Terza Guerra Mondiale: in una intervista rilasciata a Reuters, Donald Trump ha dichiarato che è sempre più probabile lo scoppio di un grande conflitto con la Corea del Nord.
Terza Guerra Mondiale: in un’intervista rilasciata a Reuters per i 100 giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump ipotizza lo scoppio di un grande conflitto con la Corea del Nord, dubitando sulla buona riuscita del processo diplomatico messo in campo dalla Cina.
Donald Trump non allontana gli spettri di una Terza Guerra Mondiale anzi, celebrando i suoi primi 100 giorni alla guida degli Stati Uniti, si dichiara sempre più pessimista sulla possibilità di una risoluzione diplomatica della crisi in atto da settimane con la Corea del Nord.
Continua quindi la corsa agli armamenti e lo scontro verbale tra Trump e Kim Jong-un, con la situazione che sembrerebbe essere sempre sul punto di poter degenerare in un conflitto che, secondo il presidente degli Stati Uniti, parrebbe al momento essere quasi inevitabile.
Tutte le speranze diplomatiche sono quindi al momento riposte nell’operato della Cina e in particolare del suo presidente Xi Jinping, che ha chiesto ufficialmente a Pyongyang di porre fine ai suoi test nucleari.
Terza Guerra Mondiale: per Trump conflitto possibile
Donald Trump festeggia con quella che suona come una vera e propria dichiarazione di guerra i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. In un’intervista rilasciata a Reuters, il presidente degli Stati Uniti torna a ipotizzare scenari da Terza Guerra Mondiale.
Alla domanda infatti se con la Corea del Nord fosse possibile una soluzione diplomatica alla crisi in atto, Trump ha risposto che è molto difficile che questo accada, con il conseguente scoppio di un conflitto quindi molto probabile.
C’è la possibilità che esploda con la Corea del Nord un grande, grande conflitto. Avrei apprezzato una soluzione diplomatica ma credo sia molto difficile.
Parole queste che sembrano essere macigni sul processo di distensione dei rapporti tra Stati Uniti e Corea del Nord. Anche l’opera di mediazione messa in campo dalla Cina secondo Trump potrebbe non essere sufficiente ad evitare un conflitto.
Xi Jinping certamente non vuole vedere turbolenze e morte, non vuole vederlo: è un uomo buono, molto buono e ama la Cina e ama la gente della Cina. So che vorrebbe essere in grado di fare qualcosa, ma forse non può farlo.
Le dichiarazioni di Trump arrivano poi mentre il segretario di Stato americano Rex Tillerson sta spingendo per far si che le Nazioni Unite, a breve termine, decidano per delle nuove sanzioni alla Corea del Nord per il suo programma nucleare.
Sempre in quest’ottica, anche la Cina in questi giorni avrebbe chiesto a Kim Jong-un di non effettuare più test nucleari, visto che una nuova provocazione di questo tipo verrebbe vista dagli Stati Uniti come un atto ostile che potrebbe far degenerare la situazione.
Terza Guerra Mondiale: riuscirà la Cina a mediare?
Le speranze di evitare una sorta di Terza Guerra Mondiale sembrerebbero essere tutte in mano alla Cina. Pechino ormai è da tempo l’unico interlocutore di Pyongyang, oltre che principale partner commerciale.
La vicinanza comunque tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo collega cinese Xi Jinping è un fatto molto positivo, visto che sarebbe da scartare l’ipotesi di un intervento militare della Cina a fianco della Corea del Nord in caso di un attacco americano.
Durante la Guerra di Corea del 1950, Pechino entrò in guerra contro l’esercito delle Nazioni Unite a guida statunitense, ma uno scenario del genere al giorno d’oggi non è più immaginabile.
La Cina non vuole che scoppi una possibile guerra vicino ai suoi confini, ancor di più visto che il conflitto potrebbe diventare anche nucleare. Xi Jinping quindi sta cercando in ogni modo che la soluzione diplomatica sia quella vincente.
Anche Kim Jong-un vorrebbe evitare la guerra, visto che la sua politica aggressiva punta a poter strappare accordi commerciali favorevoli e una riduzione delle sanzioni. Sono lontani i tempi quando l’obiettivo era quello di riunire le due coree.
Donald Trump invece vuole sistemare la vicenda Corea del Nord una volta del tutte, in quanto ritiene Kim Jong-un una minaccia inaccettabile per il proprio paese. Quello che lo frena naturalmente è la possibilità di un uso di armi nucleari da parte di Pyongyang.
Quello che al momento manca è la proverbiale goccia che faccia traboccare il vaso. Se la Corea del Nord dovesse effettuare un nuovo test nucleare, questa potrebbe essere la miccia per lo scoppio di una guerra.
Ecco perché la Cina si sta muovendo in maniera decisa per scoraggiare Kim Jong-un a dare il via libera a nuove provocazioni, perché questa volta la pazienza di Trump e degli Stati Uniti potrebbe essere realmente terminata.
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