Quota 100 non è nella Legge di Bilancio 2019, ma si farà

Simone Micocci

4 Novembre 2018 - 10:54

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La Legge di Bilancio 2019 si limita a stanziare le risorse per Quota 100 e reddito di cittadinanza: entrambi i provvedimenti saranno attuati con due provvedimenti ad hoc.

Quota 100 non è nella Legge di Bilancio 2019, ma si farà

Pensioni: Quota 100 non è nella Legge di Bilancio 2019, o perlomeno non è presente nell’ultima bozza - aggiornata al 29 ottobre 2018 - della manovra finanziaria che già oggi potrebbe arrivare in Parlamento.

Nella Legge di Bilancio 2019, quindi, non si parla di Quota 100, né tantomeno di come funzionerà il reddito di cittadinanza, la misura che, tramite un’integrazione del reddito fino al raggiungimento della soglia di 780€, conta di dare un sostegno a tutte le famiglie che si trovano in una condizione di povertà.

Il fatto che Quota 100 e reddito di cittadinanza non siano chiaramente previsti dalla manovra finanziaria, però, non deve preoccupare: come confermato dal Governo nelle ultime ore, infatti, entrambe queste misure partiranno dal 2019 - probabilmente in primavera - e la loro attuazione sarà rimandata a due specifici provvedimenti normativi.

Cosa prevede quindi la Legge di Bilancio 2019? E a cosa si deve questo cambio di passo del Governo? Proviamo a fare chiarezza su quanto sta succedendo in queste ore e sul motivo per cui reddito di cittadinanza e Quota 100 non fanno parte della manovra finanziaria per il 2019.

Quota 100 e reddito di cittadinanza: cosa prevede la Legge di Bilancio

Come anticipato, nel testo dell’ultima bozza della Legge di Bilancio non si parla espressamente di Quota 100. Nel dettaglio, nell’ultima bozza del testo della Legge di Bilancio 2019 si limita ad istituire - presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - un nuovo “Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forma di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di giovani”.

Un fondo quindi che sarà utile sia per attuare la riforma delle pensioni 2019 che per introdurre nuovi incentivi per l’occupazione giovanile; per questi due obiettivi la Legge di Bilancio stanzia una dotazione di 6,7 miliardi di euro per il 2019, più 7 miliardi di euro per il 2020.

Il problema è che 6,7 miliardi di euro potrebbero essere appena sufficienti per la sola Quota 100, quindi ci viene difficile pensare che le risorse a disposizione possano essere utilizzate anche per introdurre dei nuovi incentivi per l’occupazione.

A tal proposito sembra che il Governo voglia introdurre il divieto di cumulo pensione/reddito per coloro che accederanno alla pensione con Quota 100, i quali per due anni dalla data del pensionamento non potranno riprendere a lavorare (né come dipendenti né come autonomi). In questo modo si prevede che il numero di coloro che accederanno a questa misura si ridurrà, visto che saranno in pochi coloro che potranno permettersi di andare in pensione prima senza avere altri redditi.

Nel dettaglio, i tecnici del Governo contano che introducendo il divieto di cumulo per Quota 100 saranno sufficienti appena 5 miliardi di euro per attuare questa misura; ecco quindi che gli altri 1,7 miliardi stanziati con la Legge di Bilancio 2019 potranno essere utilizzati per attuare gli altri punti della riforma previdenziale e per adottare misure che favoriscano l’occupazione giovanile.

Parimenti viene fatto per il reddito di cittadinanza, visto che la Legge di Bilancio 2019 stanzia “1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020” da utilizzare per la riforma dei centri per l’impiego “al fine del loro potenziamento” e fino a “10 milioni di euro al finanziamento del contributo per il funzionamento di Anpal Servizi Spa”. Per il reddito di cittadinanza in sé, invece, saranno stanziati 9 miliardi di euro, ma la Legge di Bilancio non stabilisce nel concreto come funzionerà questa misura per il contrasto della povertà.

Reddito di cittadinanza e Quota 100 attuati con due provvedimenti ad hoc

L’attuazione del reddito di cittadinanza e della riforma delle pensioni, quindi, sarà rimandata a due provvedimenti ad hoc che molto probabilmente saranno discussi successivamente dall’approvazione della Legge di Bilancio 2019.

Il motivo di tutto ciò, anche se non ancora ufficializzato dal Governo, sembra essere chiaro: Quota 100 e reddito di cittadinanza sono due misure ambiziose e allo stesso tempo piuttosto articolate. Bisognerà discutere di ogni minimo aspetto di queste due misure e molto probabilmente non c’è abbastanza tempo per farlo prima della scadenza prevista per l’approvazione della Legge di Bilancio 2019 (in programma per la fine dell’anno).

Per reddito di cittadinanza e Quota 100, quindi, il Governo ha deciso di prendersi più tempo, così da mettere a punto queste due misure e ridurre al minimo i malfunzionamenti.

Entrambi i provvedimenti, due veri capisaldi del programma del Governo Lega-Movimento 5 Stelle, però si faranno e secondo la roadmap prevista dall’Esecutivo saranno avviati entro la primavera del 2019.

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