Banco BPM regina di Piazza Affari, le azioni scattano fino a +3% dopo i rumor di mercato su una possibile combinazione con Crédit Agricole Italia.
Le azioni di Banco BPM, la banca italiana guidata dal CEO Giuseppe Castagna, tornano sotto i riflettori degli operatori di mercato, dopo le indiscrezioni riportate dal quotidiano La Repubblica, relative alla possibilità di una fusione tra Piazza Meda a Crédit Agricole Italia, controllata dalla francese Crédit Agricole, che è tra l’altro anche il principale azionista di BAMI.
“ Banco Bpm, opzione francese torna in pista la fusione con Crédit Agricole Italia ”, è il titolo dell’articolo che porta la firma di Giovanni Pons, e che risfodera l’opzione della ulteriore scalata dei transalpini nel capitale di Banco BPM.
Banco BPM, azioni al top di Piazza Affari con rumor M&A con Crédit Agricole Italia
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Le indiscrezioni arrivano dopo che il lungo dossier dell’OPS promossa il 25 novembre del 2024 da UniCredit su BAMI è finito con il naufragare in un, forse, prevedibile flop, vista la battaglia accesa che il governo Meloni ha lanciato contro le nozze tra le due banche italiane fin da subito.
Messo all’angolo dalle pesanti prescrizioni del golden power del governo italiano, alla fine il banchiere CEO di UniCredit Andrea Orcel ha preferito gettare la spugna, issando bandiera bianca (anche se in molti non hanno escluso la possibilità che Piazza Gae Aulenti torni ad assediare la preda).
Dopo lo stop di UniCredit, ha preso subito il via una sfilza di indiscrezioni sul destino di BAMI, sulla scia delle stesse parole del CEO Castagna, che ha commentato la fine del blitz di Orcel non nascondendo un interesse a fare della banca un player attivo nelle partite di risiko bancario.
In un’intervista al quotidiano La Stampa, l’AD Castagna aveva affermato in modo inequivocabile che “di certo il consolidamento bancario non potrà prescindere da Banco BPM ”, aggiungendo che “ora guardiamo a banche simili a noi”. Per la precisione, “vogliamo fare un’operazione utile per i nostri azionisti, ma anche per il sistema Paese. Guardiamo a [partner che abbiano modelli di business simili al nostro]”.
Castagna si era spinto anche più in là, facendo i nomi delle potenziali banche a cui Banco BPM avrebbe potuto guardare e facendo rispuntare anche una opzione precisa.
Nella conference call con cui aveva poi commentato i conti del primo semestre dell’istituto, il CEO aveva detto inoltre chiaramente che “abbiamo già due cose che ci mostrano la via: la partecipazione del 9% MPS-Monte dei Paschi di Siena e la salita del Credit Agricole al 20% circa nel nostro capitale”.
E le polemiche, visto il trattamente riservato dal governo Meloni, già nate da un bel po’ di tempo, si erano ulteriormente rinfocolate.
Banco BPM (più francese) + Crédit Agricole Italia, che dice il governo Meloni?
Oggi La Repubblica ha risfoderato il dossier di un ulteriore rafforzamento dell’asse di Banco BPM - praticamente sempre più francese - e Crédit Agricole Italia.
Una nota di Equita indica, riprendendo i rumor contenuti nell’articolo del quotidiano, che BAMI starebbe considerando l’opzione di “ una business combination con Crédit Agricole Italia ”, con i vertici del Banco che starebbero mettendo a punto un “piano piuttosto sofisticato” per l’operazione.
Equita ricorda che Crédit Agricole Italia, controllata al 76% da Crédit Agricole, ha riportato nell’anno 2024:
- Prestiti alla clientela per €71 miliardi circa (BAMI €100,4 miliardi nel primo semestre del 2025)
- Totale attivo: €92 miliardi (BAMI €211 miliardi circa al primo semestre del 2025)
- CET1 al 14%: (BAMI circa al 13.3% al primo semestre 2025)
- Utile superiore agli €800 milioni, con ROTE di circa il 12%, (BAMI 2025E utile adj. €1,86 miliardi).
La SIM ha fatto notare, nel commentare il possibile dossier, che “ il principale elemento di ostacolo a un’operazione di questo tipo potrebbe essere rappresentato dalla quota eventualmente posseduta da Crédit Agricole all’interno della
combined entity, che stimiamo si attesterebbe almeno in area 35% , e su cui sarebbe da valutare l’approccio del governo in tema Golden Power (anche considerando le restrizioni imposte a UCG-UniCredit)”.
Sarebbe di fatto difficile per il governo Meloni giustificare una presenza dei francesi in BAMI al 35%, dopo aver definito UniCredit una banca straniera (parole del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini).
Equita SIM ha una visione neutrale sulle azioni di Banco BPM, con target a € 10,40, inferiore al valore di chiusura di BAMI della sessione di venerdì scorso, quando le azioni hanno terminato la giornata di contrattazioni a quota € 11,5.
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