I numeri relativi alle adesioni all’OPAS di BPER, con gli azionisti della Popolare di Sondrio che hanno consegnato altre azioni con la riapertura dei termini. Ma JPMorgan che fa?
Nel primo giorno del periodo di riapertura dei termini dell’OPAS che BPER ha promosso per la conquista della Banca Popolare di Sondrio, gli azionisti della preda non ci hanno pensato due volte, portando subito in adesione le azioni detenute.
Il risultato è che ieri, lunedì 21 luglio 2025, primo giorno di riapertura dei termini dell’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria che la banca modenese ha lanciato sulle azioni ordinarie dell’istituto valtellinese, le richieste di adesione sono ammontate a ben 24.175.037 unità.
Sommando le azioni portate in adesione all’OPAS durante il periodo dell’OPAS e quelle consegnate ieri dai soci della Popolare di Sondrio, BPER ha così conquistato il 63,697593% del capitale del gruppo.
Ultima chiamata per aderire all’OPAS, mentre JPMorgan ha ora il 10% di BPER
La percentuale può salire ulteriormente, se si considera che i giorni stabiliti per la riapertura dei termini sono stati fissati al 21, 22, 23, 24 e 25 luglio fermo restando che, stando a quanto ricordato da Borsa Italiana, le azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio che saranno acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 luglio 2025 non potranno essere portate in adesione all’OPAS di BPER.
L’obiettivo dell’istituto modenese guidato dall’amministratore delegato Gianni Franco Papa è quello di acquisire il controllo del 66,7% del capitale della preda, in modo da disporre in assemblea dei voti degli azionisti necessari per ricevere l’approvazione della fusione per incorporazione delle due banche italiane.
Intanto, forte del successo che sta avendo la sua OPAS sulla Popolare di Sondrio - banca a cui è legata dal filo rosso che si chiama Unipol, la compagnia assicurativa bolognese nelle mani di Carlo Cimbri maggiore azionista di entrambi gli istituti - BPER ha visto arrivare anche una novità di non poco conto: la mossa di JPMorgan, che è salita nel suo capitale rilevando una partecipazione del 10% attraverso strumenti derivati. Lo si è appreso dalle partecipazioni rilevanti nelle società quotate comunicate dalla Consob.
Detto questo, almeno stando a quando risulta dalle dichiarazioni di intenzioni pubblicate sempre sul sito della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, JPMorgan, prima banca americana capitanata dal CEO Jamie Dimon, non avrebbe mire specifiche di controllo su BPER:
“Non abbiamo piani per acquisire il controllo o altrimenti per influenzare la gestione della società. Potremmo acquistare e vendere le azioni, come richiesto, al fine di gestire il nostro rischio in relazione alle transazioni avviate con i nostri clienti oppure per soddisfare le loro richieste”.
Non ci sarebbe inoltre dietro le manovre di JPMorgan UniCredit, contrariamente a quanto vociferato nelle ultime settimane, e almeno secondo quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, dopo che nelle ultime settimane il nome della banca italiana guidata da Andrea Orcel, che ha messo nel mirino Banco BPM, è stato in alcuni casi associato proprio a quello di BPER e della stessa JPMorgan.
Questo, mentre manca un solo giorno per conoscere il doppio verdetto che sarà annunciato da UniCredit, con il gong degli utili che sta per suonare.
Popolare di Sondrio, arriva il premio rating da S&P Global. La nota anche su BPER
Nel frattempo, la preda di BPER Banca Popolare di Sondrio ha incassato ieri una promozione del rating del suo debito da parte di S&P Global, che ha allineato la valutazione assegnata alle obbligazioni della banca valtellinese a quelle dell’offerente BPER.
Per la precisione, il rating emittente a lungo termine dei bond della Popolare di Sondrio è stato migliorato al livello investment grade “BBB” dal precedente giudizio investment grade “BBB-”.
Rivisto al rialzo anche l’outlook, salito da stabile a positivo.
La Banca Popolare di Sondrio ha indicato che l’upgrade firmato da S&P Global riflette il suo “futuro ingresso” in BPER, “in considerazione del raggiungimento da parte di quest’ultima di oltre il 50% del capitale sociale della Banca, avvenuto nella prima fase dell’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria promossa dal Gruppo, conclusasi l’11 luglio”.
