
  • 11 dicembre: Giuseppe Castagna CEO di Banco Bpm.

Le audizioni prendono il via in un clima teso tra le banche italiane e il governo Meloni, che ha lanciato di nuovo un appello al sistema bancario per finanziare la legge di bilancio, stavolta del 2026.

Si parte con il CEO di MPS Luigi Lovaglio, reduce da successo OPAS Mediobanca

A essere chiamati a rapporto dal Senato, dunque dalla Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, saranno così, tra gli altri, i CEO di alcune delle principali banche italiane, che hanno dato il via alla stagione del risiko che ha tenuto Piazza Affari con il fiato sospeso.

In particolare il CEO di MPS-Monte dei Paschi di Siena Luigi Lovaglio, che risponderà alle domande della Commissione di inchiesta nella giornata di oggi, è appena reduce dal successo dell’OPS su Mediobanca lanciata dalla banca senese agli inizi di quest’anno, poi diventata OPAS con la decisione di alzare la posta offrendo una componente cash, che il Monte ha lanciato su Piazzetta Cuccia, e che si è chiusa con risultati insperati fino a qualche mese fa.

Qualche giorno fa MPS ha presentato la lista dei nomi del nuovo CDA di Piazzetta Cuccia, in vista dell’assemblea degli azionisti di quest’ultima, in calendario il prossimo 28 ottobre.

In evidenza la scelta dell’ex ministro del Tesoro del governo Monti, Vittorio Grilli, e dell’ormai ex AD di Anima Alessandro Melzi D’Eril, per le cariche rispettivamente di neo presidente e di neo CEO di Mediobanca.

Chiamati all’appello anche Orcel (UniCredit) e Castagna (Banco BPM) dopo flop OPS

Non è andata bene invece a UniCredit, la banca italiana gestita dal banchiere Andrea Orcel, che ha dato il via alla stagione del risiko bancario di Piazza Affari lanciando una OPS su Banco BPM, che ha finito con il fare flop a causa delle prescrizioni del golden power imposte dal governo Meloni.

Orcel ha deciso alla fine di mollare la preda, (anche se non è stata esclusa inizialmente la possibilità di un nuovo assedio.

Negli ultimi giorni sono ripiombate a Piazza Affari indiscrezioni su una possibile business combination tra Piazza Meda e Crédit Agricole Italia, controllata dalla francese Crédit Agricole, che è tra l’altro anche il principale azionista di BAMI.

D’altronde, nel presentare i conti di Piazza Meda il CEO di Banco BPM Giuseppe Castagna aveva detto chiaramente che “abbiamo già due cose che ci mostrano la via: la partecipazione del 9% MPS-Monte dei Paschi di Siena e la salita del Crédit Agricole al 20% circa nel nostro capitale”. Occhio intanto alle ultime indiscrezioni relative alle possibili future mosse di Banco BPM.

Cos’è la Commissione d’inchiesta sul settore bancario

Mentre sono ancora diversi i dossier che si possono aprire in Borsa, oggi Lovaglio e nelle prossime settimane Andrea Orcel e Giuseppe Castagna risponderanno così alle interrogazioni della Commissione d’inchiesta sul settore, una commissione che è stata creata in data 17 dicembre 2024, quando il Senato, con 84 voti favorevoli, nessun contrario e 51 astensioni, ne ha approvato l’istituzione.

Per la precisione, si tratta di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori.

La Commissione è monocamerale, ovvero è composta solamente da senatori. Così si legge nel testo che spiega la ratio della sua creazione, illustrato dal senatore relatore Claudio Lotito.

“L’intento è quello di far tesoro del lavoro importante della Commissione bicamerale della XVIII legislatura, seppur in contesti economici completamente differenti. È necessario completare l’attività sui temi di particolare rilievo, quali le criptoattività, i non performig exposure e la finanza sostenibile. I sistemi bancario, finanziario e assicurativo hanno registrato significativi mutamenti e hanno introdotto nuovi modelli di business, di servizi e di prodotti. Così come ci sono stati processi di riorganizzazione e di ottimizzazione delle risorse, è cambiata l’attività creditizia tradizionale in favore dei servizi e delle attività di investimento, anche in competizione col Fintech”.

