Italia: in vista del Country Report occhi puntati su spread e BTp

Ufficio Studi Money.it

3 Giugno 2019 - 09:00

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Settimana decisiva per il Belpaese: mercoledì verrà pubblicato il Country Report della Commissione UE, mentre il giorno successivo sarà la volta della riunione della BCE. Titoli di Stato italiani e spread BTp-Bund sotto la lente degli investitori. Cosa aspettarsi?

Italia: in vista del Country Report occhi puntati su spread e BTp

Dopo l’esito delle elezioni europee, con tanto di successo incassato dalla Lega di Matteo Salvini e il brusco crollo di popolarità del M5S, gli equilibri del Governo Giallo verde sono stati stravolti.

Di conseguenza le continue esternazioni anti-europeiste del vicepremier leghista hanno riacceso i timori relativi allo spread BTp-Bund, salito a ridosso dei massimi dallo scorso dicembre dopo l’arrivo della temuta lettera dell’UE.

Elezioni anticipate: cosa prezza il mercato?

Tiene banco, tra gli investitori, l’ipotesi di elezioni a settembre, in cui la Lega è risultata il primo partito italiano con il 34% dei voti. Intanto i Cinque Stelle temono le elezioni anticipate e sarebbero pronti ad offrire alla Lega il Ministero dell’Economia, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, che ha indicato come date per le possibili elezioni il 22 e il 29 settembre.

Su questo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avrebbe chiarito al Premier, Giuseppe Conte, che le eventuali elezioni non dovranno impedire di approvare la manovra 2020.

Votando entro la fine di settembre ci sarebbe qualche chance di mettere in piedi un Governo già nei primi giorni di novembre, e da lì avere tempo sufficiente per approvare la manovra economica.

«Il risultato elettorale italiano non cambia sostanzialmente l’orientamento di politica fiscale del paese. La possibile attivazione della clausole in autunno resta il principale tema sul tavolo e su questo si giocherà la principale partita politica dei prossimi mesi. Necessariamente, l’incertezza continuerà a pesare sui titoli di Stato, con il concreto rischio di un credit crunch conseguente al rallentamento economico del Paese», ha commentato a Money.it Edoardo Fusco Femiano, Market analyst per eToro.

A tal proposito, in questo quadro giovedì scorso è arrivato un primo test del mercato con l’asta di BTp scadenza 3, 5 e 7 anni pienamente superato dal Tesoro.

Il Ministero dell’Economia ha infatti assegnato i 6 miliardi di euro in quattro titoli, il massimo della forchetta di offerta, a fronte di una domanda complessiva pari a oltre 10 miliardi di euro.

«Terza riapertura del benchmark decennale che ha superato i 10,5 miliardi di euro di outstanding dopo la scorsa asta. Per quanto riguarda il tasso decennale, è bene notare come in termini assoluti il livello sia tutt’altro che un livello da stress. I livelli molto alti raggiunti, invece, dallo spread contro la Germania sono in parte guidati dai forti acquisti sugli altri emittenti europei che ne deprimono il rendimento, anziché vere e proprie pressioni da vendite sui nostri titoli», ha commentato Filippo Mormando, Fixed Income Strategist di MPS Capital Service.

Intanto si prospetta un inizio di mese decisivo per l’Italia, dapprima mercoledì 5 giugno verrà pubblicato il Country report della Commissione UE sull’Italia, mentre il giorno successivo ci sarà invece il meeting della BCE, dove si attendono ulteriori dettagli sul terzo round di TLTRO atteso per settembre.

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«Il climax potrebbe essere probabilmente raggiunto il 5 giugno con la pubblicazione del Country report della Commissione UE sull’Italia. In attesa di quella data, lo spread potrebbe toccare temporaneamente area 300 pb in seguito anche alle pressioni che potrebbero arrivare in concomitanza delle aste di titoli di stato italiani del 30 maggio», ha scritto nel corso della settimana Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM.

Quindi già da mercoledì la situazione probabilmente entrerà nel vivo e si potrà capire se l’UE farà partire l procedura di infrazione o chiederà una manovra correttiva per evitarla.

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