Se hai una di queste auto non devi pagare il bollo

Patrizia Del Pidio

19 Agosto 2025 - 15:48

Per determinate tipologie di veicoli è previsto l’esonero dal versamento del bollo auto. Vediamo quali sono, le regole previste da ogni Regione e le condizioni da rispettare.

Se hai una di queste auto non devi pagare il bollo

Sono diverse le categorie di veicoli che potrebbero non dover pagare il bollo auto. L’esenzione, che può essere totale o parziale, varia in base alla Regione di residenza visto che il bollo auto è un balzello regionale.

Il bollo auto è una delle tasse che maggiormente gli italiani odiano poiché è vista come un balzello patrimoniale. Si paga, infatti, sull’auto posseduta, anche se quest’ultima effettivamente non circola. Nonostante sia un versamento obbligatorio, non tutti sanno che in alcuni casi sono previste importanti agevolazioni ed esenzioni che variano in base al tipo di veicolo.

Tra i veicoli che possono beneficiare dell’esenzione dal bollo spiccano le auto elettriche e ibride. Questi mezzi, grazie alle basse emissioni inquinanti e al minore impatto ambientale, vengono promossi dallo Stato attraverso diverse agevolazioni fiscali, tra cui l’esenzione dal bollo auto. Altre esenzioni sono previste per le auto con interesse storico, quelle immatricolate da un certo numero di anni e per i veicoli destinati al trasporto di determinate categorie di invalidi. Andiamo a vedere quali sono le esenzioni previste e chi può beneficiarne.

Esenzione bollo per auto elettriche e ibride

Una categoria che può beneficiare dell’esenzione dal bollo auto è quella dei veicoli elettrici e ibridi. Queste auto, considerate ecologicamente sostenibili grazie alle loro basse emissioni inquinanti, sono incentivate dallo Stato con diverse agevolazioni fiscali, tra cui l’esenzione dal bollo.

Per quanto riguarda le auto elettriche, l’esenzione varia a seconda della Regione in cui il veicolo è immatricolato. In molte Regioni italiane, i veicoli elettrici non devono pagare il bollo per i primi cinque anni dalla data di immatricolazione. Successivamente, l’importo viene calcolato su una base imponibile ridotta.

Anche le auto ibride, che combinano un motore tradizionale a combustione con un motore elettrico, possono godere di esenzioni temporanee o riduzioni del bollo, a seconda delle leggi regionali.

Di seguito, le regole per l’esenzione del bollo per le auto elettriche e ibride nelle diverse Regioni (in ordine alfabetico):

  • Abruzzo: esenzione di 5 anni per le auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Le auto ibride hanno goduto di un’esenzione triennale, ma ha riguardato solo quelle immatricolate entro il 2021.
  • Basilicata: esenzione di 5 anni per le auto elettriche e ibride, successivamente si paga l’importo per intero (per le ibride) e del 25% (per le elettriche).
  • Calabria: esenzione di 5 anni per le auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Nessuna agevolazione per le vetture ibride.
  • Campania: esenzione di 5 anni per le auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Gli autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica immatricolati per la prima volta dal 2014 al 2024, sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica regionale dovuta per il primo periodo fisso e per le due annualità successive.
  • Emilia Romagna: esenzione totale per le auto elettriche nei primi 5 anni dalla data di prima immatricolazione, per poi dover pagare solo il 25% dell’importo previsto dal sesto anno di vita del veicolo in poi.
  • Friuli Venezia Giulia: esenzione integrale, solo per le auto elettriche, della durata di 5 anni. In seguito, si paga solo il 25% dell’importo del bollo previsto per i veicoli a benzina corrispondenti.
  • Lazio: le auto 100% elettriche non pagano il bollo per 5 anni, dalla prima data di immatricolazione. Successivamente è dovuto un importo pari a un quarto di quello previsto per i veicoli a benzina corrispondenti. Prevista, invece, un’esenzione temporanea della durata di 3 anni per le auto ibride (valida solo per i veicoli nuovi immatricolati nel Lazio fino al 31 dicembre 2022).
  • Liguria: esenzione dal bollo per le auto elettriche della durata di 5 anni a partire dalla prima immatricolazione, mentre per gli anni successivi si paga solo il 25% dell’importo previsto. Per le auto ibride, la normativa prevede due o tre annualità di esenzione (a seconda della loro tipologia), immatricolate a partire dal 2023. In base alle differenti fasce di emissioni di CO2, lo sconto potrebbe avvenire anche in modo proporzionale.
  • Lombardia: prevista l’esenzione dal pagamento del bollo auto per il triennio 2025-2027 per chi, nel corso del 2025, acquista (o acquisisce in regime di locazione finanziaria, o in regime di noleggio a lungo termine senza conducente) un’autovettura ad uso privato di potenza non superiore a 100 Kw, nuova o usata, appartenente alla classe emissiva EURO 6 purché immatricolata a partire dal 1° gennaio 2021 e, contestualmente, demolisce un veicolo inquinante.
  • Piemonte: esenzione permanente per tutte le auto elettriche. Per i veicoli ibridi benzina/elettrico (con potenza complessiva non superiore ai 100 kw) immatricolati prima del 1° gennaio 2025: l’esenzione è quinquennale; per i veicoli immatricolati nuovi di fabbrica a decorrere dal 1° gennaio 2025, appartenenti alle categorie M1 e N1 e di classe almeno Euro 6 è previsto il pagamento della tassa automobilistica in misura ridotta pari al 50 per cento della tassa per le prime cinque annualità.
  • Puglia: esenzione di 5 anni per il bollo delle auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Esenzione anche per le ibride, per il primo periodo fisso e per le cinque annualità successive, per poi pagare solo il 25% dell’importo previsto.
  • Sardegna: esenzione di 5 anni per le auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Nessuna agevolazione per le vetture ibride.
  • Sicilia: esenzione di 5 anni per le auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Le auto ibride godono di un’esenzione triennale, ma solo se immatricolate entro il 2024.
  • Toscana: esenzione di 5 anni per le auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Nessuna agevolazione per le vetture ibride.
  • Trentino, Province autonome di Trento e Bolzano: esenzione dal bollo auto per 5 anni per i veicoli totalmente elettrici e alla prima immatricolazione. Nella Provincia autonoma di Bolzano è previsto, al termine dei 5 anni, un ulteriore sconto del 75% rispetto all’importo previsto per i veicoli a benzina corrispondenti. Per le ibride, sempre a Bolzano, troviamo un’esenzione del bollo per 5 anni per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 30 g/Km, mentre a Trento l’esenzione dura 5 anni ed è applicata su tutti i veicoli con alimentazione elettrica/termica.
  • Umbria: esenzione di 5 anni per le auto elettriche, successivamente si paga un importo ridotto al 25% calcolato sull’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina. Nessuna agevolazione per le vetture ibride.
  • Valle d’Aosta: esenzione dal bollo auto per i veicoli elettrici per i primi 5 anni, successivamente si paga il 25%. Stessa agevolazione anche per le auto ibride.
  • Veneto: esenzione dal bollo di tre anni per le auto ibride e di 5 anni per le auto elettriche, a partire dalla data di immatricolazione.

