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Via ai lavori sulla Tobin Tax. Pro e contro della nuova imposta
martedì 23 ottobre 2012, di
Al via oggi i lavori sull’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie, ormai nota come Tobin Tax. La Commissione Europea darà oggi il via alla raccomandazione per la cooperazione rafforzata che dovrà poi essere approvato dall’Ecofin e, infine, dall’Europarlamento. Cerchiamo allora di capire a che punto siano le operazioni in merito all’imposta sulle transazioni finanziarie e quali potrebbero essere i possibili pro e contro della Tobin tax.
Tobin Tax: il punto della situazione
Con Tobin Tax indichiamo l’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie recentemente approvata in Italia attraverso la legge di Stabilità e in fase di "lavorazione" in sede internazionale. Secondo le ultime voci, l’aliquota sarà dello 0.05% e sarà applicata ai movimenti sui mercati finanziari.
– Oggi al via i lavori
Le decisioni della Commissione Europea sono state anticipate da Bruxelles: "tutte le condizioni legali sono rispettate e gli Stati membri che vogliono andare avanti possono farlo". Ma da Bruxelles non sono tutti d’accordo Yves Mersch, candidato alla board BCE, ha apertamente preso le distanze dall’applicazione della Tobin tax tramite il meccanismo della cooperazione rafforzata: "non sono convinto dell’utilità di una simile imposta. Alcune proposte in materia di tassa sulle transazioni rischierebbero di avere un impatto negativo sulla circolazione dei capitali" ha spiegato Mersch, sottolineando quanta poca chiarezza ci sia sulla questione che riguarda la "base imponibile" e le "finalità" cui gli utili generati dalla tassa sarebbero destinati.
– Chi adotterà la Tobin tax?
La Tobin tax sarà introdotta in dieci dei paesi Europei (erano inizialmente undici, manca all’appello l’Estonia che invece si era dichiarata favorevole all’ultimo incontro dell’Ecofin). Secondo le ultime notizie, dunque, l’approvazione della Tobin tax riguarderà: Italia, Germania, Francia, Belgio, Austria, Portogallo, Grecia, Slovenia, Spagna e Slovacchia.
Tobin Tax: Pro & Contro
– PRO
I possibili benefici dell’applicazione sulle transazioni finanziarie furono evidenziati già dal suo primo ideatore, James Tobin che immaginando di imporre a livello globale questa tassa postulava la possibilità di stabilizzare i mercati e contemporaneamente generare degli utili da destinare al sostentamento della fame nel mondo.
In caso di crisi finanziaria dalle proporzioni globali, gli utili possono essere destinati al recupero dell’economia. Secondo le stime del governo italiano, l’applicazione della tassa creerà utili per circa 1,088 miliardi di Euro all’anno. La creazione di tali utili sarà da destinarsi al rilancio della crescita economica e alla limatura del cuneo fiscale, ad esempio.
– CONTRO
Uno dei maggiori problemi dell’applicazione della Tobin Tax è l’estensione su scala geografica. Lo stesso Tobin parlava di una tassa efficace, ma su scala mondiale.
Attraverso la cooperazione rafforzata dieci paesi, su 27 dell’Unione Europea, adotteranno l’imposta, ciò implica allo stesso tempo che dei paesi dell’Euro, soltanto alcuni applicheranno la tassa
(Consigliamo anche: Tobin Tax. chi pagherà l’imposta sulle transazioni finanziarie?).
I maggiori dubbi sulla cosiddetta Tobin tax, dunque, riguardano principalmente questo aspetto, la possibilità di "incentivare" in qualche modo la speculazione, anziché frenarla.
Ai rischi si aggiungano poi la possibilità di fuga di capitali e il calo dell’operatività sui mercati (le stime parlano di un calo del 30% sulle azioni e dell’80% sui derivati).
Punti ancora da chiarire:
– le modalità di applicazione della tassa: non è ancora chiaro se la tassa sarà applicata alle singole transazioni (operazione più difficile, ma teoricamente possibile, come spiegato da Paul Krugman) o sul saldo finale di giornata delle banche.
– Non è chiaro se l’applicazione dell’imposta sia invariata rispetto ai tipi di investimento e, soprattutto, i maggiori dubbi riguardano i piccoli e medi investitori che vedranno penalizzati i propri investimenti senza, per altro, avere la certezza che i "guastafeste" siano disincentivati a destabilizzare i mercati speculando.
Conclusioni
Insomma, come sottolineato da molti, l’applicazione della tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe essere uno strumento utile per la stabilizzazione dei mercati finanziari e per la creazione di utili da destinare alle questioni più spinose che riguardano la crisi finanziaria, ma i numerosi "buchi" e i troppi dubbi al riguardo lasciano presagire scenari non del tutto conformi alle aspettative della Commissione Europea quando descriveva la Tobin Tax come "giusta, fattibile ed efficace".
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