La Commissione è composta da 14 senatori nominati dal Presidente del Senato, in proporzione al numero dei componenti dei Gruppi parlamentari e assicurando così la presenza di un rappresentante per ciascun Gruppo.

L’Ufficio di Presidenza della Commissione è composto dal Presidente, da due vice Presidenti e da due segretari.

I compiti della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario, assicurativo

La Commissione ha i seguenti compiti, previsti dall’articolo 3, come si legge:

  • Acquisire e analizzare la documentazione della Commissione banche della XVIII legislatura, perché da qui si parte; acquisire dati e informazioni circa il funzionamento del sistema bancario, finanziario e assicurativo, anche al fine di tutelare i risparmiatori.
  • In relazione alla concessione del credito, esaminare la normativa per evitare il formarsi di tassi usurai e il fenomeno dell’anatocismo bancario.
  • Acquisire informazioni sulle situazioni di crisi che hanno visto coinvolti istituti bancari, finanziari e assicurativi.
  • Analizzare il finanziamento degli organismi di risoluzione delle controversie in relazione alla tutela del risparmio.
  • Analizzare la normativa delle banche popolari e di credito cooperativo.
  • Analizzare la normativa di settore e monitorare lo sviluppo della finanza digitale con un’attenzione alle criptoattività.
  • Monitorare il fenomeno della desertificazione bancaria.
  • Analizzare l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’utilizzo dei cloud nei settori citati.
  • Analizzare e monitorare lo sviluppo dei modelli di finanza sostenibile.
  • Analizzare la disciplina in materia di non performing exposure, cioè i crediti deteriorati, nelle loro varie articolazioni.
  • Analizzare la disciplina per prevenire e contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.
  • Analizzare la disciplina fiscale sulle attività finanziarie al fine di incentivare l’afflusso del risparmio verso l’economia reale.
  • Verificare le condizioni di risparmio in Italia.
  • Verificare in che modo sia data attuazione al Fondo indennizzo risparmio, il cosiddetto FIR.
  • Analizzare i modelli di governo, le procedure di governance e quanto ad esse connesso delle autorità nazionali di vigilanza a tutela di risparmio.
  • Analizzare l’adeguatezza e l’efficacia della disciplina sulla collocazione dei prodotti ad alto rischio.

In audizione anche i commissari liquitari che gestiscono le banche venete che hanno fatto crac

In audizione alla Commissione d’inchiesta sulle banche faranno la loro comparsa, così come emerge dal calendario delle audizioni, anche i commissari liquidatori di Veneto Banca, Alessandro Leproux, Giuliana Scognamiglio e Fabrizio Viola, che sono stati nominati con un provvedimento di Bankitalia del 25 giugno 2017, per gestire la liquidazione coatta amministrativa che è stata disposta lo stesso giorno dal MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Decreto-legge n. 99/2017. Veneto Banca è stata una banca con sede a Montebelluna, in provincia di Treviso.

Una settimana fa circa il Corriere del Veneto ha riportato la notizia di un accordo siglato tra PricewaterhouseCoopers da un lato e la Consob e Banca d’Italia dall’altro, “entrambe parte lesa e costituite come parte civile nel procedimento in corso a Roma contro Alessandra Mingozzi, socio e responsabile della revisione legale per PWC dei bilanci di Veneto Banca, accusata di ostacolo alla vigilanza”.

Il Corriere ha puntualizzato che rimane “la vera spina nel fianco di PWC, cioè i circa diecimila risparmiatori privati (più la liquidazione di Veneto Banca) le cui pretese risarcitorie si attesterebbero intorno ai 150 milioni di euro. Una cifra pesante anche per il colosso della revisione”.

Ancora prima, la Commissione ascolterà quanto diranno Claudio Ferrario, Giustino Di Cecco, Francesco Schiavone Panni, commissari liquidatori della Banca Popolare Vicenza, altra banca italiana che ha fatto crac, anch’essa in liquidazione coatta amministrativa dal 25 giugno 2017 a seguito del decreto-legge n. 99/2017, le cui filiali sono state rilevate in gran parte da Intesa Sanpaolo al prezzo di 50 centesimi di euro.

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