Meeting BCE e conferenza stampa di Draghi: i momenti salienti

Luca Fiore

13/12/2018

Tassi fermi e fine del Quantitative Easing. Non sono arrivate sorprese dal meeting della BCE di oggi, 13 dicembre 2018. Nel corso della conferenza stampa il chairman Draghi ha rimarcato che il sostegno della BCE non finisce qui.

Meeting BCE e conferenza stampa di Draghi: i momenti salienti

La riunione del board della Banca Centrale Europea e la conferenza stampa del chaiman Mario Draghi si sono concluse.

Come era stato correttamente previsto dagli analisti, l’Eurotower ha confermato il costo del denaro e ribadito che il piano di allentamento quantitativo terminerà nel 2018.

Nel corso della conferenza stampa che fa da corollario ai meeting, il chairman ha tenuto a ribadire che, tramite il piano di reinvestimenti dei titoli, la BCE continua a sostenere le economie di Eurolandia, alle prese con un contesto particolarmente volatile.

Le parole di Draghi non hanno mosso più di tanto i listini europei, l’Eurostoxx si conferma sopra la parità con un +0,37%, mentre il cambio eurodollaro, invariato prima dell’inizio della conferenza stampa, segna un lieve calo a 1,1341 (-0,23%).

Money.it ha seguito l’intervento del presidente tramite aggiornamenti tradotti in italiano in tempo reale e disponibili nelle prossime righe.

La conferenza stampa

Si è conclusa l’attesa conferenza stampa di Mario Draghi. Il n.1 dell’Eurotower ha rilevato che le ultime indicazioni sono risultate inferiori alle stime, spingendo la BCE a rivedere l’outlook, e che il sostegno monetario in arrivo da Francoforte è ancora necessario.

Non a caso, con i proventi derivanti dalla scadenza dei titoli in portafoglio continueranno ad essere reinvestiti. Per ora non sono state discusse nuove misure di stimolo, come ad esempio i prestiti a lungo (Ltro), ma l’istituto resta vigile.

15:28 – Fine della conferenza stampa

Siamo arrivati al termine di questo appuntamento. Arrivederci alla prossima riunione BCE.

15:25 – Governo francese risolverà situazione

Per quanto riguarda le proteste in Francia, “preferiamo non commentare. Condanniamo la violenza ma il diritto di protestare è parte delle nostre democrazie. Sono convinto che il governo francese risolverà la questione nel migliore dei modi”.

15:21 – Contesto è particolarmente labile

Per quanto riguarda le tensioni commerciali, “la situazione cambia sulla base di diversi fattori. Guardate la Brexit, e gli altri eventi. Si tratta di situazioni che hanno aumentato l’incertezza. E questo va a scapito della fiducia e influenza le decisioni di business”.

15:16 – In alcuni momenti il QE è stato l’unico driver

“In special modo in alcuni momenti, il QE ha rappresentato l’unico driver della ripresa”.

15:15 – Nuovi stimoli?

"Non abbiamo discusso nuovi strumenti di stimolo".

15:12 – Timing rialzo tassi

"Non abbiamo discusso del timing per l’incremento del costo del denaro ma, come sapete, la nostra guidance si basa sui dati e sulla situazione dei singoli stati”.

15:09 – Decisioni prese all’unanimità

"Le decisioni di politica monetaria sono state prese all’unanimità".

15:06 – Non abbiamo discusso di LTRO

“Gli Ltro (Longer-term refinancing operations, ndr)? Sono stati menzionati da alcuni partecipanti ma non ne abbiamo discusso. Stiamo riflettendo, rappresentano un altro strumento di politica monetaria. Continueremo le nostre riflessioni”.

15:04 – Clima di generale incertezza

"La situazione è ora caratterizzata da un clima di generale incertezza”.

15:01 – Tensioni commerciali probabilmente diminuite

“Rispetto a due mesi fa, le tensioni commerciali probabilmente sono diminuite e alcune vulnerabilità dei mercati emergenti al momento sembrano meno urgenti o meno pericolose”.

14:57 – Inflazione in ripresa nel medio termine

“Spostando in avanti l’orizzonte temporale, l’inflazione è stimata in crescita nel medio termine, grazie dalle nostre misure di politica monetaria, dall’espansione dell’economia e dalla crescita delle retribuzioni”.

14:56 – Inflazione stimata in calo

“L’inflazione ‘headline’ probabilmente segnerà un calo nei prossimi mesi”

14:54 – Reinvestimenti in linea con capital key

“I proventi dei reinvestimenti verranno dirottati sui titoli da cui provengono anche se l’allocazione di portafoglio continuerà ad essere modificata in ottica del mantenimento della quota del portafoglio PSPP (Public Sector Purchase Programme) più vicina possibile alle sottoscrizioni delle quote nel capitale della BCE”.

14:52 – Reinvestimenti? Non abbiamo discusso durata

“Nel caso dei reinvestimenti ‘esteso periodo di tempo’ rappresenta una formulazione generica, non abbiamo discusso dei dettagli”.

14:44 – Fine della lettura

Iniziano le domande della stampa

14:43 – Stime tagliate

Per il 2019, la BCE stima una crescita dell’economia dell’1,7%, contro l’1,8% precedente. Nel 2020 il dato è visto all’1,7% mentre nel 2021 all’1,5%. Per quanto riguarda l’inflazione, il dato 2018 sale all’1,8% mentre nel 2019 è visto all’1,6%, dall’1,7% precedente. 1,8% nel 2021.

14:42 –Continueremo a sostenere inflazione

“Il Consiglio dei governatori è pronto ad modificare gli strumenti a disposizione per assicurare che l’inflazione continui a muoversi verso il target”.

14:41 –Bilanciamento rischi va verso il basso

Outlook 2018-19 rivisto al ribasso ma rischi per crescita restano bilanciati. “Tuttavia, il bilanciamento dei rischi si muove al ribasso a causa di fattori geopolitici, protezionismo, vulnerabilità nei mercati emergenti e volatilità dei mercati finanziari”.

14:40 –Sostegno monetario ancora necessario

Sostegno di politiche monetarie accomodanti è ancora necessario per raggiungimento obiettivo di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

14:36 –Ultimi dati inferiori alle stime

“Ultimi dati sono stati inferiori alle stime a causa del rallentamento della domanda estera, ma anche, è il caso di alcuni Paesi, di fattori specifici. In questo contesto, la forza della domanda domestica continua a sostenere l’espansione di Eurolandia e la crescita, graduale, delle pressioni inflazionistiche”.

14:31–Si parte!

Inizia la conferenza stampa. Mario Draghi è arrivato e ha iniziato a leggere, come di consueto, le decisioni prese dal Board in occasione della riunione BCE di oggi, 13 dicembre 2018. Tassi di interesse fermi almeno fino all’estate 2019, QE giunto al termine, obiettivo di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

14:28 - Cresce l’attesa

Meno di due minuti all’inizio della conferenza. Occhi puntati sulle dichiarazioni del presidente e sulle domande dei giornalisti in sala.

14:20 - Eurostoxx positivo, eurodollaro stabile

Il mercato attende l’arrivo di Draghi. A 10 minuti dal suo intervento l’Eurostoxx 50 segna un rialzo dello 0,33% portandosi a 3.118,20 punti mentre il cambio euro/dollaro scambia invariato a 1,1368.

Il comunicato

Come previsto dal mercato, la BCE non ha toccato i tassi di interesse dell’Eurozona. Si tratta di un esito scontato, soprattutto alla luce delle indicazioni fornite da Mario Draghi nelle ultime riunioni di politica monetaria. Confermato anche i tassi resteranno ai livelli attuali almeno fino all’estate 2019.

“Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.

Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (PAA) termineranno a dicembre 2018. Al tempo stesso il Consiglio direttivo rafforza le proprie indicazioni prospettiche (forward guidance) sui reinvestimenti.

In linea con questo approccio, il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Il Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa che avrà luogo questo pomeriggio alle ore 14.30 (ora dell’Europa centrale)”.

Il contenuto seguente è stato redatto prima della pubblicazione del comunicato e dunque ancor prima della conferenza stampa di Draghi.

Le previsioni sul meeting del 13 dicembre

Nonostante le tensioni sulle piazze finanziarie, un tasso di crescita che rallenta e prezzi al consumo ancora troppo timidi, è nel meeting di oggi che, molto probabilmente, il consiglio direttivo della Banca centrale europea metterà la parola fine al grandioso esperimento conosciuto come il Quantitative Easing (QE).

La diretta streaming dell’evento è disponibile al seguente link

La BCE ha iniziato ad acquistare attività dalle banche commerciali a marzo 2015 nel quadro delle misure non convenzionali di politica monetaria. Dopo oltre tre anni, il primo obiettivo del QE, quello di rilanciare la crescita tramite concessione di prestiti, sembrerebbe aver avuto successo.

Reinvestimenti

Oggi si apre una nuova fase di interventi per l’Eurotower, meno irruenta ma sempre particolarmente importante. Negli ultimi mesi, i membri del Consiglio direttivo non hanno perso occasione per rimarcare che il QE terminerà a fine dicembre, lo shopping è destinato a passare dagli attuali 15 a zero miliardi, ma parte del piano continuerà ad essere attuato.

Stiamo parlando ovviamente del reinvestimento dei proventi dei titoli in scadenza: i 2,6 mila miliardi di titoli accumulati con il QE quando scadranno saranno reinvestiti facendo così proseguire lo shopping.

La BCE oggi potrebbe dire se i reinvestimenti saranno attuati fino ad una determinata scadenza o se la fine del piano sarà dettata dalle condizioni dell’economia. Per ora, dalle comunicazioni della BCE è emerso come i reinvestimenti continueranno almeno fino a novembre 2019. In linea generale, gli analisti stimano una durata di circa 2-3 anni.

Inoltre, sarà importante capire se la BCE acquisterà solo titoli della stessa nazionalità di quelli scaduti o se le decisioni saranno prese sulla base delle indicazioni in arrivo dai mercati.

Guidance sui tassi

Al di là dei tecnicismi, il piatto forte sarà rappresentato dalla “forward guidance” sui tassi. Al momento, le ultime indicazioni arrivate dalla BCE stimano la conferma dell’attuale livello, dal marzo 2016 il tasso rifinanziamento è a zero e quello sui depositi al -0,4%, fino all’estate.

Le difficoltà riscontrate negli ultimi mesi da diverse economie europee, che potrebbero essere meno temporanee di quanto si crede, potrebbero spingere Draghi, il cui mandato scade nell’ultimo trimestre del 2019, a lasciare questo gravoso compito al suo erede. Ovviamente, ipotesi molto probabile, Draghi potrebbe decidere di fare un mix: piano di reinvestimenti allungato e guidance sui tassi confermata, o viceversa.

Nuovo TLTRO?

Nonostante la decisione odierna sia stata ben preparata dal punto di vista comunicativo, Mario Draghi potrebbe inoltre annunciare un nuovo round di Tltro (Targeted longer-term refinancing operations), di aste destinate ad incentivare la concessione del credito. Si tratterebbe, più che altro, di una mossa pensata per favorire una transizione morbida tra la fine del QE e l’inizio della politica di reinvestimento dei titoli scaduti.

Come di consueto, l’appuntamento con la decisione della BCE è per le 13:45 e l’inizio della conferenza stampa è previsto per le 14:30.

La diretta streaming dell’evento è disponibile al seguente link

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