Banco BPM libera dal giogo UniCredit, punta ora su altre banche. Le possibili prede e l’opzione che rispunta

Laura Naka Antonelli

30/07/2025

Banco BPM non più bloccata dall’OPS di UniCredit, per ora saltata, pronta a guardare ad altre banche. I commenti del CEO Castagna e del grande azionista.

Banco BPM libera dal giogo UniCredit, punta ora su altre banche. Le possibili prede e l’opzione che rispunta

Banco BPM: da preda a predatrice di altre banche, ora che è finalmente libera dal giogo dell’OPS lanciata da UniCredit? Il CEO Giuseppe Castagna non esclude nulla e, anzi, lo dice chiaramente, come emerge dall’intervista che è stata pubblicata oggi da La Stampa.

Ora guardiamo a banche simili a noi ”. Nello specifico, “vogliamo fare un’operazione utile per i nostri azionisti, ma anche per il sistema Paese. Guardiamo a partner che abbiano modelli di business simili al nostro ”. Ovvero, che “si dedichino al territorio, alle PMI che sono la colonna portante della nostra economia e alle famiglie”.

Per Castagna, “di certo il consolidamento bancario non potrà prescindere da Banco BPM ”.

Occhio al trend delle azioni Banco BPM scambiate sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari.

Banco BPM, la risposta di Castagna alla domanda delle banche possibili prede (MPS)

Ma quali potrebbero essere le possibili banche su cui Banco BPM potrebbe decidere di puntare?

Interpellato nello specifico sulle ipotesi di operazioni con MPS-Monte dei Paschi di Siena, BPER e Crédit Agricole Italia, Castagna ha risposto affermando che si tratta di “realtà simili a noi con un approccio industriale legato al territorio”, ricordando che nel capitale del Monte dei Paschi di Siena - impegnato nell’OPS promossa su Mediobanca - insieme con Anima, il Banco detiene il 9%.

Su un possibile pentimento per non essersi mosso sul Monte la scorsa estate, Castagna ha spiegato che quello “ non era il momento ideale ”, aggiungendo che “il momento giusto è stato in occasione dell’OPA su Anima”, la SGR anch’essa azionista di MPS che poi il Banco ha conquistato.

L’interesse verso MPS, ha ricordato il CEO, è stato poi bloccato dall’OPS di UniCredit su BAMI, che “ha interrotto possibili ulteriori sviluppi”.

Per quanto riguarda BPER, “l’operazione con Sondrio l’ha resa più forte”, ha sottolineato il numero uno del Banco, facendo riferimento all’esito positivo dell’OPS lanciata dalla banca modenese sulla Banca Popolare di Sondrio mentre “ con Crédit Agricole i rapporti sono eccellenti ”.

Quanto importa comunque al banchiere è riuscire a fare “ un salto dimensionale importante, mantenendo il nostro DNA e creando valore per tutti”.

Davide Leone, qualsiasi offerta su Banco BPM non può essere inferiore a quella di UniCredit

Sul futuro di Banco BPM, nella giornata di ieri, si è espresso anche uno dei suoi grandi azionisti, ovvero Davide Leone, fondatore dell’asset manager Davide Leone & Partners, importante socio di Piazza Meda, che ha commentato all’Ansa la fine dei giochi per l’OPS di UniCredit (almeno per ora, è l’interrogativo che tuttavia assilla molti operatori di mercato), osservando che, nel caso in cui dovesse aprirsi qualsiasi altra eventuale partita di risiko che mettesse nel mirino il Banco, il prezzo da presentare per la banca non potrebbe essere assolutamente inferiore a quello dell’offerta di Piazza Gae Aulenti, che già era di per sé a sconto.

Sarà ben accolta qualsiasi operazione strategicamente sensata, sperabilmente in accordo con il governo, ma la valutazione di BPM non deve essere inferiore all’offerta di UniCredit altrimenti i soci sarebbero danneggiati e il cda andrebbe in contraddizione con le decisioni già prese”.

Leone ha frenato per il momento sull’ipotesi di integrazione con MPS, visto che la banca senese è impegnata al momento nell’offerta pubblica di scambio lanciata su Mediobanca, fattore che rende ora piuttosto complicato capire quella che potrebbe essere la valutazione finale del Monte dei Paschi di Siena.

L’azionista Leone frena su MPS. I conti non si possono fare prima di questa data

L’azionista si è posto e ha posto il seguente interrogativo: “ Come si fa a conoscere la valutazione di MPS senza sapere quante azioni Mediobanca avrà? Ci sono molteplici scenari da meno del 35% a sopra il 66,7%. A seconda di quale sarà l’esito finale la valutazione di MPS può oscillare tra i 9 e i 24 miliardi”, il che significa che “ non si possono fare i conti prima dell’8 settembre ”, ovvero prima della data in cui, salvo possibili proroghe, è destinata a concludersi l’OPS del Monte su Piazzetta Cuccia.

Nessuna particolare preoccupazione da parte di Leone riguardo alla presenza nel capitale del Banco di Crédit Agricole, banca francese, già prima azionista destinata tra l’altro a rafforzarsi a oltre il 20% del capitale di BAMI in caso di via libera da parte della BCE.

Per l’azionista, Crédit Agricole è, infatti, “ una impresa seria che agisce legittimamente ” e, “nelle operazioni straordinarie vige il principio di parità di trattamento di tutti gli azionisti quindi mi aspetto che qualunque sia l’operazione straordinaria tutti gli azionisti, incluso l’Agricole, siano trattati in modo eguale”.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO