M5S, Roberta Lombardi benedice Di Maio: “Il voto va rispettato, a lui la guida…”

Alessandro Cipolla

28 Settembre 2017 - 11:29

Intervistata da La Repubblica, Roberta Lombardi ricompatta il Movimento 5 Stelle dopo le primarie: “Il voto va rispettato, Di Maio la guida…”.

M5S, Roberta Lombardi benedice Di Maio: “Il voto va rispettato, a lui la guida…”

Dopo un periodo di acque agitate, sembrerebbe essere tornato il sereno nel Movimento 5 Stelle. Le modalità delle primarie per la scelta del candidato premier alle prossime elezioni, avevano di fatto suscitato più di un malumore all’interno dei pentastellati.

Non tanto la scontata vittoria di Luigi Di Maio alle primarie, ma piuttosto la decisione di insignire al candidato premier anche della carica di guida politica del Movimento 5 Stelle, aveva agitato non poco la frangia dei cosiddetti ortodossi.

Tra i duri e puri della prima ora da sempre viene annoverata anche Roberta Lombardi, fresca candidata alle primarie per la Regione Lazio e che, intervistata da La Repubblica, getta acqua sul fuoco riconoscendo a Di Maio la piena legittimità nel ricoprire da adesso anche la carica di guida politica del Movimento.

Nonostante quindi si stia cercando di far rientrare ogni mal di pancia, gli ultimi sondaggi elettorali però starebbero punendo i pentastellati, dati ora non più come primo partito del paese in quanto scavalcati dal Partito Democratico.

Movimento 5 Stelle: dalla Lombardi ok a Di Maio

Pochi giorni prima delle kermesse del Movimento 5 Stelle a Rimini, che è culminata poi con l’ufficializzazione dell’esito delle primarie per la scelta del candidato premier, al momento dell’ufficializzazione delle modalità del voto online non furono pochi gli scontenti.

Luigi Di Maio era l’unico candidato sicuro, visto che il suo amico Alessandro Di Battista ha rinunciato a presentarsi, con Roberto Fico in rappresentanza della corrente degli attivisti della prima ora che doveva essere il suo sfidante.

La decisione però di insignire al vincitore delle primarie anche il compito di guida politica del Movimento ha provocato il passo indietro di Fico, che invece voleva che rimanesse Beppe Grillo a ricoprire quel ruolo.

Il fatto che poi Roberto Fico non sia salito sul palco di Rimini aveva fatto pensare a una spaccatura all’interno dei 5 Stelle tra i fedelissimi del nuovo corso targato Di Maio e i cosiddetti ortodossi.

Oltre a Fico, in questa corrente vengono spesso annoverati anche altri esponenti di spicco dei pentastellati come Carla Ruocco, Carlo Sibilla, Paola Taverna e appunto Roberta Lombardi, che intervistata da La Repubblica ha però stemperato ogni tensione.

A Luigi i nostri iscritti hanno affidato il compito di portare avanti l’indirizzo politico e la guida del Movimento. Il voto va rispettato.

Per la Lombardi quindi la questione è semplice: nel 2013 per Legge serviva un capo per il deposito del contrassegno che in quel momento era Grillo, ora dopo quasi cinque anni le primarie hanno affidato quella responsabilità a un’altra persona.

Il Movimento 5 Stelle quindi per Roberta Lombardi ora deve “camminare con le proprie gambe”, con la legittimazione del ruolo di Luigi Di Maio che potrebbe suonare come un segnale di pace dopo le presunte divergenze dei giorni scorsi.

Gli appuntamenti elettorali

Per affrontare al meglio i prossimi delicati mesi, dove oltre alle politiche ci saranno anche le elezioni regionali in Sicilia prima e anche nel Lazio poi, il Movimento 5 Stelle senza dubbio non può permettersi alcuna spaccatura di sorta.

In ordine di tempo il primo appuntamento è in Sicilia, dove si voterà il prossimo 5 novembre. In corsa qui c’è Giancarlo Cancelleri che, nonostante al momento la sua candidatura sia sospesa per un ricorso, rimane in ballo per la vittoria finale anche se al momento sembrerebbe essere in vantaggio Nello Musumeci del centrodestra.

Nel 2018 poi si voterà anche in altre regioni, tra cui il Lazio dove i pentastellati anche qui possono nutrire speranze di vittoria. Roberta Lombardi ha annunciato da alcune settimane la sua intenzione di presentarsi alle primarie del Movimento per la scelta del candidato.

Nonostante i rapporti in passato burrascosi con Virginia Raggi al momento sembrerebbero essere più distesi, non è detto che il gruppo che fa fede alla sindaca di Roma non decida di presentare anch’esso un candidato alle primarie dei grillini.

Con ogni probabilità comunque le elezioni regionali verranno accorpate a quelle politiche, così come avvenuto anche nel 2013. Se non dovessero capitare crisi di governo, si dovrebbe votare tra marzo e aprile 2018.

Naturalmente i maggiori pensieri dei 5 Stelle sono rivolti alle elezioni politiche. Scelto il candidato premier, Di Maio ha annunciato che presto il Movimento renderà nota anche tutta la possibile squadra di governo.

Visto però la legge elettorale che sta mutando, per poter ottenere una maggioranza ai pentastellati servirà un grande exploit alle urne, altrimenti le larghe intese o un governo tecnico saranno soluzioni inevitabili.

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