Sempre più possibile l’appoggio di Giuliano Pisapia a Fabrizio Micari, il candidato del PD e di Alfano in Sicilia: sarà così anche alle nazionali con gli scissionisti tagliati fuori?
In Sicilia il Campo Progressista di Giuliano Pisapia potrebbe sostenere Fabrizio Micari, il rettore dell’Università di Palermo candidato civico ma sostenuto dal Partito Democratico e dai centristi di Angelino Alfano.
Questa è la voce che negli ultimi giorni sta prendendo sempre più vigore per quanto riguarda le elezioni regionali in Sicilia del prossimo 5 novembre. Se la notizia venisse confermata, la scelta di Pisapia potrebbe avere importanti risvolti anche a livello nazionale.
Anche se tutti i partiti politici da tempo si spendono nel ribadire come questo voto nell’isola sia distaccato da quello delle elezioni politiche, senza dubbio un apparentamento tra Campo Progressista e Partito Democratico in Sicilia potrebbe portare segnare un allontanamento di Pisapia dagli scissionisti per una virata verso Renzi.
Anche se con una nota Campo Progressista smentisce che qualsiasi decisione sia stata presa in merito alle elezioni regionali in Sicilia, qualsiasi sarà l’epilogo di questa vicenda potrà segnare le sorti future del centrosinistra.
La questione Sicilia
L’ufficializzazione della candidatura di Fabrizio Micari ha messo la sinistra di fronte a un bivio: appoggiare un candidato comunque apprezzato e che potrebbe vincere ma sostenuto da Alfano, oppure correre da soli rischiando di non superare la soglia di sbarramento del 5%?
Micari ha al momento l’appoggio del Partito Democratico, di Alternativa Popolare e di altri movimenti moderati e di centrosinistra. Deus ex machina della candidatura del rettore è stato Leoluca Orlando, molto vicino a livello nazionale a Giuliano Pisapia.
L’ex sindaco di Milano però al momento si trova all’estero, con Campo Progressista che si è affrettato a stilare un comunicato dove si specifica che nessuna decisione è stata presa nel merito delle elezioni in Sicilia.
Alla luce di ricostruzioni e congetture pubblicate in questi giorni su vari media in merito alle prossime elezioni siciliane, Campo Progressista e Giuliano Pisapia, attualmente all’estero, sottolineano che in questi giorni stanno valutando la situazione e tutte le ipotesi in campo e che nessuna decisione è stata già presa. La prossima settimana insieme agli esponenti di Campo Progressista in Sicilia ci confronteremo per trovare la soluzione migliore nell’interesse dei cittadini siciliani.
Al momento Campo Progressista quindi non avrebbe ancora fatto la sua scelta, ma l’attivismo di Leoluca Orlando farebbe pensare che Pisapia non si sia ancora esposto in favore di Micari soltanto per non fare uno sgarbo al Movimento Democratici e Progressisti.
Il sindaco di Palermo si è detto pronto a incontrare gli scissionisti, che hanno la massima stima in Fabrizio Micari ma che non vorrebbero entrare in una coalizione dove è presente Alfano, per dare un chiaro segnale a Renzi in chiave nazionale.
Una coalizione allargata anche alla sinistra al momento in Sicilia sarebbe quasi alla pari con il Movimento 5 Stelle. Anche a Palermo il centrosinistra ha vinto con una alleanza che partiva da Alfano e arrivava fino ai bersaniani.
Adesso però in ballo ci sono gli equilibri per quanto riguarda anche le elezioni politiche. Una sorta di braccio di ferro per non mostrare segnali di debolezza, anche a rischio di far vincere i 5 Stelle in Sicilia.
Il futuro del centrosinistra
Come già accaduto nelle elezioni amministrative di giugno, il Partito Democratico non ha problemi a stringere alleanze con gli scissionisti a livello locale, ma alle politiche Matteo Renzi non vuole nella maniera più assoluta avere a che fare ancora con Bersani e Speranza.
Per Giuliano Pisapia invece le porte del Partito Democratico sono sempre aperte, ma l’ex sindaco di Milano alle prossime elezioni politiche sembrerebbe essere più propenso a correre assieme alla sinistra.
In Sicilia però sarebbe naturale appoggiare una persona stimata come Micari, ma questo significherebbe stare sotto lo stesso tetto con alcuni esponenti centristi bollati dalla sinistra come “impresentabili”.
La speranza di Matteo Renzi potrebbe essere quella di riuscire, visto il gran lavoro di mediazione messo in campo da Orlando, a convincere Pisapia a coalizzarsi con il PD in Sicilia, gettando così le basi anche per un’alleanza a livello nazionale.
Il matrimonio siciliano tra Renzi e Alfano infatti potrebbe riproporsi anche alle politiche. La presenza in questa coalizione anche di Pisapia potrebbe riequilibrare più a sinistra l’ipotetico listone elettorale.
Più che l’1% attestato dagli ultimi sondaggi elettorali al Campo Progressista, al PD farebbe gola l’ipotesi di rosicchiare consensi agli scissionisti e alla sinistra, indebolendo così i poco amati ex compagni di partito.
Non resta quindi che aspettare che Giuliano Pisapia torni dall’estero e prenda una decisione in merito alle elezioni regionali in Sicilia. Una scelta questa che potrebbe segnare il futuro prossimo del centrosinistra italiano.
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