Le auto d’epoca

Le auto d’epoca, ovvero quelle con più di 30 anni di vita, godono di una particolare esenzione dal bollo auto. Questi veicoli, considerati beni di interesse storico e collezionistico, sono esentati dal pagamento del bollo auto annuale. L’esenzione è automatica, non occorre presentare domanda e non vi è necessità di iscrivere il veicolo all’interno di un registro storico.

L’esenzione si applica solo se il veicolo viene utilizzato in maniera limitata, ad esempio per raduni o manifestazioni storiche. Se invece l’auto d’epoca viene utilizzata regolarmente, potrebbe essere necessario pagare una tassa forfettaria, inferiore rispetto all’importo standard del bollo: dagli 11 ai 30 euro a seconda del veicolo e della Regione.

Per quanto riguarda le auto storiche (dai 20 ai 29 anni di età), il bollo è scontato del 50%, ma solo se in possesso del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica rilasciato da ASI (Autumotoclub Storico Italiano), con riferimento sul libretto di circolazione.

Veicoli utilizzati per scopi sociali

Un’ulteriore categoria esente dal pagamento del bollo auto è rappresentata dai veicoli utilizzati per scopi sociali.

Questa esenzione riguarda in particolare i veicoli intestati ad organizzazioni non governative (ONG), enti di volontariato, associazioni di beneficenza e altre organizzazioni senza scopo di lucro che utilizzano i veicoli per finalità sociali, come il trasporto di persone in difficoltà, l’assistenza sanitaria e altri servizi di pubblica utilità.

Esenzione per disabilità e legge 104

Una delle categorie più rilevanti che può beneficiare dell’esenzione dal bollo auto è quella delle persone con disabilità. La normativa italiana prevede infatti che coloro che rientrano nei parametri della Legge 104/1992 possano ottenere l’esenzione dal pagamento del bollo. L’esenzione dal pagamento del bollo auto non è riconosciuta automaticamente a tutti coloro che sono titolari della Legge 104, ma è necessario appartenere a una delle seguenti categorie:

  • non vedenti (persone colpite da cecità assoluta, parziale, o che hanno un residuo visivo non superiore a un decimo a entrambi gli occhi con eventuale correzione);
  • sordi (si considera sordo il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva);
  • con disabilità psichica o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento (in questo caso è necessario che sia stato riconosciuto l’handicap grave con articolo 3, comma 3;
  • con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
  • con ridotte o impedite capacità motorie (coloro che presentano ridotte o impedite capacità motorie ma che non risultano contemporaneamente “affetti da grave limitazione della capacità di deambulazione”).

Per ottenere l’esenzione, è necessario presentare una serie di documenti, tra cui il verbale della commissione medica che attesta la disabilità e la certificazione dell’ASL.

L’esenzione si applica al veicolo intestato alla persona disabile o a un familiare che lo ha a carico e che utilizza il veicolo per il trasporto della persona con disabilità.

È importante sottolineare che l’esenzione vale solo per un veicolo per nucleo familiare, e il veicolo in questione non deve superare determinati limiti di cilindrata: 2000 cc per i motori a benzina e 2800 cc per i diesel.

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