George Soros prevede un crollo dei mercati e attacca Trump: è un dittatore e non riuscirà a fare le riforme promesse. L’UE si sta sgretolando. Le ultime previsioni dell’investitore miliardario.
In arrivo un crollo dei mercati, parola di George Soros - investitore tra i più famosi sulla scena internazionale.
Soros, miliardario grazie al trading sul mercato azionario e sul Forex, crede che il neo presidente degli Stati Uniti Trump fallirà - definendolo un aspirante dittatore. Le riforme promesse da Trump - che hanno spinto il rally di Wall Street e del dollaro dalla vittoria delle elezioni dell’8 novembre - non diventeranno realtà a causa della divisione interna al Governo.
Sul panorama internazionale, l’incertezza politica investe anche il Regno Unito: secondo Soros, l’incarico del primo ministro Theresa May non durerà molto con il Paese che si prepara ad uscire dall’Unione Europea, dando vita alla Brexit.
Le previsioni di Soros, incentrate sul fallimento di Trump e sullo sgretolamento dell’Unione Europea, promettono l’arrivo di un grave crollo dei mercati.
In attesa della cerimonia di insediamento di Trump, è difficile al momento essere più pessimista del miliardario George Soros.
Secondo Soros, l’America ha eletto un aspirante dittatore come presidente, l’Unione europea si sta disintegrando, il primo ministro britannico Theresa May non durerà a lungo, con il Regno Unito che si prepara a separarsi dall’UE e la Cina sta diventando una società ancor più repressiva - sono queste le ultime dichiarazioni dell’investitore al World Economic Forum 2017 di Davos, intervistato da Bloomberg Television.
George Soros: Trump aspirante dittatore, crollo dei mercati in arrivo
Soros ha avuto parole particolarmente dure per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la cui cerimonia di inaugurazione ha luogo oggi, venerdì 20 gennaio.
Ha definito Trump come un "truffatore" e secondo Soros avrà esito negativo perché le sue idee sono contraddittorie e i suoi consiglieri e i membri del governo combatteranno tra di loro - un apparente riferimento alle opinioni contrastanti espresse nel corso dell’audizione di conferma del Senato. Il rally del mercato azionario dalle elezioni USA di novembre, spinto dalle promesse di Trump di rivedere i regolamenti e aumentare la spesa pubblica, riceveranno una battuta d’arresto, secondo Soros.
"L’incertezza è ai massimi, e l’incertezza è il nemico dell’investimento a lungo termine",
ha detto Soros, presidente del Soros Fund Management.
"Non credo che i mercati faranno molto bene. In questo momento stanno ancora festeggiando. Ma quando la realtà arriverà, prevarrà".
La vittoria di Trump è costata cara a George Soros
Il pessimismo di Soros gli è costato caro. Ha perso quasi $1 miliardo a seguito del rally spinto dalla vittoria a sorpresa di Trump, come riportato dal Wall Street Journal all’inizio di questo mese. Le scommesse dell’investitore miliardario puntavano su un crollo subito la vittoria di Trump, ma l’indice S&P 500 è salito del 5,8 per cento dal giorno delle elezioni.
Soros sulla Brexit: la May non durerà
"È improbabile che il primo ministro May in realtà rimanga al potere",
ha detto Soros. Ha un Governo diviso e gli inglesi iniziano a dubitare dell’impatto economico positivo della Brexit.
Martedì la May, nominata primo ministro a luglio dopo che il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea, ha presentato una strategia di taglio netto con il blocco commerciale composto da 28 Paesi e lanciato l’impegno di costruire accordi di libero scambio a livello globale.
Soros: l’Europa sta crollando
L’UE, ha aggiunto Soros, si sta disintegrando dopo il referendum Brexit e il referendum costituzionale in Italia dello scorso anno- un percorso che deve essere invertito. Il blocco commerciale è diventato disfunzionale, perché è governato da leggi che "non sono adeguate alle circostanze attuali" e non facilmente cambiabili, ha detto.
"Se l’Europa si rompe, le conseguenze saranno molto pesanti",
ha detto l’investitore.
"Ma vedo un modo con cui può essere salvata, e questo è riconosciuto anche da molte persone a Bruxelles. Non possono dirlo pubblicamente, ma sanno che l’Europa non sta funzionando".
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