Riforma pensioni 2017: requisiti e storia

Francesco Scarpari

27/07/2017

27/07/2017 - 12:49

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Riforma pensioni 2017: varata dal governo Renzi, prevede varie novità per pensione anticipata. Ecco cos’è, lo stato attuale e quali sono i requisiti richiesti.

Riforma pensioni 2017: requisiti e storia

La riforma pensioni 2017, voluta dal governo Renzi, tra le sue previsioni garantisce un’alleggerimento sui requisiti per la pensione anticipata. Facciamo il punto sulle varie novità, introdotte con la Legge di Bilancio 2017 e attuate ancora parzialmente dal governo Gentiloni.

Le introduzioni promesse dalla riforma pensioni di Renzi sono varie e hanno come scopo principale quello di garantire maggiori strumenti di flessibilità in uscita (Ape, pensione precoci, Rita), insieme a novità per giovani e una ripensamento generale della sostenibilità del sistema previdenziale attuale.

Cerchiamo di fare il punto sull’iter che ha seguito la riforma pensioni 2017 chiarendo anche le novità in materia di pensione anticipata e i requisiti richiesti.

Storia e iter della riforma Renzi

A monte di tutte le novità promosse dalla riforma pensioni 2017 si pone la legge Fornero che ha causato un innalzamento dell’età pensionabile sulla spinta della bufera finanziaria che si scatenava sul Paese.

Per cercare di ovviare ad alcune problematiche lasciate in eredità dall’ultima riforma si è cercato di porre a tema dell’attività del governo nuovi requisiti e forme di pensione anticipata come Ape social, volontaria e Quota 41.

Il via ufficiale alla nuova riforma delle pensioni è stato dato il 28 settembre 2016 quando Governo a guida Renzi e sindacati hanno siglato un accordo in cui venivano previste una serie di novità per la pensione anticipata e per il sistema previdenziale nel suo complesso.

Intesa Governo-sindacati
Clicca per visualizzare o scaricare il testo dell’intesa tra governo e sindacati sulle pensioni del 28 settembre 2016

Le innovazioni prevedevano una prima fase di elaborazione nella quale sarebbero dovute essere formulate delle nuove misure di Anticipo PEnsionistico (APE), il Rita e agevolazioni per lavoratori precoci e impiegati in attività gravose.

Già da quel documento la nuova riforma pensioni 2017 avrebbero incluso anche una fase 2, per la quale erano posti all’ordine del giorno non più la pensione anticipata, ma la previdenza integrativa, sostenibilità finanziaria del metodo contributivo e strumenti specifici per venire incontro ai giovani lavoratori con redditi bassi e discontinui.

L’attuazione della prima parte della nuova riforma pensioni sancita dal patto Governo-sindacati è arrivata con la Legge di Bilancio 2017. In essa infatti veniva garantita l’attuazione entro il 1° maggio 2017 di alcune misure di flessibilità in uscita: Ape volontaria, Ape sociale, Rita e Quota 41.

Stato attuale della riforma e caratteristiche generali

Le misure di Ape social, volontaria e Quota 41 per lavoratori precoci sono state però ostacolate da una serie di ritardi che ne hanno compromesso l’avvio entro il 1° maggio 2017. Nonostante le rassicurazioni reiterate da parte del governo sulla nuova riforma pensioni Renzi, ad oggi sono solo due le misure che hanno avuto una strutturazione definitiva: Ape social e Quota 41.

Se infatti i decreti attuativi per le due misure citate hanno completato l’iter burocratico il 17 giugno, l’Ape volontaria e Rita devono ancora vedere la luce prefigurando così uno slittamento ancor più sostanzioso rispetto a quello già accumulato per le altre forme di pensione anticipata.

Tutte gli strumenti previsti dalla prima fase della riforma pensioni 2017 (ad esclusione di Quota 41) sono misure sperimentali, valide dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018. In quella data Ape social e volontaria non saranno più disponibili ma la stessa riforma 2017 prevede la possibilità per loro di proroga o di una trasformazione in misure strutturali.

Cerchiamo di descrivere le principali novità introdotte in materia di pensione anticipata e non solo e quali sono requisiti e lo stato di attuazione della riforma 2017.

Ape social e Quota 41: requisiti per la pensione anticipata

Le novità della riforma pensioni 2017 promossa da Renzi che attualmente sono in vigore sono l’Ape social e Quota 41. La prima finestra per presentare domanda, se in possesso dei requisiti, ha avuto come scadenza il 17 luglio, ma le richieste potranno essere inviate fino al 30 novembre per il 2017.

La pensione anticipata di Ape social e Quota 41 per precoci è gratuita per il richiedente ma ha un costo per le casse dello Stato. I requisiti e le caratteristiche principali delle due novità dalla riforma pensioni sono le seguenti:

IstitutoRequisiti
Ape social 63 anni con 30 anni di versamenti contributivi.
Quota 41 12 mesi di contributi prima dei 19 anni, 41 anni di contributi totali.

La riforma pensioni 2017 voluta dall’allora governo Renzi specifica inoltre come per richiedere Ape social o Quota 41 per precoci sia necessario essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • essere in stato di disoccupazione ed aver concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione da almeno 3 mesi. Avere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • assistere al momento della richiesta da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità. Avere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • possedere una riduzione della capacità lavorativa superiore o pari al 74% e avere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;

  • essere impiegato da almeno 6 anni al momento della richiesta in un’attività considerata gravosa o usurante. Avere un’anzianità contributiva di almeno 36 anni.

Requisiti per Ape volontaria e Rita pensioni

La misura di pensione anticipata che certamente potrà essere richiesta da una più vasta platea è quella dell’Ape volontaria, che prevede però un costo per il richiedente, che dovrà in buona sostanza pagarsi la somma della pensione anticipata rispetto al normale.

I requisiti per inviare domanda sono: essere a meno di 3 anni e 7 mesi dal pensionamento regolare, aver versato 20 anni di contributi. Per ulteriori informazioni sulla misura si rimanda alla nostra guida sull’Ape volontaria.

Ulteriore novità della riforma Renzi sulle pensioni è la Rita, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Anch’essa però, insieme all’Ape volontaria, non è al momento disponibile a causa di ritardi nel processo di attuazione.

Opzione Donna, cumulo, quattordicesima

La nuova riforma pensioni attuata mediate la Legge di Bilancio 2017 ha fornito ulteriori novità sia in materia di pensione anticipata, sia per ha già raggiunto la pensione.

Tra le novità in vigore per l’anno 2017 si segnalano infatti un’estensione di tre mesi sulle lavoratrici che possono partecipare al regime sperimentale di Opzione Donna, un aumento e un allargamento dei pensionati che a partire da luglio avranno diritto alla quattordicesima e la possibilità di usufruire del cumulo gratuito dei contributi per accedere alla pensione anticipata.

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