L’indice dei prezzi al consumo pubblicato dall’Istat delude le aspettative, sulla scia della leggera flessione rilevata sui dati preliminari del PIL terzo trimestre.
Ad ottobre, l’inflazione in Italia registra un rialzo dello 0.2% mese su mese, non confermando il dato provvisorio già pubblicato dall’Istat sul Calendario Economico.
Gli analisti avevano previsto che la variazione mensile dell’inflazione venisse confermata a +0.3%.
I prezzi al consumo annuali nel mese di ottobre mostrano un rialzo dello 0.9%, mancando le stime iniziali (riviste al ribasso per un +0.6%) e deludendo il consensus sul market mover da parte degli analisti a +1.0%.
L’Ista spiega che il leggero rialzo dell’inflazione in Italia è dovuto alla crescita dei prezzi degli alimenti "non lavorati", che registrano un rialzo del 4.1% contro il 3.3% del mese precedente. Spingono l’ottimismo anche gli aumenti nel comparto Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, che registrano un +1.4%.
La sezione che mantiene l’andamento dell’inflazione sottotono è quella energetica regolamentata (-2.0%), insieme ai ribassi dei prezzi del gas naturale (-3.2%).
Escludendo dai calcoli i settori volatili, ovvero quello energetico e quello alimentare, l’inflazione core rimane stabile allo 0.8%.
Ulteriori dettagli sono reperibili sul report completo dell’Istat.
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