George Soros, stando a quanto viene riportato dal Wall Street Journal, ha perso quasi un miliardo di dollari in seguito al rally innescato dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni USA dello scorso 8 novembre.
Se neanche George Soros riesce a prevedere l’andamento della Borsa dopo un’elezione presidenziale allora vuol dire che i tempi sono proprio cambiati. Il finanziere americano di origini ungheresi, stando a quanto viene riportato dal Wall Street Journal, ha perso quasi un miliardo di dollari in seguito al rally innescato dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni USA dello scorso 8 novembre.
Soros aveva investito in una enorme operazione ribassista, ipotizzando che l’elezione di Trump avrebbe determinato un crollo della Borsa. Ma i fatti gli hanno dato torto marcio. Il finanziere - che possiede un patrimonio stimato in circa 25 miliardi di dollari - ha seguito l’istinto e il cuore.
Strenuo sostenitore (politico e finanziario) di Hillary Clinton, Soros aveva puntato sulla catastrofe in caso di sconfitta della “sua” candidata, prigioniero della convinzione - puntualmente smentita dalla realtà, vedi Brexit e referendum italiano del 4 dicembre - che le vittorie populiste affondano i mercati.
L’ex socio Stanley Druckenmiller ha invece puntato sul rialzo di Wall Street, beffando così l’anziano mentore.
Soros non ha previsto l’effetto Trump ed è stato punito
Anche se l’effetto Trump va a poco a poco dissolvendosi, come dimostra il trend degli ultimi giorni, la vittoria del magnate newyorkese alle presidenziali è stata una manna dal cielo per la Borsa USA in questi due mesi. Wall Street ha accolto il risultato elettorale con un prolungato rialzo, il Dow Jones è salito di circa il 9% dall’8 novembre.
Per Soros si tratta di un doppio smacco: economico - un miliardo è sempre un miliardo, anche per uno degli uomini più ricchi d’America - e politico, perché in ballo c’è l’odiato Donald Trump, la cui vittoria ha certamente fatto piacere all’altro nemico giurato di Soros: Vladimir Putin.
Ad ogni modo, Soros non è nuovo a questi abbagli. Il finanziere ha toppato altre puntate speculative, anche se nella memoria di tutti restano i celebri attacchi ai danni di lira e sterlina nel 1992: operazione che consentì a Soros di guadagnare oltre un miliardo di dollari in un solo giorno.
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