UniCredit e l’OPS su Banco BPM, Orcel isserà bandiera bianca? Rischi e pericolo sanzioni con diktat Meloni

Laura Naka Antonelli

4 Luglio 2025 - 12:28

Orcel accerchiato dalle prescrizioni del golden power deciso dal governo Meloni, che incide nero su bianco nel supplemento al documento dell’OPS su Banco BPM.

UniCredit e l’OPS su Banco BPM, Orcel isserà bandiera bianca? Rischi e pericolo sanzioni con diktat Meloni

UniCredit vicina a perdere la partita per la conquista di Banco BPM?

Messo all’angolo dall’applicazione del golden power da parte del governo Meloni, Andrea Orcel non ha fatto mai mistero, in queste ultime settimane, della possibilità di mollare tutto.

D’altronde, UniCredit è accerchiata da un lato dal no fermo di Banco BPM, che è tornato a farsi sentire nelle ultime ore con le dichiarazioni rilasciate dall’AD Giuseppe Castagna, nel corso di una intervista rilasciata a MF-Milano Finanza; dall’altro lato, e ancora di più, dal governo Meloni, che ha deciso di farsi paladino della strategia standalone di Piazza Meda.

OPS UniCredit su Banco BPM riparte, ma va avanti a singhiozzo. Le parole di Castagna

L’OPS di Piazza Gae Aulenti è ripartita dopo essere stata sospesa dalla Consob. Ma le adesioni vanno avanti a singhiozzo, e a farlo notare è stato lo stesso Castagna, che sembra già pronto a mostrare a Piazza Affari lo scettro della vittoria.

Nell’intervista a Milano Finanza, il banchiere ha sottolineato che, “da quando è ripartita, l’offerta non ha avuto alcun tipo di vigorìa. Siamo ancora allo 0,1% di capitale passato di mano”. L’AD ha aggiunto inoltre che “non si vedono all’orizzonte ancora possibilità o volontà di offerte che possano rendere appetibile, almeno da un punto di vista finanziario, questa operazione”.

Non è mancato l’appunto su una mossa che, secondo Castagna, è stata e continua a essere palesemente aggressiva: “Io trovo che questa disparità tra chi è ’l’offeso’ e chi ’offende’ sia qualcosa che non può funzionare. Soprattutto non può funzionare far durare un’OPS otto mesi ”.

Per non parlare del fatto che l’offerta, ha sottolineato il manager, “è a sconto.

Il banchiere non si è soffermato molto sulla decisione del governo Meloni di esercitare il golden power, ma il commento sui risparmi degli italiani a cui questo esecutivo tiene non è mancato: “Alcune prescrizioni del golden power sono abbastanza ovvie, come quelle sugli impieghi e quelle sul risparmio degli italiani”, ha affermato il CEO, facendo riferimento a situazioni che il governo ha voluto tutelare e in generale a “ chi ha ritenuto opportuno la salvaguardia dei finanziamenti alle imprese e del risparmio degli italiani ”.

Quelle prescrizioni imposte a UniCredit dal governo Meloni sono state affrontate intanto dalla stessa Piazza Gae Aulenti all’interno del supplemento al documento relativo all’offerta promossa su Banco BPM che la banca guidata da Andrea Orcel ha pubblicato ieri, riassumendo tutti i nodi cruciali della partita di risiko che ha lanciato lo scorso 25 novembre.

Quei nodi si sostanziano nei rischi che l’OPS lanciata su Banco BPM presenta, a causa dei diktat che UniCredit dovrebbe rispettare per portare avanti la sua offerta. Diktat non di poco conto, che hanno a che fare anche con i BTP, e che hanno diviso il mondo della finanza, ma anche l’opinione pubblica. E diktat che UniCredit ha riassunto, illustrando anche quante sanzioni pagherebbe in caso di mancato rispetto delle prescrizioni. Non poche, tutt’altro.

