Bollo auto, nuove regole da gennaio 2026. Ecco cosa cambia

Simone Micocci

7 Luglio 2025 - 16:53

Le nuove regole del bollo auto. Ecco come cambia la tassa automobilistica da gennaio 2026 e per chi.

Bollo auto, nuove regole da gennaio 2026. Ecco cosa cambia

Da gennaio 2026 cambiano le regole sul bollo auto, a partire da scadenze, esenzioni ed eventuali rate. Gli automobilisti italiani devono prepararsi a novità considerevoli rispetto alle modalità ordinarie di pagamento della tassa automobilistica, anche se le norme non saranno uguali per tutti. I veicoli di nuova immatricolazione saranno gli apripista per parte delle nuove misure, conseguenti all’approvazione del 17° decreto attuativo della riforma fiscale varato dal Consiglio dei ministri.

Ecco le informazioni più importanti.

Nuove scadenze

Il cambiamento più importante del bollo auto riguarda le scadenze di pagamento, completamente stravolte rispetto all’abitudine degli italiani, almeno per alcuni cittadini. Le nuove regole si applicano infatti ai veicoli nuovi, immatricolati a partire dal 1° gennaio 2026. Per tutti gli altri continueranno a essere adottate le regole ordinarie, salvo diversa decisione degli enti locali. Per le auto di nuova immatricolazione, comunque, il bollo auto dovrà essere pagato in un’unica soluzione entro la fine del mese successivo alla prima immatricolazione.

Sono quindi previste scadenze personalizzate, diverse per ogni veicolo a seconda della data di immatricolazione. La scadenza sarà quindi il 28 febbraio 2026 per le auto immatricolate a gennaio, il 31 marzo 2026 per quelle immatricolate nel febbraio dello stesso anno e così via. La tassa automobilistica, inoltre, sarà dovuta ogni anno.

Stop alle rate

Come anticipato, il pagamento del bollo auto sui veicoli immatricolati dal 2026 è richiesto in un’unica soluzione. I proprietari perdono quindi la possibilità di chiedere rate semestrali, quadrimestrali o trimestrali. Le Regioni conservano comunque la facoltà di concedere la dilazione ad alcune categorie specifiche di utenti, per esempio relativamente ai mezzi aziendali o ecologici. È però importante notare che non si tratta di un obbligo, pertanto tutti i proprietari potrebbero essere tenuti al pagamento in un’unica soluzione (sempre riguardo ai nuovi veicoli).

Gli enti locali conservano invece la piena discrezionalità per quanto concerne aliquote, esenzioni e sconti. L’effettivo calcolo del bollo auto resta quindi in mano alle Regioni, anche perché il versamento confluirà interamente nelle casse della Regione di residenza. Considerando che le nuove regole non impongono oneri aggiuntivi, ma anzi tutelano maggiormente la riscossione locale, non dovrebbero comunque essere attesi aumenti dei costi. L’importo della tassa rimane inoltre legato alla potenza e alla classe ambientale del veicolo.

Niente esenzione in caso di fermo amministrativo

Dal 2026 sarà obbligatorio pagare il bollo auto anche per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo o giudiziario. Si cerca così di impedire che i proprietari ottengano l’esonero dal pagamento con il pretesto del fermo, pur continuando magari a circolare con il veicolo interessato. Di fatto, questo problema dovrebbe essere risolto con il controllo e il sequestro dei mezzi sottoposti a fermo, ma evidentemente non sempre consentono di ottenere risultati soddisfacenti. In ogni caso, il bollo auto è una tassa che dipende dal possesso del veicolo e non dalla circolazione, tanto da esser dovuto anche quando il mezzo non viene utilizzato per i motivi più disparati.

Da questo punto di vista, quindi, non c’è alcuna incoerenza normativa.

Cosa cambia con i passaggi di proprietà

Un altro elemento di novità riguarda la compravendita delle auto usate, semplificando la gestione del bollo auto quando avvengono passaggi di proprietà. Oggi, quando la vendita avviene durante il mese di scadenza della tassa deve farsi carico del pagamento chi risulta proprietario al momento del pagamento. Con le nuove regole, invece, risponderà del bollo auto il titolare del veicolo all’inizio del periodo tributario. Vengono così eliminati possibili dubbi interpretativi e si agevola lo scambio chiaro e trasparente nelle compravendite.

Niente cambiamenti per il Superbollo

Non vengono introdotti cambiamenti per il Superbollo, destinato alle auto con potenza superiore a 185 kW, che resta in vigore senza novità.

Nasce l’Archivio nazionale tasse automobilistiche

Per snellire ulteriormente la burocrazia e semplificare i controlli viene istituito l’Archivio nazionale tasse automobilistiche (Anta). Una vera e propria banca dati sul bollo auto, integrato tra Aci, Pra ed enti locali. L’archivio permetterà di incrociare i dati e ottimizzare le verifiche, anche in caso di rimborsi o istanze dei cittadini.

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