Tobin Tax Italia: il punto sulla tassa frena speculazione

Federica Agostini

31 Ottobre 2012 - 18:02

Tobin Tax Italia: il punto sulla tassa frena speculazione

Da tempo, ormai, si discute della possibilità di applicare una tassa sulle transazioni finanziarie, ma a partire dai primi giorni di ottobre, questa possibilità sembra aver trovato una nuova concretezza: al meeting Ecofin dello scorso 9 ottobre, i ministri dell’Economia d’Europa hanno accordato l’introduzione della cosiddetta Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie cui sarebbe affidato il compito di fermare la speculazione dannosa sui mercati e, allo stesso tempo, generare utili da destinare al rilancio dell’economia lacerata dalla crisi.

In poco meno di un mese, la Tobin Tax è divenuta il centro di analisi, obiezioni, polemiche e preoccupazioni non soltanto degli esperti, ma anche dei piccoli investitori e dei risparmiatori, cerchiamo di fare allora il punto della situazione su quanto è accaduto durante l’ultimo mese:

Tobin Tax: accordata per 11 paesi sui 27 d’Europa

- Ad aver firmato l’adesione alla nuova tassa sono stati: Germania, Francia, Italia, Portogallo, Belgio, Slovenia, Austria, Grecia, Estonia, Spagna e Slovacchia.

- In sede Europea, hanno fatto sapere che i lavori e le trattative ufficiali saranno aperte a partire dal 2013.

- Il Regno Unito, il centro finanziario d’Europa, ha dichiarato di non voler aderire in alcun modo all’applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie.

- La Tobin tax sarà dunque approvata mediante il meccanismo della cooperazione rafforzata e lo scorso 23 ottobre, la Commissione Europea ha dato il via ai lavori affinché il meccanismo sia attivato e possa essere portato a compimento l’iter per l’attivazione della nuova tassa.

Tobin Tax in Italia

- In Italia, la cosiddetta Tobin Tax, rientra nel pacchetto di misure previsto dalla "legge di stabilità".

- Inizialmente, la tassa avrebbe dovuto essere applicata con aliquote differenti per le transazioni di azioni/obbligazioni e quelle di derivati. Successivamente, invece, la proposta italiana è stata quella di applicare un’aliquota pari allo 0.05% su azioni e derivati, escludendo dalla tassazione le transazioni sui titoli di Stato.

- Le modalità di applicazione restano ancora incerte, sebbene alcune proposte siano state designate (ad esempio quella di tassare il saldo finale giornaliero delle banche) e dovranno essere definite dal Ministero del Tesoro.

Tobin Tax: punti di forza

- Tra possibili benefici che la Tobin Tax apporterebbe rientrano certamente quelli già descritti dal suo ideatore, James Tobin, il quale immaginava che applicando una tassa sulle transazioni finanziarie di tutto il mondo si sarebbe ottenuto il duplice effetto di placare la speculazione rovinosa sui mercati finanziari e allo stesso tempo di generare utili da destinare al nobile fine del sostentamento della fame nel mondo.

- Nel caso della moderna rivisitazione della Tobin Tax Europea, gli utili saranno da destinarsi al risanamento delle (precarie) condizioni economiche degli Stati, generando, secondo le stime, utili per circa 1.088 miliardi di Euro annui soltanto in Italia.

Tobin Tax: la polemica e le opposizioni

- A dare contro alla Tobin tax sono in tanti, soprattutto date le incertezze che riguardano i dettagli della sua applicazione, temendo soprattutto una ricaduta sui piccoli investitori e sui risparmiatori.

Diminuzione dei volumi scambiati, secondo le stime, l’attività sui derivati potrebbe diminuire circa dell’80%. Come sottolineato dalla Consob: la Tobin Tax all’italiana rischia di penalizzare maggiormente l’attività sui derivati aumentando il rischio della possibilità di fuga di capitali all’estero.

- Secondo Assonime, l’applicazione della Tobin Tax (secondo queste modalità) sarebbe "incoerente con l’obiettivo di frenare la speculazione", visto che penalizzerebbe in modo particolare l’attività sui derivati senza per altro impedire la possibilità che le transazioni vengano effettuate da e per mercati detassati.

- Il fatto che non ci sia un allineamento, neanche tra i paesi aderenti dall’Europa riguardo alle aliquote è una "concorrenza sleale" ai mercati italiani, spiega l’ABI, che ci tiene a sottolineare come questa tassa possa finire col penalizzare il settore finanziario e bancario Italiano.

Tobin Tax: c’è un piano?

I pareri sulla Tobin tax arrivano da più parti nel mondo e, nonostante le differenti prospettive, tutti sembrano concordare su come sia giusto applicare una tassa anche agli investimenti finanziari, a patto però che questo non generi squilibri sui mercati, penalizzandone soltanto alcuni. Come spiegava Paul Krugman qualche tempo fa, in merito all’utilità della Tobin Tax: tutte le tasse sono spiacevoli, ma "sono necessarie, quando sono parte significativa di un piano verso la soluzione".

E allora la domanda a questo punto è: qual è il piano? Ammesso che ce ne sia uno.

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