Non solo BPER e POP Sondrio in tempi di OPS. Occhio al trend dell’ultimo periodo anche dei titoli UniCredit, Banco BPM, Mediobanca, MPS.
È appena partita oggi, lunedì 16 giugno, l’OPS lanciata da BPER sulla Popolare di Sondrio, banca con cui condivide lo stesso principale azionista, ovvero Unipol, la compagna assicurativa bolognese guidata da Carlo Cimbri.
Gli stakeholders della banca messa nel mirino, i cui vertici fino a qualche giorno fa hanno ribadito il loro no all’Offerta pubblica di scambio promossa dall’istituto modenese, avranno tempo fino al prossimo 11 luglio per portare in adesione le loro azioni, ricevendo come corrispettivo 1,450 azioni BPER per ogni azione di Banca Popolare di Sondrio.
Tra i risultati che saranno conseguiti nel caso in cui queste nozze riusciranno, la presenza di più di 2.000 filiali che saranno distribuite nel territorio, una quota di mercato che salirà al 14% in Lombardia e 6 milioni di clienti circa che saranno serviti in tutto il territorio.
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OPS solo sulla carta? Ingessate le operazioni UniCredit-BPM, Mediobanca-Banca Generali
L’interrogativo è se questo matrimonio andrà in porto, in un momento in cui, a seguito dei vari annunci di operazioni di M&A arrivati negli ultimi mesi a Piazza Affari, la presenza di diversi paletti - (vedi golden power che il governo Meloni ha imposto sull’OPS lanciata da UniCredit su Banco BPM) e di guerre intestine varie tra i soci e i management (in luce soprattutto la guerra fredda tra i vertici di Mediobanca e gli azionisti - anche di Generali - Francesco Gaetano Caltagirone e la holding della famiglia Del Vecchio Delfin), ha messo lo stop a diverse partite di risiko aperte, che ora rimangono bloccate nel regno delle intenzioni delle banche offerenti.
Dato di fatto: a fronte dell’OPS di UniCredit su Banco BPM che rimane sospesa, con Banco BPM che continua ad accusare il CEO di Piazza Gae Aulenti Andrea Orcel di bloccare il suo raggio di azione, è di ieri la notizia relativa alla decisione di Mediobanca di rimandare a settembre la convocazione dell’assemblea degli azionisti, che si sarebbe dovuta riunire oggi per esprimersi sull’OPS lanciata su Banca Generali. Una notizia che può far piacere soltanto a MPS, che punta a conquistare Piazzetta Cuccia. (sebbene il CEO della banca senese Luigi Lovaglio abbia sempre sottolineato come le due OPS - quella di MPS su Mediobanca, e quella di Mediobanca su Banca Generali - non fossero alternative.
In questo contesto di OPS per ora ingessate, parte almeno una operazione di risiko bancario, che vede protagoniste le due banche italiane entrambe controllate da Unipol.
OPS BPER su POP Sondrio, c’è l’ammissione del prezzo “congruo”. Ma i “ma” non mancano
Anche in questo caso, in realtà, i nodi non mancano. Un’ammissione, tuttavia, per lo meno c’è stata, e risale a qualche giorno fa quando, in data 13 giugno, il CDA della preda di BPER, ovvero di Popolare di Sondrio, ha sancito che l’OPS promossa da BPER “non riconosce il reale valore” , sottolineando tuttavia che “il prezzo è congruo”.
Così la nota della POP di Sondrio:
“La valorizzazione di BP Sondrio derivante dall’applicazione del Rapporto di Cambio non riconosce il reale valore della Banca, anche alla luce del fatto che la stessa non tiene conto del nuovo Piano Industriale di BP Sondrio, basandosi invece sui dati pubblici di consensus alla Data di Annuncio dell’Offerta. Da notare come le stime di utile netto al 2027 di BP Sondrio da consensus alla Data di Annuncio dell’Offerta risultano significativamente inferiori ai target del nuovo Piano
Industriale di BP Sondrio”.
Ancora, “ il premio che BPER dichiara di riconoscere agli azionisti di BP Sondrio alla Data di Annuncio dell’Offerta risulta molto contenuto, una fattispecie con rari precedenti per operazioni di questo tipo”.
Allo stesso tempo, il CDA della popolare ha ammesso che il corrispettivo è “ congruo sotto il profilo finanziario ”. Dichiarazione, per quanto piena di diversi “se” e “ma”, che è stata ripresa dopo qualche ora dalla stessa BPER, che ha rimarcato come la “congruità del corrispettivo offerto sotto il profilo finanziario” sia stata riconosciuta dalla stessa banca messa nel mirino, “in linea con quanto BPER ha sempre sostenuto e comunicato al mercato”.
Detto questo, quello della Popolare di Sondrio è stato solo un riconoscimento parziale, visto che l’istituto ha ribattuto di ritenere che, secondo il suo CDA, la valorizzazione di BP Sondrio da parte dell’Offerente (BPER) penalizzi “sensibilmente gli Azionisti BP Sondrio rispetto agli azionisti
di BPER”.
Tra gli altri rilievi dell’istituto valtellinese, quello secondo cui “ il premio che BPER dichiara di riconoscere agli azionisti di BP Sondrio alla Data di Annuncio dell’Offerta risulta molto contenuto, una fattispecie con rari precedenti per operazioni di questo tipo”.
Il trend mensile delle azioni BPER-POP Sondrio-BPM-UniCredit-Mediobanca-MPS & Co.
Intanto, in una sessione in cui il Ftse Mib di Piazza Affari si conferma solido tornando a puntare verso quota 40.000 punti e in cui l’attenzione rimane puntata sui vari dossier di risiko bancario - focus sulle azioni Banca Generali, Generali Assicurazioni, MPS, Mediobanca, UniCredit, Banco BPM dopo i recenti sviluppi - le azioni BPER e Banca Popolare di Sondrio si mettono in evidenza con progressi solidi, riportando un rialzo superiore all’1%.
I titoli BPER segnano dunque una rimonta, dopo i recenti ribassi dell’ultima settimana, che sono stati pari a -3,60% e dopo il diefrofront dell’ultimo mese, attorno a -2,6%.
Rimane solido il trend YTD (+24,5% circa), così come rimane brillante la performance su base annua (di un rally superiore a +72%).
Segno meno nelle ultime settimane anche per le azioni Popolare di Sondrio (-4% circa nell’ultima settimana, -2,5% nell’ultimo mese), in linea con quanto è accaduto alle azioni anche di altre banche italiane, anch’esse pedine di operazioni di risiko.
I titoli Banco BPM hanno perso per esempio nell’ultima settimana il 3,5%, cedendo il 2% nell’ultimo mese di trading.
Nell’ultimo mese di contrattazioni, Mediobanca ha sofferto una perdita importante, segnando una flessione pari a -7,7% circa, arretrando del 2,4% nell’ultima settimana.
Bene invece nell’ultimo mese i titoli UniCredit (+1%), che su base settimanale hanno perso tuttavia il 2% circa.
Giù nell’ultimo periodo con ribassi anche importanti le quotazioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena, scivolate di oltre il 12% su base mensile, mentre nell’ultima settimana la performance è di un ribasso del 3% circa.
Particolarmente penalizzata è oggi invece Banca Generali, che cede il 2,5% circa dopo la decisione di Mediobanca di rimandare l’assemblea degli azionisti che dovrà votare l’OPS promossa da Piazzetta Cuccia sulla controllata del Leone di Trieste.
Negli ultimi 5 giorni di contrattazioni il trend del titolo è stato di un calo del 5%, mentre nell’ultimo mese la performance è stata di un calo superiore a -10%.
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