L’annuncio dopo la riunione del CDA indetta per approvare i conti. UniCredit getta la spugna. Il comunicato e i commenti di Padoan e Orcel.
L’annuncio è arrivato al termine della riunione del CDA di UniCredit, che è stata indetta per la giornata di oggi, 22 luglio, per l’approvazione dei conti del secondo trimestre e del primo semestre del 2025.
Alla fine, nonostante la decisione della Consob di congelare l’OPS su Banco per altri 30 giorni annunciata oggi, il Ronaldo dei banchieri Andrea Orcel ha deciso di gettare la spugna e di ritirare l’offerta promossa per conquistare Piazza Meda.
“Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit annuncia il ritiro dell’offerta per Banco BPM, in quanto la condizione relativa all’autorizzazione Golden Power non è soddisfatta. Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di BPM, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di BPM nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito”.
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“I vertici di BPM”, si legge nel comunicato di UniCredit, “ hanno dunque privato i propri azionisti del dialogo che normalmente avviene durante un periodo di offerta per comprendere il valore creato dalla combinazione e determinare le condizioni che sarebbero state accettabili per andare avanti”.
Di conseguenza, dopo essere rimasta “a bagno per nove mesi”, parole testuali di Orcel che risalgono a pochi giorni fa, UniCredit ha deciso di gettare la spugna, riconoscendo comunque, magra soddisfazione, i progressi compiuti nelle trattative con le controparti:
“Pur accogliendo con favore i significativi progressi compiuti con il TAR, la DG Comp dell’Unione Europea e il Governo italiano, i tempi per una risoluzione definitiva della questione Golden Power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa oggi dalla Consob”.
Di conseguenza, “per fare chiarezza sulla situazione e tutelare gli interessi di UniCredit e dei nostri azionisti, abbiamo deciso di non rinunciare alla condizione del Golden Power, che non è stata soddisfatta, e di ritirare di conseguenza l’Offerta ”.
“Opportunità mancata non solo per stakeholder di BPM, ma anche per l’economia” italiana
UniCredit non ha fatto mistero della sensazione di amarezza che ha accompagnato la decisione:
“Si tratta di un’opportunità mancata non solo per gli stakeholder di BPM, ma anche per le comunità imprenditoriali italiane e per l’economia in generale ”, aggiungendo che la banca “rimane convinta che il consolidamento del settore bancario italiano porterebbe benefici sia al Paese che all’Europa nel suo complesso ”.
E ancora, la banca ha tenuto a precisare che “l’obiettivo principale di UniCredit rimane l’esecuzione della sua vincente strategia di trasformazione, che sta dando risultati tangibili ben al di sopra delle aspettative”.
Ribadita la filosofia che ha sempre orientato le scelte della gestione di Orcel. “ Le fusioni e acquisizioni rimangono uno strumento da utilizzare solo se accelerano ulteriormente tale strategia e aumentano la creazione di valore”.
In poche parole, come ha detto più volte il banchiere romano, le operazioni di M&A (mergers and acquisitions, fusioni e acquisizioni), non sono e non devono essere un must.
Padoan: “processo di offerta deviato”. Orcel, “continua incertezza” con prescrizioni golden power
Così Pietro-Carlo Padoan, Presidente del gruppo UniCredit:
“La combinazione tra UniCredit e Banco BPM avrebbe apportato un enorme valore aggiunto per tutte le parti interessate. Il processo di offerta deviato e la continua incertezza hanno reso questa situazione insostenibile. Pertanto, oggi abbiamo ritirato la nostra offerta”.
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit, si è così espresso:
“La mia responsabilità principale è di agire nel migliore interesse di UniCredit e dei nostri azionisti. La continua incertezza sull’applicazione delle prescrizioni del Golden Power non giova a nessuno dei due. Abbiamo quindi deciso di ritirare la nostra offerta. La strategia di UniCredit è eccellente e la sua esecuzione è sempre stata il centro della nostra attenzione. I risultati lo testimoniano. Per questo continueremo a perseguire la nostra trasformazione con la stessa energia e determinazione che ci hanno aiutato a battere i record, a consolidare la posizione di leader nel settore e - cosa più importante - a operare come partner bancario affidabile per i nostri clienti e le loro comunità”.
Grande attesa per la reazione dei titoli protagonisti della saga di Borsa che è arrivata almeno per ora alla sua conclusione, anche se ipotesi su eventuali ulteriori mosse di Orcel non erano state escluse ancora prima che arrivasse la decisione della Consob di sospendere l’OPS per la seconda volta.
Focus sulle azioni della diretta interessata UniCredit, che ha chiuso la sessione di oggi 22 luglio 2025, alla vigilia dell’annuncio dei conti, riportando una variazione pari a +0,07%, a quota 58,08 euro, ma attenzione anche a Banco BPM, titolo come UCG quotato sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari.
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