Le Università di Roma e Viterbo hanno annuncia il taglio delle tasse per l’anno accademico 2016/2017 in favore degli studenti provenienti dai Comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto.
Per i 179 studenti provenienti dai Comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto non ci saranno tasse universitarie per l’Anno Accademico 2016/2017.
Ad annunciarlo sono i rettori delle Università di Roma e Viterbo che ritengono l’atto un gesto doveroso e necessario per poter salvaguardare il diritto allo studio e per aiutare le famiglie che hanno subito danni a seguito del sisma.
L’esenzione dai tributi è, per ora, solo un annuncio. La conferma arriverà quando si riuniranno i Senati Accademici delle istituzioni universitarie che hanno avanzato la proposta.
I tempi dipendono dalle disposizioni governative: bisognerà attendere la pubblicazione della lista dei Comuni beneficiari delle agevolazioni post-sisma.
Intanto, il segnale lanciato dai rettori delle Università del Lazio è quello di voler non solo agevolare gli studenti, ma di garantire il ritorno alla vita normale per le famiglie colpite dai danni conseguenti al violento terremoto che ha colpito l’Italia centrale.
Agevolazioni per gli studenti dei Comuni colpiti dal terremoto: ecco di cosa si tratta
Sono circa 179 gli studenti, ad oggi, provenienti dai territori maggiormente interessati dal sisma del 24 agosto iscritti alle Università di Roma e Viterbo.
Il censimento degli Istituti conta 49 iscritti alla Sapienza, 35 a Tor Vergata , 15 a Roma Tre e 80 all’Università di Viterbo.
Per loro, i rettori sono stati concordi nel prevedere l’esenzione dalle tasse universitarie per l’Anno Accademico ormai prossimo all’inizio.
L’ente regionale per il diritto allo studio, Laziodisu, sta inoltre valutando un sussidio straordinario per gli universitari provenienti dai Comuni terremotati.
Il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, ha intanto annunciato due misure importanti a sostegno degli studenti: il servizio mensa gratuito per alcuni mesi nei loro confronti e la messa a disposizione di posti letto nelle residenze universitarie di Roma e di Viterbo, in base alle tempistiche sullo stato d’emergenza che dovranno essere concordate insieme alla Protezione Civile.
Il ritorno a scuola nei Comuni danneggiati dal terremoto: cosa è previsto?
L’attenzione degli ultimi giorni è rivolta anche al ritorno a scuola.
Tra due settimane è prevista l’apertura delle scuole nella maggior parte dei comuni italiani; ma cosa succederà per gli studenti di Accumuli, Amatrice e dei Comuni vicini?
Il Ministro per l’istruzione Giannini sarà presto ad Amatrice e, ha già comunicato, l’obiettivo non è quello di trasferire gli studenti, salvo casi di impossibilità ad aprire le scuole in loco. Ritardi sul ritorno tra i banchi di scuola potranno esserci ma, afferma, saranno solo di pochi giorni.
Nell’ottica del progetto di ricostruzione e ripopolazione delle zone danneggiate, il primo passo sarà quello di fare una "conta dei danni", valutando lo stato degli edifici scolastici rimasti eventualmente agibili, o di posizionare dei container di legno adibiti a classi nei pressi degli istituti.
I sopralluoghi sono cominciati lunedì e presto si saprà quali tra gli edifici rimasti in piedi sono utilizzabili e sicuri per bambini, docenti e personale scolastico.
Permettere a bambini e ragazzi di tornare nelle proprie scuole è, secondo il Ministro, funzionale a garantire il ritorno alla normalità, per quanto questo possa essere difficile e doloroso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA