Riforma pensioni 2017: Ape e Quota 41, i nuovi anticipi introdotti con la Legge di Bilancio, hanno un costo ben definito per lo Stato e pensionati. Ecco tutte le novità sul tema diffuse dalle ultime notizie.
Riforma pensioni 2017: quanto costa Ape e Quota 41? Le nuove misure di pensione anticipata infatti devono rientrare all’interno di determinati limiti di spesa. Le novità della Legge di Bilancio definiscono nel dettaglio quale è il costo e il tetto di fondi massimo per i nuovi strumenti previdenziali.
Lo stanziamento totale per gli anticipi della riforma pensioni ammonta a 920 milioni per il 2017, arrivando ai 1.200 milioni per il 2018. Il costo della manovra però differisce sensibilmente a seconda se si considera l’Ape social, volontaria e Quota 41. Per avere un’idea dell’ammontare dei fondi basti pensare che la spesa a cui l’Inps ha dovuto far fronte per il 2016 per le sole pensioni è stato stimato in 261 miliardi di euro.
Ecco nel dettaglio tutte le novità sui costi di Ape e Quota 41 sia per le casse dello Stato che per i futuri pensionati.
Riforma pensioni, quanto costa l’Ape social?
| 2017 | 2018 | 2019 | 2020 |
|---|---|---|---|
| 300 milioni | 609 milioni | 647 milioni | 462 milioni |
La tabella fornisce un riepilogo degli stanziamenti massimi messi in campo dal governo per Ape social. Questa tipologia di pensione anticipata sarà, insieme a Quota 41, una delle novità più costose per lo Stato dell’ultima riforma pensioni perché tutte e due non prevedono alcun costo per i richiedenti.
Le novità dell’Ape volontaria infatti peseranno sulle casse dello Stato per 300 milioni per il 2017, fondi che nell’anno successivo verranno più che raddoppiati. Va sottolineato che l’Ape social è una misura sperimentale e potrà essere garantita solo fino al 31 dicembre 2018. Per questo motivo le previsioni di spesa si arrestano al 2023, anno per il quale sono stati messi in campo 8 milioni.
Nelle novità per pensioni dei prossimi anni non è da escludere una possibile proroga delle misure per ora approvate in via sperimentale; le notizie in questo campo dovranno attendere il 2018, anno nel quale potrebbe essere deciso un rinvio della scadenza. In quel caso dovrà essere specificato anche il costo aggiuntivo da sostenere per le casse pubbliche.
Riforma pensioni 2017: costo per Ape volontaria. Tutte le novità
Per quanto riguarda l’Ape volontaria, i costi sono più contenuti dal momento che il maggior esborso per la misura graverà sulle spalle dei richiedenti. Nelle novità introdotte dalla pensione anticipata volontaria figura infatti la possibilità di accedere ad un assegno-ponte già dai 63 anni fino all’accesso alla pensione obbligatoria.
Per l’Ape volontaria è stata prevista dal governo l’apertura di un Fondo di garanzia presso il Ministero dell’Economia. Gli stanziamenti da parte dell’esecutivo per questa voce di spesa, l’unica per l’Ape volontaria, sono pari a 70 milioni per il 2017 come dotazione iniziale.
Riforma pensioni 2017: quanto costa Quota 41 e quali sono i limiti di spesa?
| 2017 | 2018 | 2019 | 2020 |
|---|---|---|---|
| 550 milioni | 570 milioni | 570 milioni | 590 milioni |
Tra le novità per le pensioni figura anche la Quota 41 per precoci. A differenza delle altre novità della riforma pensioni, lo strumento per lavoratori precoci non costituisce una misura sperimentale e quindi il vincolo nei fondi per il 2020 costituisce anche la dotazione massima per i successivi anni quando dovrebbe essere operativa a pieno regime.
Nel caso in cui si dovesse verificare uno sforamento anche ‘in via prospettica’ sugli stanziamenti, la misura a cui si ricorrerà è quella di un differimento dell’erogazione dell’indennità. Questa novità verrà applicata in situazioni di emergenza sia per Quota 41 che per Ape social, le quali prevedono anche la novità di una graduatoria di accesso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA