A partire dal 1° gennaio 2026 ci sono dei bolli auto non pagati che non vanno più saldati. Vediamo per quali interviene la prescrizione.
Per chi interviene la prescrizione del bollo auto a partire dal 1° gennaio 2026? Quali sono i bolli che non vanno più pagati? Il 31 dicembre 2025 vanno in prescrizione i bolli auto riferiti ai tre anni precedenti per i quali non è intervenuto un atto interruttivo nel triennio di riferimento. Come calcolare l’arco della prescrizione e come cancellare il debito pendente?
La fine dell’anno, oltre a segnare un cambio di data, rappresenta, in molti casi, anche una scadenza fiscale importante. La maggior parte delle interruzioni per prescrizione, infatti, hanno come data ultima quella del 31 dicembre di un determinato numero di anni dopo il mancato pagamento.
Anche per chi ha pendenze con la Regione per il mancato pagamento del bollo auto questa data è fondamentale e la fine del 2025 segna la fine dell’obbligo di versamento per alcuni debiti non saldati per il bollo auto.
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Meccanismo di prescrizione bollo auto
Per non dover versare somme in più rispetto a quelle realmente dovute è necessario comprendere come opera il meccanismo della prescrizione del bollo auto. Per questa tassa, infatti, è previsto un termine di prescrizione molto breve, pari a tre anni. Solitamente la prescrizione di tasse o imposte opera in 10 anni se si tratta di tributi dovuti all’Erario e in 5 anni se le somme sono riferite a balzelli da versare a enti locali.
Il termine di prescrizione del bollo auto, però, non decorre dalla data in cui il versamento andava fatto, ma dal 1° gennaio dell’anno successivo, quindi, l’importo non è più dovuto dalla fine del terzo anno successivo. Lo slittamento per il conteggio dei tre anni provoca confusione negli automobilisti e proprio per questo cerchiamo di chiarirlo con un esempio pratico.
Se il bollo auto scadeva a maggio 2020, i tre anni per la prescrizione vanno conteggiati dal 1° gennaio 2021 e di fatto il bollo auto in questione non è più dovuto a partire dal 1° gennaio 2024. Se l’ente che deve riscuotere il pagamento di quel bollo auto non si è attivato con solleciti per chiedere il versamento delle somme, dal 1° gennaio 2024 non ha più il diritto di pretendere l’importo.
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Quali bolli non vanno più pagati dal 1° gennaio 2026?
Tutti i bolli che avevano scadenza nel corso del 2022 hanno iniziato il triennio di prescrizione dal 1° gennaio 2023. Il termine ultimo per l’ente locale per sollecitare questo pagamento, quindi, è fissato al 31 dicembre 2025. I bolli in scadenza nel 2022, quindi, a partire dal 1° gennaio 2026 non devono essere più pagati, a meno che nell’arco del triennio il proprietario del veicolo abbia ricevuto comunicazioni ufficiali che richiedevano il pagamento delle somme (cartelle esattoriali, solleciti e avvisi).
A partire dal primo giorno del 2026 l’automobilista si libera del dovere di saldare il bollo auto 2022 e, nel caso dopo questa data riceva una cartella di pagamento o un sollecito per il debito ormai prescritto si deve presentare ricorso (non rispondere sarebbe un grosso errore perché se si lasciano scadere i termini per impugnare l’atto la pretesa diventa definitiva anche se prescritta). Il ricorso può essere presentato anche in autotutela chiedendo all’ente di annullare l’atto per sopraggiunta prescrizione dei termini per pretendere il pagamento, ma va trasmesso entro 60 giorni dalla notifica dell’atto.
Prescrizione della cartella esattoriale del bollo auto
Se per un bollo scaduto nel 2022 il cittadino ha già ricevuto una cartella esattoriale che ne richiede il pagamento, i termini di prescrizione cambiano. Il termine è sempre di tre anni, ma va contato dal giorno di ricevimento della cartella esattoriale e non dall’anno di scadenza del bollo auto.
Se per il bollo del 2022 la cartella esattoriale è stata ricevuta a maggio del 2024, la prescrizione interviene soltanto a maggio del 2027, sempre a patto che non intervengano altri atti interruttivi.
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