UniCredit-Banco BPM, caso non chiuso. Botta e risposta tra l’Italia di Meloni e l’UE, le lettere

Laura Naka Antonelli

14 Agosto 2025 - 17:02

Scambio di lettere tra il governo Meloni e la Commissione europea sul caso di Borsa UniCredit-Banco BPM.

UniCredit-Banco BPM, caso non chiuso. Botta e risposta tra l’Italia di Meloni e l’UE, le lettere

Il CEO di UniCredit Andrea Orcel avrà potuto prendere anche la decisione di ritirare l’OPS promossa alla fine del 2024 su Banco BPM, come annunciato lo scorso 22 luglio, ma per l’Unione europea la scelta del governo Meloni di applicare il golden power a quella partita di risiko saltata in aria, rimane un caso aperto.

Del dossier dell’offerta pubblica di scambio che si è conclusa in un nulla di fatto, Bruxelles è tornata a parlare attraverso la portavoce della Commissione Europea Lea Zuber, che ha confermato all’agenzia di stampa Radiocor che “ l’Italia ha presentato le proprie osservazioni, in risposta alla lettera che la Commissione ha inviato il 14 luglio 2025 ”.

In quella lettera, la Commissione europea “aveva espresso la propria valutazione preliminare secondo cui il decreto adottato dalle autorità italiane in relazione all’acquisizione di Banco BPM da parte di UniCredit (golden power) potrebbe violare l’articolo 21 del Regolamento UE sulle concentrazioni, nonché altre disposizioni del diritto dell’Unione ”.

Ora che Roma ha risposto a quella missiva, ha fatto notare Zuber, Bruxelles valuterà “la risposta dell’Italia”, per decidere poi il da farsi.

La portavoce UE ha ricordato anche che, lo scorso 1° aprile, la Commissione ha avviato con l’Italia “ un dialogo nell’ambito dell’ EU Pilot, riguardante la normativa italiana sui poteri speciali (Golden Power), che le consente di intervenire nelle operazioni nel settore finanziario”.

L’Italia ha risposto anche a questa lettera di Bruxelles, riguardo dunque al dossier specifico dello EU Pilot, e anche questa risposta è ora al vaglio dell’Unione europea.

UniCredit-BPM, governo Meloni risponde a UE difendendo il diritto di esercitare il golden power

Mentre si attende di capire quale sarà la conclusione a cui perverrà l’UE, si mette in evidenza l’articolo di Bloomberg “Italy Defends Right to Restrict UniCredit’s BPM Bid in EU Reply”, che ha diffuso indiscrezioni relative alla risposta che il governo Meloni avrebbe dato a Bruxelles con l’invio della lettera.

Palazzo Chigi avrebbe respinto le accuse, difendendo in primis il suo diritto a blindare gli interessi della nazione.

Nella risposta inviata all’UE, il governo Meloni avrebbe ribattuto, stando ad alcune fonti riportate da Bloomberg, di avere agito in conformità con quanto stabilito dalla normativa europea, rigettando quanto emerso dalle indagini preliminari della Commissione, ovvero l’ipotesi che l’Italia abbia violato la legge UE.

Il trend delle azioni UniCredit e Banco BPM. Proseguono i buy anche con la fine del dossier

Focus intanto sulle azioni delle protagoniste del dossier di risiko bancario che per ora Orcel ha deciso di riporre in un cassetto: UniCredit e Banco BPM, quotate entrambe sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari.

Il trend delle azioni delle due banche rimane positivo. Negli ultimi cinque giorni di contrattazioni, le azioni UniCredit hanno guadagnato più del 4%, balzando di oltre il 19% nell’ultimo mese e di più del 23% negli ultimi tre mesi.

YTD, la performance dei titoli UCG è stata di un balzo superiore a +79%, mentre su base annua il trend è di un guadagno pari a +97% circa.

UniCredit ha beneficiato a Piazza Affari anche degli ottimi numeri resi noti con la pubblicazione della semestrale.

Bene anche le azioni della ex preda di Andrea Orcel, Banco BPM, avanzate del 5,6% negli ultimi cinque giorni di contrattazioni; di oltre il 15% nell’ultimo mese e di quasi +17% negli ultimi tre mesi.

YTD il trend è stato di un rally del 52,6%, mentre su base annua le azioni BAMI sono volate sul Ftse Mib di quasi +105%.

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