Green pass, novità: si resta al lavoro anche quando scade e si possono saltare i controlli

Simone Micocci

10/11/2021

Green pass, nuove regole per i posti di lavoro: approvati gli emendamenti che introducono diverse novità a riguardo.

Green pass, novità: si resta al lavoro anche quando scade e si possono saltare i controlli

Green pass al lavoro: saltare i controlli di ogni giorno dovrebbe essere possibile.

Fino a qualche anno fa sembrava impensabile una tale situazione, eppure oggi in tutti gli ambienti di lavoro vengono effettuati, come stabilito dalla legge, controlli quotidiani rispetto alle certificazioni in possesso dei dipendenti.

D’altronde, visto il rispetto della privacy, il datore di lavoro non può sapere se il green pass è stato rilasciato in seguito a vaccino o tampone, e dunque è necessario controllare quotidianamente per verificare se nel frattempo la certificazione del giorno prima non sia scaduta.

Può comunque essere un peso per il lavoratore mostrare ogni giorno il green pass, così come per il datore di lavoro effettuare un controllo su tutti i dipendenti. Un modo per saltare i controlli quotidiani, e “sfoltire” la fila, però dovrebbe essere introdotto a breve.Tuttavia, dovrà essere il lavoratore dipendente a deciderlo, in quanto si tratterà di rinunciare alla propria privacy.

Questa novità, come pure le altre di cui vi parleremo di seguito, sono raccolte in degli emendamenti presentati al Senato, dove al momento è in esame il testo del decreto legge 127 del 21 settembre 2021 per la conversione in legge.

Green pass al lavoro: come saltare i controlli quotidiani

Un emendamento al decreto legge 127 del 21 settembre 2021, quello con il quale è stato disposto l’obbligo del green pass al lavoro, introduce una novità per i controlli quotidiani del green pass.

Attenzione: l’iter legislativo di conversione in legge del suddetto decreto non è stato completato, quindi la novità in questione non è ancora entrata in vigore. Lo farà presto però, in quanto l’emendamento in questione dovrebbe essere approvato in commissione Affari costituzionali del Senato e dovrebbe regolarmente entrare a far parte del testo finale del provvedimento.

Cosa prevede questa novità? Viene data la possibilità al lavoratore dipendente di saltare i controlli quotidiani semplicemente stampando la copia della certificazione verde Covid-19 e consegnandola al datore di lavoro.

Ovviamente conviene farlo nel caso di green pass “durevole”, ovvero quando questo viene rilasciato in seguito a vaccino o a guarigione dal Covid. Solo in questo caso, infatti, la scadenza del provvedimento è prolungata nel tempo, mentre per il green pass rilasciato con test negativo questo non dura comunque più di 72 ore (o 48 ore, a seconda della tipologia di test effettuato).

Sicuramente può rappresentare una piccola violazione della privacy lasciare al datore di lavoro il proprio green pass in forma cartacea, ma permetterebbe comunque di agevolare le procedure. E d’altronde si tratta di una libera scelta del lavoratore dipendente, in quanto sarà lui a decidere se vale la pena mettere il suddetto foglio a disposizione dell’azienda così da non essere controllato ogni volta.

Green pass al lavoro, altre novità

Con la conversione in legge del decreto legge 127 del 21 settembre 2021 vengono approvate altre importanti novità. Ad esempio, potrà restare sul posto di lavoro il dipendente al quale il green pass scade all’interno dell’orario del turno lavorativo.

Nell’apposito emendamento, infatti, si legge che il lavoratore può comunque continuare a svolgere le proprie mansioni fino al termine dell’orario previsto dal suo turno, senza il rischio di sanzioni. Attenzione: vale quanto detto prima, ossia che questa novità non sarà operativa fino a quando l’iter di conversione non sarà completato con l’approvazione dello stesso testo da parte di entrambe le Camere.

Altra modifica attesa è quella per le aziende con meno di 15 dipendenti. Nel dettaglio, a queste dopo il 5° giorno di assenza ingiustificata viene data la possibilità di sostituire il lavoratore senza green pass reclutando una nuova figura da assumere con contratto di sostituzione della durata massima di 10 giorni, rinnovabile per una sola volta.

Un apposito emendamento, oltre a precisare che i 10 giorni sono tutti lavorativi, spiega anche che il contratto potrà essere rinnovato anche più volte purché entro la scadenza della regola che vuole il green pass su tutti i posti di lavoro, quindi fino al 31 dicembre 2021.

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