UniCredit ricorda prescrizioni governo Meloni con esercizio golden power

Nel supplemento al documento di offerta UniCredit ha ricordato che il decreto Golden Power del governo Meloni ha imposto le seguenti condizioni:

  • Non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco BPM e UniCredit in Italia, con l’obiettivo di incrementare gli impieghi a favore delle famiglie e delle PMI
    nazionali.
  • Non ridurre il livello dell’attuale portafoglio di project finance di Banco BPM e UniCredit in Italia.
  • Per un periodo di almeno 5 anni: a) non ridurre l’attuale peso degli investimenti di Anima Holding in titoli emessi da soggetti italiani (intendendosi BTP e Titoli di Stato italiani in generale) e b) sostenere lo sviluppo della società.
  • Cessare ogni attività in Russia (inclusa la raccolta di fondi, l’erogazione di prestiti, il collocamento di fondi e i prestiti transfrontalieri) entro nove mesi dalla data del decreto.

UniCredit ha ricordato che, pochi giorni dopo la notifica del decreto Golden Power, in data 21 aprile 2025, ci sono stati contatti con il MEF, con cui l’istituto ha chiesto chiarimenti sulle condizioni del decreto Golden Power e il Ministero, successivamente, ha sottolineato che gli elementi indicati da UniCredit “ hanno natura astratta e previsional e”, comunicando così la possibilità di effettuare un’analisi di merito delle condizioni sulla base di motivi concreti che ne rendano impossibile l’adempimento.

UniCredit-MEF, interlocuzioni su OPS su Banco BPM ancora in corso. Quel rischio sanzioni

Poiché la lettera del MEF non modifica il Decreto Golden Power e permangono incertezze, l’interlocuzione con il MEF è ancora in corso”, ha precisato Piazza Gae Aulenti, sottolineando di continuare ad avere interazioni con le autorità per cercare di ottenere maggiori informazioni su come procedere, per la precisione “al fine di ottenere una revisione delle prescrizioni e una maggior chiarezza circa la portata di tali prescrizioni ”.

L’istituto ha tuttavia considerato per ovvi motivi il pericolo che il decreto sul Golden Power rimanga invariato, mettendo in evidenza “il rischio che la poca chiarezza circa la portata e l’interpretazione delle prescrizioni contenute nel Decreto Golden Power possa condurre le autorità competenti, in sede di futuro monitoraggio, a comminare una sanzione amministrativa ”.

A quanto ammonterebbe questa sanzione amministrativa pecuniaria, in caso di violazione delle prescrizioni?

UniCredit ha parlato di una multa “ fino al doppio del valore dell’operazione, e comunque non inferiore all’1% del fatturato dell’ultimo esercizio ”.

Non solo: la banca ha reso noto anche che, in caso di violazione delle prescrizioni, sarebbero “sospesi i diritti di voto” e sarebbero “nulle le delibere adottate in violazione delle prescrizioni”, ricordando che, “a titolo di riferimento, al 31 marzo 2025 il patrimonio netto di Gruppo di UniCredit e Banco BPM era pari rispettivamente a circa Euro 65,3 miliardi e circa Euro 14,9 miliardi ”.

Una strada decisamente in salita per Piazza Gae Aulenti che, come ha detto Orcel, potrebbe decidere prima o poi di mollare la presa. Tanto che le probabilità di una riuscita dell’OPS, a questo punto, così come ha ammesso il Ronaldo dei banchieri, si aggirano appena attorno al 20%.

Dal canto suo, come riferito di nuovo a MF, Castagna non ha alcuna intenzione di arrendersi ed è anzi pronto ad alzare le barricate. L’amministratore delegato di Banco BPM sembra avere tra l’altro diversi azionisti dalla sua parte, come confermato dal fatto che le adesioni all’OPS da parte dei soci di Banco BPM proseguono decisamente a rilento.

Nel frattempo, dai documenti pubblicati ieri dalla banca italiana, è emersa anche un’ottima notizia per il governo Meloni, ovvero la decisione di UniCredit di incrementare la propria esposizione verso i Titoli di Stato italiani.

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