Varoufakis accusato di alto tradimento per il “piano B” sull’uscita dall’euro

Claire Giangravè

31 Luglio 2015 - 09:41

Varoufakis, ex ministro delle finanze greco, provoca accuse di alto tradimento per aver preparato un piano alternativo per l’uscita dall’euro della Grecia.

Varoufakis accusato di alto tradimento per il “piano B” sull’uscita dall’euro

Durante lo scorso fine settimana, una registrazione audio di una conversazione dell’ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis con i membri del OMFIF ha provocato scalpore dei media in Grecia.

La registrazione conferma che Varoufakis aveva preparato un piano B per la Grecia nel caso in cui sarebbe dovuta uscire dall’euro e tornare alla valuta originaria della dracma.

L’ex ministro ha gettato gasolina sul fuoco durante un’intervista in cui suggeriva che i suoi rivali politici volevano accusarlo di alto tradimento:

“Il contesto in cui tutto questo va inserito è che vogliono presentarmi con un ministro delle finanze ribelle a farmi incriminare per alto tradimento. Fa tutto parte di un tentativo di annullare i primi cinque mesi di questo governo e gettarli nel cestino della storia”.

Il quotidiano greco Kathimerini ha riportato che la Corte Suprema greca intende reagire alle rivelazioni che Varoufakis aveva in mente di creare un sistema bancario alternativo.

Il prosecutore, Efterpi Koutzamani, ha mosso due azioni legali da parte di cittadini privati contro l’ex ministro e ha indetto un collegio per determinare se altre persone non legate all’ambiente politico dovessero essere sottoposte ad accuse penali.

I due cittadini privati sono Apostolos Gletsos, il sindaco di Stylida, e Panayiotis Giannopoulos, un avvocato che ha accusato Varoufakis di aver esposto la Grecia alle sanzioni internazionali.

Tuttavia Varoufakis è protetto dall’immunità politica e quindi rimane da vedere se il parlamento greco è disposto a togliergliela.

Durante la telefonata l’ex primo ministro proponeva un piano dettagliato per la creazione di un sistema bancario alternativo e addirittura l’opzione di ’hackerare’ il sistema online del ministero delle finanze.

Se il parlamento greco dunque riesce a trovare un modo per spogliare Varoufakis della propria indennità, sarebbe proprio in base a queste affermazioni.

È giusto sottolineare che Varoufakis non è stato l’unico a proporre un piano alternativo all’accettazione delle sanzioni europee da parte della Grecia.

Lo stesso presidente dell’Eurogruppo, nonché ministro delle finanze olandese e arci-rivale di Varoufakis, Jeroen Dijsselbloem, aveva proposto che l’Olanda abbandonasse l’euro nel 2012.

Anche il ministro degli interni tedesco, Wolfgang Schäuble, ha insistito fino all’ultimo che la migliore opzione per la Grecia era una graduale e temporanea uscita dall’euro.

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