Sempre nella giornata di ieri, S&P Global ha confermato i rating emittente di lungo e breve termine della banca offerente BPER a “BBB/A-2”, mantenendo l’outlook a stabile.
BPER ha reso noto che “l’agenzia di rating prevede che Banca Popolare di Sondrio (“BPS”) sarà completamente integrata in BPER nei prossimi 12 mesi e ritiene che l’acquisizione di BPS rafforzerà la posizione di mercato di BPER e ne sosterrà la strategia di crescita del business”.
Detto questo, S&P Global Ratings ha anche avvertito che “ preservare il franchise e la clientela di Banca Popolare di Sondrio potrebbe rappresentare la sfida principale per BPER ”.
Le azioni di BPER e Banca Popolare di Sondrio rimangono sotto i riflettori a Piazza Affari, così come rimangono osservate speciali le altre pedine delle varie partite di risiko aperte, decisamente più complesse.
Quella mossa di BPER che ha conquistato i soci di Pop Sondrio
Alla fine, a quanto pare, gli azionisti della preda Popolare di Sondrio hanno deciso di aderire all’offerta, che ha preso il via lo scorso 16 giugno.
A convincere i soci è stata sicuramente la decisione di BPER di alzare la posta proponendo, oltre al corrispettivo unitario costituito da azioni, pari a n. 1,450 Azioni BPER di nuova emissione in esecuzione dell’aumento di capitale a servizio dell’OPS anche, “ un corrispettivo aggiuntivo mediante una componente in denaro pari a Euro 1,00 ”.
L’OPAS è così andata a segno, terminando l’11 luglio scorso con adesioni pari al 58,347%, per la precisione con richieste di adesione che, stando a quanto reso noto da Borsa Italiana, sono ammontate complessivamente a 263.633.476 unità.
La riapertura dei termini dell’OPAS di ieri ha fatto scattare evidentemente sull’attenti anche altri interessati all’offerta, visto che è bastato un solo giorno per far balzare la quota di BPER detenuta nella Popolare di Sondrio al 63,697593%, dal 58,3% circa precedente.
E la riapertura dei termini, va ricordato, continuerà anche oggi e nei giorni successivi.
Va tuttavia sottolineata la presenza del nocciolo duro di quei piccoli soci che hanno continuato a dire no all’OPAS di BPER, confermandosi strenui paladini dell’indipendenza della Banca Popolare di Sondrio.
La banca oggetto dell’allarme lanciato dalla BCE e il trend delle azioni a Piazza Affari
Banca Popolare di Sondrio si è messa sotto i riflettori negli ultimi mesi non solo a causa dell’OPAS promossa da BPER, ma anche a seguito delle rassicurazioni fornite a Piazza Affari, dopo l’allarme lanciato dalla BCE alla metà di maggio.
L’istituto valtellinese ha chiarito prontamente la propria posizione, ricordando l’esito dell’attività ispettiva condotta dalla BCE, che ha avuto per oggetto, come ha spiegato la banca, “ il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate & Large e SME per un controvalore lordo in origine pari a 15,5 miliardi di euro ”.
Tornando al trend delle azioni, ieri la Banca Popolare di Sondrio ha chiuso la sessione del indice Ftse Mib di Piazza Affari a quota 11,92 euro, in calo dello 0,87%, in una giornata caratterizzata dai sell sui titoli delle banche.
Negli ultimi cinque giorni di contrattazioni, le azioni della popolare hanno perso il 3,60%, confermando tuttavia il trend rialzista su base mensile (+3,97%), degli ultimi tre mesi (+16,52%), YTD ovvero dall’inizio del 2025 (+46,44%), e dell’ultimo anno (+64,87%).
Le azioni BPER hanno terminato ieri la sessione del Ftse Mib di Piazza Affari lasciando sul terreno lo 0,97%, a quota € 7,58.
Negli ultimi cinque giorni di contrattazioni, il titolo della banca modenese ha perso il 3,98%, salendo nell’ultimo mese dell’1,31%, del 14,17% negli ultimi tre mesi e del 23,5% circa da inizio anno. Su base annua, il trend delle azioni BPER è stato di un rialzo superiore a +33,9%.
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